Ecco il punto di vista di riguardo Equinix le tendenze delle tecnologie che con più probabilità coinvolgeranno clienti, realtà aziendali o enti governativi di tutto il mondo nel 2018:
1) Le reti blockchain private prendono terreno e si moltiplicano
La blockchain pubblica al centro di varie criptovalute è molto diversa dalla blockchain privata che conquisterà sempre più aziende nel 2018. La differenza fondamentale sta nel fatto che le reti blockchain private sono “autorizzate” (permissioned), piuttosto che aperte, quindi le reti blockchain private hanno una gestione più sicura delle identità digitali, maggiori livelli di affidabilità e la capacità di permettere livelli di throughput transazionali di gran lunga più elevati. Secondo Gartner, “tra i due tipi di blockchain – registri pubblici senza autorizzazione e registri pubblici autorizzati – le imprese dovrebbero propendere per la seconda opzione. Nei registri pubblici autorizzati, i controlli di accesso sono detenuti/gestiti in base a regole precise, ma consentono comunque di creare una comunità. Per le transazioni commerciali, le aziende potrebbero optare per i registri pubblici senza autorizzazione come bitcoin, che permettono a utenti sconosciuti o non attendibili di accedere al registro.
Le organizzazioni che forniscono reti blockchain per diversi business verticali dovranno ospitare i nodi dei registri blockchain in più sedi distribuite per garantire una bassa latenza. Inoltre, le imprese operanti in alcune reti blockchain private hanno bisogno di imparare l’importanza del fattore tempo per il completamento delle operazioni blockchain. Equinix abilita tutto questo riunendo insieme le aziende all’interno di ecosistemi di sviluppo di blockchain. La piattaforma globale di Equinix supporta reti blockchain sicure e distribuite in tutto il mondo. Infine, a un certo momento, le imprese saranno coinvolte in molteplici reti blockchain (ad esempio, supply chain, finanza, ecc.), e vorranno che i loro sistemi commerciali siano collocati vicino ai nodi di queste diverse reti blockchain.
2) Le applicazioni di intelligenza artificiale diventano popolari
La tecnologia dell’intelligenza artificiale (IA) esiste da sei decenni, ma solo adesso sta diventano veramente popolare. Perché? L’avvento di big data, processori focalizzati sull’IA e algoritmi di deep-learning ha permesso all’intelligenza artificiale di rendere possibile lo sviluppo di case, fabbriche e automobili intelligenti, che stanno riscuotendo un grande successo. Nel settembre 2017, IDC ha previsto che i ricavi mondiali per sistemi cognitivi e di intelligenza artificiale nel 2017 avrebbero raggiunto i 12 miliardi di dollari e sono destinati a diventare ancora più popolari nel 2018.
Ma i sistemi di IA devono interpretare e fondere dati provenienti da più fonti e devono anche essere distribuiti, costruiti nel cloud e implementati in sedi periferiche per soddisfare le esigenze di elaborazione in tempo reale. Gli organismi di regolamentazione sono inoltre sempre più interessati a garantire che le applicazioni di intelligenza artificiale siano conformi alle legislazioni in materia di sicurezza e residenza dei dati.
3) Le app basate sull’Internet delle cose accelerano lo spostamento informatico verso il confine digitale
Gartner prevede che nel 2017 saranno in uso in tutto il mondo 8,4 miliardi di oggetti connessi, con una crescita del 31% rispetto al 2016, e che questi raggiungeranno i 20,4 miliardi entro il 2020. Nel 2018, con il moltiplicarsi di tali dispositivi, le esigenze di elaborazione dati che sono al cuore dell’Internet delle cose (Internet of Things, o IoT) si sposteranno sempre più verso il confine digitale.
Mantenere bassa la latenza è uno dei principali motivi per cui le aziende stanno spostando grandi quantità di dati provenienti da dispositivi IoT più vicino ai punti in cui avvengono l’elaborazione cloud e l’analisi statistica alla periferia. Ma collocare l’interconnessione alla periferia permetterà inoltre di risparmiare sui costi di rete, in quanto le aziende filtrano volumi di dati IoT inutili vicino alla sorgente al fine di ottenere un accesso più rapido alle preziose informazioni richieste dalle innovazioni abilitate dall’IoT, come gli ospedali intelligenti. E in un numero crescente di regioni, i dati devono essere elaborati alla periferia per rispettare i requisiti in materia di residenza dei dati.
4) Emergerà una nuova architettura per i sistemi di cavi sottomarini
I cavi sottomarini sono una componente chiave di Internet, in quanto quasi tutto il traffico di dati globali passa attraverso di essi, e gli investimenti in nuovi cavi sono in aumento parallelamente alla massiccia crescita prevista per questo traffico. Secondo TeleGeography, i costi globali per la costruzione dei cavi sottomarini saranno superiori ai 2 miliardi di dollari nel 2018, per il terzo anno consecutivo, dopo non aver superato 1 miliardo di dollari dal 2012. Nel contesto di questo boom di costruzioni, assistiamo all’emergere di una nuova architettura in grado di ottimizzare i costi, migliorare l’agilità di implementazione e aumentare i benefici di interconnessione.
I progressi della tecnologia laser hanno permesso ai cavi sottomarini di bypassare le tradizionali stazioni di approdo dei cavi sulla spiaggia e arrivare direttamente all’interno di data center retail multi-tenant, come quelli gestiti da Equinix. Questo significa che i clienti dei sistemi sottomarini che approdano all’interno dei data center Equinix che supportano questo modello, ottengono un accesso diretto a bassa latenza ai numerosi ecosistemi industriali che ospitiamo. Questo aumenta il richiamo che un sistema di cavi sottomarini esercita sui propri potenziali clienti.
5) Le tecnologie SDN/NFV trasformano le reti WAN
È in corso un cambiamento fondamentale per quanto riguarda l’accettazione delle tecnologie SDN (software-defined network) e NFV (network function virtualization) da parte delle imprese e questo sta cambiando il modo in cui le grandi aziende architettano le loro reti WAN (wide area network) per migliorare i propri servizi di accesso al cloud. Questo cambiamento guadagnerà forza nel 2018.
Le imprese non possono più permettersi di trasmettere traffico in modalità backhaul su costose reti MPLS dalle loro filiali verso una sede centralizzata, dove applicano politiche di protezione della rete su dispositivi di rete fisica prima di accedere al cloud. Al contrario, inviano sempre più il loro traffico verso hub regionali attraverso tecnologie SD-WAN convenienti. Qui, applicano politiche di sicurezza su reti virtuali e apparati di sicurezza che sfruttano le tecnologie NFV. La più recente previsione di IDC sul mercato dei data center SDN in tutto il mondo nota che si espanderà a un tasso di crescita annuo composto del 25,4% tra il 2016 e il 2021, quando sarà pari a quasi 13,8 miliardi di dollari.
6) Le aziende cercano una piattaforma globale di data center per soddisfare i requisiti emergenti in materia di sovranità e revisione dei dati
Nel 2018 entreranno in vigore diversi importanti normative in materia di privacy dei dati, sicurezza e sovranità. Tutte hanno importanti implicazioni per le imprese:
- Il Regolamento generale sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation, o GDPR) limita il trasferimento dei dati all’interno dell’UE ai paesi che si conformano al regolamento, il che potrebbe influenzare i trasferimenti tra aziende dell’UE e importanti partner internazionali.
- Il reporting denominato Consolidated Audit Trail (CAT) negli Stati Uniti richiede alle aziende di registrare ogni transazione di titoli e assicurare l’accuratezza dei servizi di timing a livello di un nanosecondo.
- La Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (Markets in Financial Instruments Directive, o MiFID II) in Europa impone nuovi obblighi di segnalazione e prove sulle imprese di investimento.
L’applicazione del GDPR e simili leggi in materia di sovranità dei dati in tutto il mondo imporrà alle organizzazioni la necessità di avere data center in più regioni al fine di conservare i dati a livello locale. Leggi come il CAT e la MiFID II richiedono inoltre alle aziende di registrare le transazioni finanziarie a livello granulare. Questo, a sua volta, richiede che le organizzazioni dispongano di un sistema interno di timing finemente sincronizzato attraverso più data center.
7) La tendenza al multicloud fa sì che le aziende abbiano bisogno di una piattaforma ibrida
Secondo Gartner, “la strategia multicloud diventerà la strategia comune per il 70% delle imprese entro il 2019, contro meno del 10% di oggi”. Un sondaggio IDC di due anni fa lasciava emergere una percentuale ancora più alta – e in un lasso di tempo più corto – in quanto l’86% degli intervistati indicavano che avrebbero avuto bisogno di una strategia multicloud entro il 2017 per raggiungere i loro obiettivi futuri di business. Dal momento che il multicloud si afferma, le imprese hanno il bisogno crescente di portare la loro gestione sotto controllo su una piattaforma IT ibrida.
Le aziende stanno distribuendo le loro applicazioni su più cloud, scegliendo il migliore cloud per una determinata funzione. Inoltre, le aziende fanno sempre più ricorso a cloud ridondanti per supportare iniziative di business continuity e disaster recovery. Ciò richiede una strategia multicloud che possa essere distribuita su un’infrastruttura IT ibrida (in loco e sul cloud “on ramp”).
8) Le strategie basate sulle piattaforme di trasformazione digitale (DX) proliferano nelle imprese
IDC descrive le piattaforme di trasformazione digitale (DX) come volte a consentire la “rapida creazione di prodotti digitali, servizi ed esperienze rivolte verso l’esterno, modernizzando al tempo stesso aggressivamente l’ambiente ‘intelligent core’”. E ha previsto che entro il 2020, il 60% di tutte le imprese adotterà una strategia basata su una piattaforma di trasformazione digitale a livello aziendale.
Per accelerare questo cambiamento, osserviamo che nel 2018 le aziende operanti nel settore delle piattaforme DX investiranno maggiormente in interfacce di programmazione delle applicazioni (API) aperte e portali di sviluppo per clienti/partner. Una piattaforma DX abilitata mediante API e rivolta verso l’esterno accelera lo sviluppo e l’integrazione dei servizi digitali e permette strumenti più intelligenti per l’orchestrazione e l’automazione IT. Tutto questo, promuove inoltre l’innovazione e una più veloce immissione sul mercato di nuove soluzioni. Sulle piattaforme DX, le aziende possono collaborare all’interno di ecosistemi costituiti da clienti interconnessi, provider di servizi e partner commerciali.
Poiché le aziende rendono i propri servizi disponibili attraverso una piattaforma DX guidata da un’API, molte di esse dovranno soddisfare determinati accordi sui livelli di servizio in materia di prestazioni, disponibilità e sicurezza.