Philips Lighting ha l’obiettivo di ridurre il consumo di energia globale e puntare ad un risparmio di oltre 270 miliardi di euro. Tutto ciò è reso possibile dalle potenzialità dell’Internet of Things applicate all’illuminazione LED connessa, un target in linea con i più recenti trend di mercato, come rivela la ricerca 2015-16 dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano. Lo studio evidenzia infatti numeri in forte crescita: a fine 2015 il mercato dell’Internet of Things in Italia ha raggiunto i 2 miliardi di euro, con un incremento del 30% rispetto al 2014. Il futuro sembra perciò orientato verso l’adozione di soluzioni smart in tutti i momenti della vita: casa, ufficio e ambiente pubblico.
Nel contesto domestico cresce la consapevolezza e il desiderio di acquisto verso prodotti connessi e servizi destinati alla smart home (il 79% dei consumatori italiani è disposto ad acquistare prodotti e il 72% servizi). Il passaggio dal prodotto al servizio è la chiave di volta per trasformare il potenziale interesse dei consumatori in concrete opportunità di mercato: cresce la domanda ed evolve l’offerta. Questa è la direzione di Philips Ligthing che, attraverso Philips Hue, il primo sistema di illuminazione domestica LED controllabile direttamente dal web, è stato precursore in tema di luce connessa: il consumatore ha la possibilità di interagire e controllare l’illuminazione di casa dal proprio smartphone. A ciò si aggiungono le recenti partnership siglate con operatori in ambito telco, assicurazioni ed energia (nello specifico: l’operatore di telecomunicazioni olandese KPN, la compagnia assicuratrice francese AXA e l’utility francese ENGIE), al fine di garantire un maggior controllo dell’abitazione contro eventuali rischi di incendio, allagamento e furto, nonché ridurre i consumi energetici degli elettrodomestici grazie al dialogo costante fra luce e dispositivi mobili.
Anche le municipalità si stanno muovendo velocemente, seppure non in maniera strutturata, nella direzione dell’Internet of Things. Sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio, il 60% dei comuni italiani con popolazione superiore a 20.000 abitanti ha avviato almeno un progetto Smart City negli ultimi tre anni e il 75% sta programmando iniziative per il 2016. Gestione della mobilità e illuminazione intelligente sono gli ambiti prioritari con ricadute importanti in termini di risparmio: una riduzione dei consumi energetici di oltre il 40% e dei costi di manutenzione di circa il 25%. Crescono i progetti multifunzionali, in cui la rete per l’illuminazione smart è utilizzata per raccogliere informazioni da altri oggetti, come sensori di inquinamento acustico o sensori di occupazione dei parcheggi. In questo contesto si inquadra l’annuncio della nuova partnership globale fra Philips Lighting e Vodafone per favorire la diffusione della luce stradale connessa mediante tecnologie wireless nelle città di tutto il mondo, con l’obiettivo di risparmiare energia e rendere la manutenzione più veloce ed efficiente. Grazie a questa rivoluzione, le amministrazioni cittadine investono in sicurezza poiché sono in grado di monitorare e gestire tutta l’illuminazione mediante un sistema intuitivo e flessibile, mentre i tecnici possono effettuare controlli delle prestazioni, identificare i guasti e controllare le luci da remoto. La riduzione dei consumi è concreta e misurabile. Il sistema garantisce un risparmio energetico del 40%, a cui si aggiunge un ulteriore 30% in termini di efficienza grazie all’illuminazione LED.