Come l’AI sta aiutando il mondo automotive, e in particolare quello dell’usato a “svecchiarsi”, grazie a intelligenza e velocità prima impensabili. A cura di Igor Valandro, CEO Air- Connected Mobility

Remarketing

Il remarketing, l’acquisto di auto usate da privati o professionisti, soprattutto aziende di leasing e noleggio a lungo termine, per poi rivenderle a consumatori o terzi, è un pilastro del mondo automotive. Benché non se ne parli molto, questa attività è cruciale per mantenere la fluidità del mercato dei veicoli usati e per garantire la redditività delle operazioni di flotta e permette di ottenere il massimo valore residuo dai veicoli usati, ridurre i tempi di stazionamento dei veicoli, ottimizzando i costi di gestione, promuovere il riutilizzo e il riciclo di veicoli, contribuendo alla sostenibilità ambientale.

Da cosa dipende il successo del remarketing?

Il successo di questo modello di business dipende da una serie di variabili, tra cui il prezzo del ritiro, il prezzo di vendita e le loro variazioni sull’area geografica interessata. ArielCar la più grande rete di vendita nazionale di Usato Aziendale Tracciabile, parte di EcoProgram – leader in Italia nella fornitura di servizi logistici e complementari per il settore automotive – ha come obiettivo di rivendere le vetture entro 30 giorni dall’acquisto per ridurre l’impatto del deprezzamento fisiologico dell’usato sul margine della vendita e ha intuito che la tecnologia poteva contribuire in modo importante su questi processi.

Con 15 sedi in 11 regioni d’Italia e 70.000 mq di spazi espositivi, Ariel Car prevede di vendere 12.000 auto sul mercato retail nel 2024:

Il successo di questo modello di business dipende dall’abilità dei nostri prezzatori di ritirare un veicolo al miglior prezzo e rimetterlo sul mercato, nel territorio dove questo ha maggiore appeal, di nuovo ad un prezzo ottimale. In termini semplici, se a Palermo si vendono di più le Panda rispetto alle Porsche, allora meglio spostare le Porsche su una location dove hanno più possibilità di vendita e direzionare le Panda a Palermo”, racconta Luca Scarsi, Procurement Director di Ariel Car.

Riuscire ad accedere a un’analisi dei dati che permetta di identificare i territori dove è più probabile vendere determinati veicoli entro i 30 giorni che l’azienda ha come obiettivo, è un fattore determinante per la competitività.

Come ci stà riuscendo Ariel Car

Per questo Ariel Car ha deciso di affiancare le continue analisi di mercato per posizionare correttamente le vetture e renderle appetibili, con una nuova piattaforma AI di analisi sul pricing:

Grazie a MyPrice, Ariel è supportata sia per il posizionamento sul mercato, sia per il ritiro, finalmente conseguendo un allineamento più scientifico e basato sui dati tra il prezzo di acquisto e di vendita. Ad esempio, gli Euro5 sono diventati difficili da vendere nel Nord Italia, ma hanno ancora spazio nel sud. Lo stesso vale per veicoli che sono più facilmente rivendibili in zone meno urbanizzate come le Smart, che vengono ritirate in un luogo e poi rivendute con maggior successo a Milano o Roma. Al contrario, le Panda 4×4 si vendono meglio in zone rurali” afferma Scarsi.

Grazie ad un’analisi accurata e quasi real-time di una vasta mole di dati, una volta realizzata a mano in fogli Excel, Ariel Car ha una maggiore sensibilità di presso a livello territoriale che permette di indirizzare le vetture nello store giusto e dunque di integrare il pricing con la logistica. Grazie ad una più accurata e veloce analisi del dato, è possibile massimizzare prezzo di acquisto e vendita, gestire le leads e migliorare la rotazione.

Nonostante l’esperienza del prezzatore, questo sistema risultava lento, poco preciso e inefficiente dato che introduce anche un potenziale margine d’errore umano. Ora abbiamo maggiore visibilità e trasparenza, e di conseguenza la ricerca sul mercato non solo risulta ottimizzata, ma siamo anche passati da un’analisi di livello nazionale ad una provinciale, verticale sui nostri store”, racconta Scarsi.

I vantaggi apportati dall’AI nel remarketing

Tra i vantaggi apportati dall’introduzione dell’AI nei processi di remarketing, oltre ad un pricing più accurato, troviamo una maggiore efficienza, e la visibilità dei movimenti dei prezzi nel tempo. Infatti la piattaforma permette di dare valutazioni che tengono conto di traiettorie temporali e che sono aggiornate quasi in tempo reale, fondando le decisioni su dati freschi, accurati e storicizzati: “Facciamo un esempio: se una Stelvio diesel sta salendo di valore, logicamente il venditore deve riadeguarsi verso un valore più consono al mercato. Al contrario, potremmo vedere una discesa di prezzo alla quale ci dobbiamo nuovamente allineare, altrimenti le vetture rischiano di rimanere statiche sui piazzali dove rappresentano un capitale mobilizzato che accumula il 6-7% di interesse all’anno più i costi indiretti relativi ai piazzali.

La visione lungimirante di Ariel Car si fonda sull’aver capito che chi non abbraccia la trasformazione digitale rischia di scomparire e di soccombere ad una concorrenza sempre più forte e strutturata. Scegliere partner tecnologici esperti e innovativi per realizzare insieme il futuro del remarketing rappresenta un importante passo avanti nel creare un ecosistema digitale di livello per il mondo automotive.

A cura di Igor Valandro, CEO Air- Connected Mobility