Il cambiamento è in atto. Non solo le aziende devono affrontare una trasformazione digitale, ma anche una conseguente trasformazione organizzativa. Oggi non c’è settore che non sia soggetto a volatilità. Specie dopo la pandemia, le aspettative dei dipendenti e le esigenze sociali sono in continua evoluzione e rendono, infatti, sempre più necessaria una trasformazione organizzativa dei luoghi di lavoro. Un’operazione che, come evidenziano gli esperti di CoachHub, realtà specializzata nel coaching digitale, richiede un pensiero innovativo e una comprensione delle logiche alla base dei mutamenti in atto.
Molte aziende cercano di prepararsi al meglio affinché il cambiamento avvenga in modo dinamico, reagendo puntualmente a eventi e necessità sia interne alle specifiche realtà, sia esterne. Anche la rivoluzione tecnologica, ad esempio, ha trasformato il modo in cui le organizzazioni operano introducendo nuove soluzioni e possibilità digitali e sottolineando la crucialità di sviluppare competenze IT sempre più aggiornate ed evolute. Secondo i dati dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, l’Italia presenta al contempo una grande richiesta e una grande scarsità di tali competenze: una posizione aperta su cinque, infatti, riguarda proprio le capacità digitali e ben il 96% delle organizzazioni ha difficoltà a reperire e sviluppare le competenze necessarie per affrontare la trasformazione digitale. Inoltre, anche la riqualificazione della forza lavoro risulta molto complessa. Nell’arco di 1 o 2 anni, segnala l’Osservatorio, il 9% dei dipendenti dovrà essere riallocato perché non dispone delle skill necessarie a svolgere il proprio lavoro, percentuale che supera il 15% in oltre 1 organizzazione su 10.
Trasformazione organizzativa: non lasciare indietro i dipendenti
Il successo della trasformazione organizzativa, dunque, dipende dal modo in cui le aziende gestiscono le diverse forze del cambiamento ed è fondamentale averne una visione chiara per ottenere i risultati desiderati, senza dimenticare che tali transizioni impattano radicalmente anche sugli individui, non solo su sistemi e processi. Come evidenziano gli analisti di McKinsey, infatti, il 70% delle iniziative di trasformazione fallisce proprio a causa di problemi legati alle persone.
Poiché un aspetto chiave della trasformazione organizzativa risiede nel modo in cui questa viene comunicata, i leader devono far sì che i propri collaboratori sappiano esattamente perché vengono effettuati determinati cambiamenti, chi ne sarà interessato e in che modo. I leader devono accompagnare i dipendenti in questo percorso di mutamento, spiegando la nuova visione e descrivendo i vantaggi che ne deriveranno. Tuttavia, questa fase potrebbe creare delle difficoltà, in quanto non tutti condivideranno la visione del cambiamento o saranno allineati con gli interventi posti in essere dalla propria azienda.
Il coaching come fattore chiave per il cambiamento e la crescita
Come sottolineano gli esperti di CoachHub, una mirata trasformazione organizzativa opportunamente supportata da percorsi di coaching per lo sviluppo della leadership che guida il cambiamento in azienda offre innumerevoli vantaggi, tra cui:
- favorire la comprensione e il confronto sul posto di lavoro, in quanto attraverso il coaching viene sottolineata l’importanza che in azienda si creino ambienti inclusivi e sicuri dal punto di vista psicologico;
- aumentare la resilienza del team, rendendolo più resistente di fronte alle costanti e molteplici esigenze di evoluzione e adattamento che il mondo del lavoro attuale richiede;
- creare un ambiente di lavoro in cui i conflitti, che possono essere causati dalle tensioni naturali suscitate dal cambiamento, sono affrontati e risolti in modo efficace e costruttivo;
- migliorare le performance dei dipendenti e contribuire a un maggiore allineamento tra le esigenze dei collaboratori e quelle dell’organizzazione, nonché a un’adesione più forte alla strategia organizzativa.
Il ruolo del coaching nella trasformazione organizzativa
Un programma di trasformazione organizzativa all’interno di un’organizzazione non si limita a modificare gli elementi periferici, bensì offre un’opportunità di evoluzione a 360 gradi. Il coaching può giocare un ruolo fondamentale e aiutare i leader, i dipendenti e le organizzazioni nel loro complesso a ottenere i migliori risultati possibili da tale transizione, in quanto permette di analizzare ed esplorare il contesto di lavoro, immaginare nuovi possibili scenari di cambiamento, considerare una varietà di percorsi e comportamenti per contribuire positivamente al programma di trasformazione e, infine, individuare le misure pratiche da adottare. In questo modo, l’implementazione del coaching nell’ambito di un programma di cambiamento consentirà ai leader e ai collaboratori di comunicare e comprendersi meglio, favorendo la riflessione su sé stessi e l’ascolto attivo per valorizzare appieno il potenziale individuale e collettivo di un’azienda.