Diventare cloud-first è uno degli obiettivi delle organizzazioni che oggi desiderano soddisfare le crescenti esigenze di cambiamento nelle modalità di fare business e di consumo dell’IT. In questo contesto, gli architetti software hanno evoluto le loro strategie cloud verso ambienti multi-cloud, adottando un maggior numero di container, microservizi e una grande varietà di tecnologie cloud native. Questo, tuttavia, ha portato allo sviluppo di sistemi più complessi e sempre più distribuiti che rendono difficile per i team IT ottenere una visione completa delle prestazioni dei sistemi.
Il report State of Observability di VMware conferma questo scenario, evidenziando come l’89% degli intervistati concordi sul fatto che le applicazioni moderne siano significativamente più complesse e come il 97% abbia segnalato difficoltà nella capacità di monitorare gli ambienti applicativi cloud, con criticità nell’acquisire visibilità e insights in aumento rispetto allo scorso anno.
Problemi di visibilità in ambienti tecnici complessi
Oggi le applicazioni moderne cloud native stanno crescendo in termini di complessità, con oltre due terzi degli intervistati che hanno dichiarato di gestire applicazioni multi-cloud e quasi il 90% di gestire almeno alcune applicazioni ibride. Tuttavia, molte organizzazioni non hanno ancora piena visibilità di tutte le interconnessioni necessarie per i loro carichi di lavoro, e questo impedisce ai team di sviluppatori e IT di gestire efficacemente le applicazioni su scala.
Un paragone da utilizzare in questo contesto potrebbe essere legato ai fattori – diversi quanto complessi – che determinano il mantenimento della forma fisica di un individuo, come la sua fisiologia, la sua salute e i suoi obiettivi di fitness. Per avere una migliore visibilità dei progressi compiuti, l’individuo potrebbe voler monitorare e tenere traccia di quanto sta facendo, ad esempio registrando le attività con un fitness tracker.
Tuttavia, per quanto interessante, conoscere il numero dei passi fatti in un giorno o degli allenamenti completati in una settimana non porta l’individuo al livello successivo: è necessario analizzare con precisione le proprie prestazioni e aggiornare, sulla base di questi dati, i piani di fitness.
Allo stesso modo, nel software, le tecniche di monitoraggio tradizionali non sono più all’altezza degli obiettivi, lasciando ai team IT un quadro incompleto delle performance delle applicazioni moderne.
Le operazioni aziendali odierne richiedono infatti soluzioni che vadano oltre il monitoraggio di base e la semplice registrazione dei dati e che, al contrario, forniscano risposte che segnalino problemi e suggeriscano le azioni per risolverli.
Perché le organizzazioni devono andare oltre gli strumenti di monitoraggio di base
È qui che si fa largo l’osservabilità. Cosa abilita l’osservabilità che il monitoraggio di base non può offrire? Innanzitutto, l’osservabilità consiste nella capacità di comprendere ciò che avviene ed è avvenuto all’interno del sistema durante l’intero ciclo di vita di un’applicazione. Andando oltre il monitoraggio di base, l’osservabilità realizza valore per l’organizzazione aiutando gli sviluppatori a prendere decisioni migliori e ad affrontare i problemi in tempo reale, suggerendo le soluzioni per risolverli. Oltre alle funzionalità di alert, logging, metriche e tracciamento, fornisce approfondimenti di business consolidati sul software moderno a diversi ruoli e silos.
Allo stesso modo, nell’ambito del fitness, un “coach digitale” in grado di andare oltre il semplice monitoraggio e l’analisi sarebbe molto più efficace. Come? Collegando i dati relativi ai passi effettuati, alla frequenza cardiaca e alla fisiologia di un individuo, e utilizzandoli per interpretare l’andamento di attività e prestazioni specifiche rispetto a questi fattori per formulare raccomandazioni e ottimizzare così gli allenamenti.
Non solo, un “coach digitale” che sappia fare queste connessioni tra i dati sulla salute e sull’attività potrebbe anche segnalare eventuali anomalie, come frequenze cardiache troppo alte o basse, che potrebbero aiutare l’individuo a individuare eventuali problemi fisici.
Rendere l’osservabilità un requisito essenziale delle applicazioni moderne
Questa analogia nel fitness aiuta quindi a immaginare l’impatto che l’osservabilità potrebbe avere nelle aziende nel mondo del software.
Negli ultimi anni, diverse ricerche di VMware hanno evidenziato una costante crescita degli strumenti di osservabilità e i risultati più recenti rivelano che l’uso della stessa sta diventando sempre più mainstream, con le organizzazioni che adottano soluzioni per comprendere le interdipendenze critiche tra i carichi di lavoro delle applicazioni e l’infrastruttura.
Esattamente come nel fitness, l’analisi dell’osservabilità è diventata fondamentale per identificare i colli di bottiglia, le origini dei problemi (root causes) e i potenziali guadagni, in quanto i team IT possono avere piena visibilità di come tutto stia funzionando e di come sia connesso attraverso gli stack di applicazioni. L’osservabilità fornisce capacità fondamentali per implementare le pratiche DevOps e Site Reliability Engineering (SRE). Permette ai team di trasformare il modo in cui osservano le applicazioni moderne, spostandosi dalle cause ai sintomi, e di adottare pratiche come la continuous verification (“chaos engineering”), strategie di deployment progressive e progetto post-mortem.
Quando si tratta di scegliere e implementare una soluzione, le aziende devono anche prendere in considerazione l’utilizzo di quegli strumenti appositamente pensati e costruiti per le moderne app affidabili e per il multi-cloud su scala.
Dare forma al portafoglio di applicazioni
In conclusione, avere una visione chiara e accessibile di tutto ciò che accade all’interno di un’applicazione e della sua infrastruttura offre innegabili vantaggi. Gli insights e i dati ottenuti grazie all’osservabilità aiutano i team IT a ottimizzare i processi, a identificare rapidamente le cause dei problemi, a migliorare l’affidabilità e a implementare facilmente soluzioni su scala. Per questo motivo, le aziende dovrebbero continuare a includere l’osservabilità come requisito di prima classe nei loro progetti, gettando le basi per una sicurezza proattiva e un’affidabilità completa del software.
di Pierluigi Scardazza, Regional Director Italy & Iberia – Tanzu, VMware