È ancora troppo presto per capire come l’IA opererà nello specifico e cosa dovranno fare le organizzazioni per supportarne sicurezza, privacy e conformità, ma possiamo essere certi che in futuro gli sviluppatori ne saranno costantemente accompagnati in ogni aspetto del ciclo di sviluppo e di produttività di un’applicazione.
Tuttavia, non dobbiamo aspettare passivamente l’arrivo diffuso dell’intelligenza artificiale per migliorare la produttività degli sviluppatori. Con strumenti come Ansible Lightspeed o modelli ottimizzati di GPT, possiamo prepararci in modo proattivo a sfruttare l’IA, anche perché non c’è tempo da perdere: ogni minuto in cui gli sviluppatori non lavorano al massimo delle loro potenzialità rappresenta un enorme vantaggio competitivo per i concorrenti. In fin dei conti, la produttività e la soddisfazione degli sviluppatori sono gli unici parametri davvero rilevanti. Solo sviluppatori appagati del loro ruolo riescono a portare in produzione applicazioni e servizi di alta qualità.
Produttività degli sviluppatori: navigare la complessità del carico cognitivo è la chiave del successo
Dieci anni fa, il panorama tecnologico era più facile da comprendere. Oggi, la complessità degli ambienti di sviluppo è aumentata in modo esponenziale e vi è un’incessante richiesta di applicazioni e servizi sempre più moderni e all’avanguardia. Gli sviluppatori non sono più responsabili solo dell’implementazione della logica di business, ma di tutto ciò che è rilevante per un’applicazione – da cui deriva la stessa definizione di “full-stack developer”. Tuttavia, le configurazioni, le dichiarazioni, i framework e i diversi linguaggi di programmazione – compresi i cablaggi dei servizi e altro ancora – occupano una percentuale sempre maggiore di tempo prezioso degli sviluppatori e portano i team di engineering a sperimentare sempre più spesso quello che viene definito sovraccarico cognitivo. Ciò di cui gli sviluppatori hanno realmente bisogno per essere produttivi è un set di metodologie e tecnologie approvate, una raccolta curata di prodotti e processi da cui poter effettuare scelte mirate e combinazioni adatte al caso d’uso che stanno affrontando in quel momento.
Le organizzazioni stanno cercando di raggiungere questo obiettivo in vari modi, compresa la creazione di siti intranet e sistemi basati sulla documentazione. Entrambi possono rappresentare un buon primo passo, ma le piattaforme e gli strumenti interni per gli sviluppatori, come Backstage – un framework open source per la creazione di portali per sviluppatori, originariamente realizzato da Spotify – portano il concetto a un livello superiore, fornendo plug-in specifici per l’infrastruttura e componenti software, oltre a cataloghi che forniscono una panoramica di tutti i contenuti disponibili. Questi spazi di conoscenza si trasformano in una libreria di soluzioni completa e arricchita con il giusto set di tecnologie e, in ultima analisi, in piattaforme interne dedicate agli sviluppatori (internal developer platforms o IDP).
Di Markus Eisele, developer strategist, Red Hat