A un anno dall’inizio della pandemia, il benessere dei lavoratori è – o dovrebbe essere – in cima alle priorità di qualsiasi leader o decisore aziendale. Per assicurarsi che i propri collaboratori vivano al meglio questo periodo difficile, le persone alla guida delle organizzazioni devono sviluppare compassione e una leadership umana.
Lavorare in un ambiente di lavoro compassionevole permette alle persone di “portare” stress, difficoltà o sconforto in ufficio e parlarne apertamente con i colleghi. In questo modo non è più necessario sprecare energie cercando di ignorare o reprimere questi stati d’animo e le persone possono vivere in “pienezza” l’esperienza lavorativa.
Per esercitare compassione è però necessario fare un passo di lato e comprendere prima di tutto come stanno effettivamente i propri colleghi.
“L’ascolto compassionevole porta a una leadership più umana, fondamentale per attuare un cambiamento positivo” commenta Carlo Rinaldi, direttore Marketing e Comunicazione di Glickon, azienda italiana specializzata in People Analytics dedicate alle risorse umane e al management. “Per questo motivo abbiamo creato una tecnologia di Sentiment Analysis che può rivelarsi un ottimo alleato non solo per osservare ma proprio per agire e anticipare. Attraverso questi strumenti diagnostici è possibile rilevare in modo tempestivo lo stato d’animo delle persone in azienda riuscendo inoltre ad aumentare ed anticipare l’efficacia decisionale grazie all’analisi dei dati di network”.
Grazie alla Sentiment Analysis, uno strumento specifico di People Analytics, è possibile essere accanto alle persone in azienda per ascoltare realmente come stanno e poi prendere decisioni più mirate su come agire. La sentiment analysis quindi permette di conoscere le esigenze più profonde delle persone e inoltre, facendo leva sui dati che emergono dall’analisi, si possono supportare i manager a migliorare l’employee engagement dei team.
Una volta rilevato il sentiment dei dipendenti, i decisori aziendali hanno gli elementi necessari a costruire delle buone pratiche per creare un ambiente di lavoro, oggi sempre più “ibrido”, in cui ogni persona sviluppi al meglio relazioni formali e informali.
Glickon indica quindi gesti e suggerimenti che possono concretamente cambiare il mood di un’azienda e migliorare anche le performance. Il tutto partendo sempre dall’ascolto in modalità “data-driven”.
Per creare un ambiente di benessere collettivo è fondamentale liberare il potenziale anche creativo del team: il lavoro da remoto, alla lunga, può diventare alienante e per questo occorre “allenare” una socialità condivisa, compassionevole appunto, imprescindibile oggi per creare affiatamento all’interno del gruppo e per far sentire ogni persona parte di uno scopo più grande.