Noitel Italia, società controllata da Clouditalia, ha raggiunto un accordo wholesale con Open Fiber, diventando provider autorizzato a livello nazionale a portare nelle case dei propri clienti la banda ultra larga, per navigare a una velocità massima grazie alla nuova rete in fibra ottica.
La società, guidata da Andrea Perocchi, migliora così i propri servizi attraverso la tecnologia GPON FTTH (Fiber To The Home), la più veloce in circolazione perché composta da cavi in fibra durante tutto il percorso (incluso il tratto che va dalla centralina alla sede del cliente), consentendo di navigare fino a 1 Gigabit al secondo.
“Valorizzare la tecnologia Fiber in Italia e rendere fruibile il servizio in tempi rapidi ai nostri clienti sono gli obiettivi del 2018. Siamo pronti a raccogliere la sfida dell’Europa e a collaborare con operatori qualificati come Open Fiber per creare una rete sempre più all’altezza dell’economia del Paese, dando nuovi impulsi all’industria e ai servizi TLC. I vantaggi di questa tecnologia sono enormi. Basti pensare che sarà possibile vedere un film in HD e, nello stesso momento, caricare foto nonché avviare sistemi legati alla domotica, senza interruzioni di servizio. Per i clienti business saranno disponibili, inoltre, servizi di smart working, formazione a distanza, gestione efficienza energetica” – afferma Andrea Perocchi, AD di Noitel Italia.
“Sosteniamo con forza Noitel Italia nel progetto di investimento sulla fibra che punta, al contempo, a un rafforzamento dell’attuale rete proprietaria di Clouditalia di ben 15.000 km. Siamo altresì determinati a creare sempre più valore alla nostra offerta TLC, integrando i servizi all’interno del Gruppo e acquisendo nuove quote di mercato” – aggiunge Marco Iannucci, AD Clouditalia.
Una scelta che ha visto in Open Fiber – società compartecipata da Enel e dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CdP) – un alleato strategico che ha saputo sviluppare in breve tempo una rete nazionale a banda ultra larga (la più vasta in modalità FTTH), attraverso l’utilizzo, dove possibile, di infrastrutture esistenti, dei cavi esistenti adoperati per il trasporto di energia elettrica; con il conseguente contenimento dei costi e di operazioni invasive sul piano strutturale.
Disponibile nell’area metropolitana di Milano, il servizio sarà prossimamente attivo anche nelle principali aree metropolitane italiane.