In ambito scolastico si sta facendo strada la consapevolezza dell’importanza di fornire ai ragazzi strumenti per la tutela della propria identità digitale. Lo dimostrano le sempre più numerose richieste di prosecuzione delle attività di formazione di allievi, famiglie e docenti delle scuole elementari e medie ad opera dal noto specialista Mauro Ozenda per conto di G DATA Italia.
A fronte di quanto riscontrato nella seconda edizione conclusasi a maggio, è essenziale evangelizzare i giovanissimi sui rischi del mondo digitale. Un’attività che G DATA Italia segue con l’impegno e la determinazione di sempre anche per quella che sarà la terza edizione dell’iniziativa, prevista per il 2019. L’utilizzo opportuno della rete e dei social network e la tutela dei diritti dei minori sul web tra le tematiche fondamentali.
“Il feedback dei ragazzi con cui ci siamo interfacciati nel corso dello scorso anno scolastico conferma quanto prematuramente i ragazzi si cimentino su piattaforme social, con tutte le conseguenze del caso in termini di disattenzione per la privacy come scarsa attenzione per la propria immagine digitale. Un motivo in più per favorire al meglio, con l’aiuto di uno specialista con oltre 20 anni di esperienza in ambito scolastico, la prevenzione di eventuali episodi di cyberbullismo e di abuso dei profili social abbandonati”, afferma Giulio Vada, Country Manager di G DATA Italia. “Un uso non solo conforme alle normative ma soprattutto attento del web e dei social network permette di chiudere le porte ai cybercriminali.”
D’altronde, come non farsi allarmare dai dati: sono oltre cinque le ore che i ragazzi trascorrono online ogni giorno, addirittura il 95% dei giovanissimi utilizza Whatsapp già a partire dalla quinta elementare. Con un 60% di ragazzi tra gli 11 e i 13 anni presenti online costantemente l’esposizione inconscia a gravi rischi aumenta esponenzialmente. Cyberbullismo, cyberstalking, fake news, profili abbandonati, miglior gestione di attività “social” comuni come chattare, giocare online, registrare e postare video o foto tra gli argomenti trattati da Ozenda nel corso del nuovo anno.
“I nativi digitali si rivelano sempre più spesso analfabeti funzionali. Non si interessano né sanno come funzionano le tecnologie che impiegano né si curano di come proteggersi, a meno che non gli si indichi il giusto percorso. In uno scenario del genere risulta fondamentale formare i giovanissimi e i loro genitori – spesso inconsapevoli delle modalità di impiego smodato di smartphone e pc dei loro figli, aiutandoli ad assumere un comportamento responsabile e consapevole”, afferma Mauro Ozenda. “Proprio per questo è un piacere oltre che un onore avviare insieme a G DATA Italia la terza edizione di Cyberbullismo – 0 in condotta, a mio avviso un’ottima occasione per imparare a proteggersi sia contro i cybercriminali, sia contro episodi di bullismo o stalking spesso favoriti dall’anonimato o dalla modalità indiretta della comunicazione via web”.