Come riportato da BGR, cancellare il proprio account e i propri dati personali da un’applicazione mobile è spesso complicato o addirittura impossibile. Google ha quindi attuato una nuova policy per la cancellazione dei dati del Google Play Store che darà agli utenti un maggiore controllo sui loro dati in-app.
Gli sviluppatori di applicazioni Android che prevedono la creazione di un account dovranno presto fornire un’opzione per avviare la cancellazione dell’account e dei dati in essa contenuti e anche online. Bethel Otuteye, senior director di Android App Safety, ha spiegato che l’opzione online è particolarmente importante per consentire agli utenti di richiedere la cancellazione dei propri account e dati senza dover riscaricare l’app.
“Come prevede la nuova policy, quando si soddisfa una richiesta di cancellazione di un account, è necessario cancellare anche i dati ad esso associati“, ha aggiunto Bethel Otuteye.
La nuova policy che consente la cancellazione dati da Google Play Store offre inoltre agli utenti una maggiore possibilità di scelta. Ad esempio, un utente può voler eliminare i dati associati al proprio account (immagini, video, documenti, ecc.) pur mantenendo l’account attivo. Se gli sviluppatori hanno bisogno di conservare alcuni dati per motivi di sicurezza, prevenzione delle frodi o conformità alle normative, devono rendere chiaramente note queste pratiche.
“Molte persone pensano che quando eliminano un’applicazione dal proprio telefono, i dati vengano cancellati anche dai server, ma purtroppo non è così. I nostri dati personali e privati vengono riversati in molti modi, più di quanto ci rendiamo conto, e spesso può essere estremamente difficile eliminarli. Tuttavia, funzioni come questa aiutano a proteggere gli account, i dati e le identità delle persone. La cancellazione dei dati è di solito molto difficile da ottenere, poiché una volta che i dati sono stati divulgati o condivisi, può essere difficile riprenderne il controllo e possono rimanere in circolazione in qualche forma. Anche se questa nuova funzione potrebbe non essere risolutiva, offre un punto di partenza e sottolinea l’importanza di proteggere i nostri dati offrendo un approccio semplice e proattivo”, ha commentato Jake Moore, Global Cyber Security Advisor di ESET.