Stefano Mainetti, Executive Chairman di adesso.it, esplora le sfide e le opportunità legate all’adozione dell’Agile in contesti aziendali, sottolineando l’evoluzione necessaria degli stili di leadership

Le aziende oggi devono essere agili. Ma come diventarlo? - aziende agili

L’adozione dell’Agile in un contesto aziendale non può essere considerata semplicemente come l’implementazione di una nuova metodologia di project management; vanno invece prese in considerazione implicazioni più profonde riguardanti l’evoluzione degli stili di leadership e della cultura aziendale. Per questo motivo, il processo di adozione non va banalizzato e deve essere accuratamente preparato e supportato per evitare conflitti con modelli organizzativi e culture aziendali non ancora pronte per questa trasformazione. Se da una parte molti manager sono entusiasti all’idea di implementare l’Agile per coglierne i benefici, dall’altra ci si trova spesso di fronte a resistenze silenziose o comportamenti che ne ostacolano l’adozione.

Secondo la survey “17th Annual State of Agile Report  di Digital.ai, il 97% dei C-Level intervistati dichiara di seguire un approccio agile, mentre solo il 2% dei componenti dei team di delivery esprime la stessa affermazione.

Le difficoltà dei top manager nel favorire l’Agile derivano da diverse motivazioni profonde:

Perdita di controllo e autorità: l’Agile richiede un’evoluzione nel modo di pensare e di agire, passando da una leadership autoritaria e di controllo a una leadership accogliente e di supporto. Questo può generare un senso di perdita di controllo, poiché il potere decisionale viene distribuito maggiormente all’interno dei team.

Paura dell’ignoto: l’Agile implica un livello di incertezza e adattabilità che può essere scomodo per chi è abituato a strutture gerarchiche e a pianificazioni dettagliate e rigide. Evolvere verso l’agilità significa anche mettere in discussione le proprie competenze e il proprio ruolo all’interno dell’organizzazione.

Resistenza culturale: se l’intera cultura aziendale è stata costruita su processi consolidati e schemi di approvazione gerarchica, può risultare difficile allontanarsi da essi per favorire maggiore delega e autonomia.

Evoluzione dello stile di leadership

Perché l’Agile possa esprimere appieno il suo potenziale, è indispensabile un’evoluzione della leadership, che sappia incarnare e promuovere i principi fondanti di questo approccio. L’adozione dell’Agile non deve essere vista come un punto d’arrivo, ma come un processo continuo, in cui il leader gioca un ruolo cruciale nel guidare l’organizzazione ad affrontare le sfide con apertura e flessibilità.

Questo cambiamento richiede un vero e proprio cambio di passo culturale: il leader deve abbandonare l’idea che il successo derivi da un controllo rigido e autoritario, per abbracciare invece un modello fondato sulla fiducia, sul coinvolgimento e sulla valorizzazione delle persone. È naturale, in una prima fase, sperimentare un senso di smarrimento e la percezione di una perdita di autorità o controllo, ma superare queste resistenze è essenziale per avviare un’autentica trasformazione.

Tuttavia, è fondamentale evitare i rischi legati a una superficialità o a un’errata interpretazione nell’implementazione delle metodologie agili. Solo affrontando il cambiamento con consapevolezza e profondità, la trasformazione dello stile di leadership può tradursi in un’esperienza appagante sia a livello personale sia in termini di risultati aziendali concreti e sostenibili.

Nel seguito riporto alcuni miei suggerimenti per i top manager che desiderano intraprendere con successo questa evoluzione verso una leadership più efficace e moderna.

Intraprendere un processo di auto-riflessione e sviluppo personale: i responsabili aziendali dovrebbero dedicare del tempo a comprendere le proprie resistenze al cambiamento, esplorando le ragioni profonde che potrebbero ostacolare l’adozione di nuovi stili di leadership. Lavorare sulle proprie vulnerabilità e sul proprio sviluppo personale, anche grazie a investimenti in formazione e coaching, permette di abbracciare con maggiore apertura le pratiche dell’Agile, favorendo una guida più ispirata e in sintonia con le esigenze attuali.

Creare una visione condivisa all’interno dell’organizzazione: definire chiaramente gli obiettivi e i benefici attesi dall’adozione dell’Agile assicura che tutti, dai vertici ai collaboratori, comprendano e condividano questa nuova direzione. Una comunicazione trasparente e coinvolgente facilita l’allineamento e stimola l’entusiasmo collettivo verso il cambiamento. È importante indicare come punto di arrivo una reale Business Agility, ovvero l’estensione dei principi agili oltre i team IT, coinvolgendo tutte le funzioni aziendali (Marketing, HR, Finance, Operations, …).

Promuovere una cultura dell’apprendimento: incentivare la sperimentazione e l’apprendimento continuo significa accettare che gli errori possono essere preziose opportunità di crescita e non fallimenti da punire. Questo approccio incoraggia l’innovazione, permette ai team di sviluppare nuove competenze e crea un ambiente dove il miglioramento continuo è valorizzato.

Favorire la collaborazione interfunzionale: rompere i silos organizzativi e promuovere la cooperazione tra diverse funzioni e dipartimenti aziendali consente di sfruttare al meglio le competenze e le prospettive di tutti, migliorando la capacità di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato e di affrontare le sfide con maggiore efficacia. Questo si può ottenere anche grazie all’allineamento degli obiettivi e degli incentivi, definendoli in modo coerente con i principi agili. 

Monitorare e adattare continuamente il processo di trasformazione: stabilire metriche chiare per valutare i progressi permette di capire cosa funziona e dove sono necessari aggiustamenti. Le metriche devono spaziare da quelle strategiche (OKR) a quelle operative (la Velocity, il Lead Time, il Cycle Time o la Burn-Down Chart). Essere disposti ad adattare l’approccio in base ai feedback e ai risultati ottenuti garantisce che la trasformazione rimanga rilevante ed efficace nel tempo.

Evolvere lo stile di leadership verso un approccio più partecipativo: in contesti agili, il leader evolve il proprio ruolo da comandante e controllore a quello di facilitatore, creando uno spazio psicologicamente sicuro e collaborativo in cui i team possano esprimere autonomia e innovazione. Questo approccio implica bilanciare il supporto diretto, l’osservazione strategica e la delega, favorendo la co-creazione e la fiducia reciproca. Questo modello, oggi noto come “Host Leadership”, rappresenta una guida moderna capace di adattarsi al cambiamento e di stimolare il potenziale collettivo. Incorporare la Host Leadership significa anche bilanciare tre ruoli principali: “essere al centro” per offrire supporto diretto quando necessario, “essere sul bordo” per osservare e intervenire solo in modo strategico, e “essere lontano” per lasciare spazio all’autonomia e al problem-solving. Questa capacità di modulare il proprio ruolo contribuisce a costruire un contesto in cui il cambiamento non è imposto, ma co-creato, rendendo l’organizzazione più resiliente e adattabile.

In conclusione

Intraprendere un percorso verso l’agilità permette di acquisire le capacità di adattamento e orientamento al valore che sono indispensabili per prosperare oggi nel mercato, ma, come ogni trasformazione profonda, richiede un impegno costante, una visione chiara e la capacità di affrontare le sfide con apertura e consapevolezza.

I leader giocano un ruolo cruciale in questo percorso: non si tratta solo di implementare metodologie, ma di diventare promotori di una cultura basata su fiducia, collaborazione e apprendimento continuo. Abbracciare modelli come quello della Host Leadership significa guidare il cambiamento con il giusto equilibrio tra guida strategica e facilitazione, creando un contesto in cui le persone possono esprimere il proprio potenziale e contribuire attivamente al successo dell’organizzazione.

I top manager possono superare le naturali difficoltà derivanti da questo cambiamento riconoscendo le proprie resistenze e impegnandosi attivamente per trasformare la cultura organizzativa. Questo richiede un investimento personale nel cambiare il proprio stile di leadership, nel proprio sviluppo e in quello dei collaboratori, creando un ambiente che favorisca l’innovazione e l’adattabilità. Grazie a questo percorso evolutivo, l’azienda potrà affrontare con successo le sfide del mercato moderno, cogliendo appieno i benefici che derivano da una reale adozione dell’Agile.

A cura di Stefano Mainetti, Executive Chairman di adesso.it