
Dario Rigamonti, CEO di Trovaprezzi.it, spiega che oggi il dynamic pricing non deve essere più visto come una sfida insormontabile, ma come una componente strutturale del commercio digitale che, se compresa, può essere sfruttata a vantaggio del consumatore. Per farlo ci sono alcune utili best practice da seguire.
Scopriamole nell’articolo.
Buona lettura!
Dynamic Pricing: come trasformare le fluttuazioni dei prezzi in un’arte quotidiana del risparmio
Il prezzo di un prodotto online oggi non è più una cifra fissa, ma una variabile che può cambiare più volte nell’arco della stessa settimana. Questo fenomeno, noto come dynamic pricing, rappresenta una delle trasformazioni più profonde dell’e-commerce contemporaneo. Si tratta di un sistema flessibile in cui i prezzi si adattano in base alla domanda, alla disponibilità di stock, alla stagionalità e alle strategie commerciali dei venditori.
Spesso percepito come fonte di instabilità, il dynamic pricing può invece diventare uno strumento prezioso per il consumatore, se affrontato con consapevolezza e informazione. L’analisi dei dati relativi a milioni di ricerche effettuate su Trovaprezzi.it conferma che il monitoraggio dei prezzi nel tempo, unito alla conoscenza delle dinamiche di categoria, consente di ottenere vantaggi economici significativi.
Negli ultimi anni, le abitudini di acquisto sono cambiate profondamente. Il consumatore online si sta spostando da un approccio focalizzato su pochi eventi promozionali — come il Black Friday — verso una strategia di risparmio continua e distribuita lungo tutto l’anno. Questa trasformazione si riflette anche nelle strategie dei venditori, che adattano le promozioni in base ai nuovi comportamenti dei consumatori.
Ad esempio, le ricerche legate al Black Friday su Trovaprezzi.it sono diminuite nel 2024 rispetto agli anni passati, mentre le ricerche complessive sulla piattaforma sono aumentate sensibilmente (+9,9% rispetto all’anno precedente), arrivando a quasi 252 milioni di ricerche. Questo dato riflette un crescente interesse verso il monitoraggio proattivo dei prezzi e un acquisto più informato, al di là dei picchi promozionali.
Sebbene le oscillazioni di prezzo siano influenzate da molteplici variabili, è possibile individuare pattern ricorrenti che offrono indicazioni preziose. Il giorno della settimana in cui si effettua l’acquisto può incidere significativamente sul prezzo finale, specialmente per chi osserva il mercato con costanza.
Il sabato si conferma il giorno con la più alta concentrazione di offerte attive, seguito dal giovedì. Questo suggerisce che molti venditori attivano sconti in prossimità del fine settimana, sfruttando una maggiore propensione all’acquisto degli utenti nei momenti di maggior disponibilità di tempo. Il giovedì, invece, potrebbe rappresentare una giornata strategica per intercettare l’attenzione degli utenti prima del weekend, spesso in combinazione con newsletter promozionali o aggiornamenti di listino.
A livello di categoria emergono ulteriori dinamiche degne di nota:
- Integratori e vitamine registrano maggiori ribassi nel weekend e a metà settimana, coerentemente con una domanda regolare e cicli di riacquisto pianificati. I venditori possono strutturare offerte ricorrenti per fidelizzare la clientela.
- Smartphone e cellulari presentano sconti distribuiti, con una concentrazione nel fine settimana, a testimonianza di strategie mirate a intercettare l’utente pronto all’acquisto immediato.
- Profumi e prodotti per la cura del corpo mostrano una stagionalità settimanale definita, con picchi tra martedì, mercoledì e sabato, probabilmente legati a rifornimenti o campagne promozionali coordinate.
- Condizionatori e deumidificatori, soggetti a variazioni stagionali, evidenziano maggiore variabilità nei giorni centrali della settimana, influenzata non solo da strategie promozionali ma anche da fattori esterni come meteo e logistica.
Queste dinamiche sono il risultato di strategie di dynamic pricing adottate dai venditori per ottimizzare i margini, gestire le scorte, rispondere rapidamente alla concorrenza e sfruttare i momenti di maggiore domanda. Tuttavia, è importante ricordare che il dynamic pricing può sollevare anche questioni etiche e regolamentari, come la trasparenza delle variazioni di prezzo e la tutela dei consumatori da pratiche discriminatorie.
I dati storici confermano che, anche nell’arco di pochi giorni o ore, il prezzo di un prodotto può subire variazioni significative. Un esempio emblematico riguarda l’Apple iPhone 16 128GB, che nel giugno 2025 ha registrato un prezzo migliore giornaliero massimo di 707,20 euro e un minimo di 686,79 euro, con una differenza superiore al 2,9% in una sola settimana. Anche piccole variazioni percentuali, soprattutto sui prodotti di fascia alta, possono tradursi in risparmi significativi, specialmente su un paniere di acquisti più ampio.
Ancora più marcata è la variazione rilevata per il miglior prezzo, ad esempio, del frigorifero Beko a doppia porta (RDSO206K40WN), passato da 214,99 euro a un massimo di 267,00 euro, per poi tornare al prezzo iniziale, con una differenza del 24%. Questo indica una strategia di dynamic pricing più aggressiva. Al contrario, alcune categorie mostrano prezzi più stabili nel tempo, come osservato ad esempio sui molti climatizzatori che hanno tenuto un prezzo costante nel corso di tutto il mese di giugno.
Queste dinamiche evidenziano l’importanza di distinguere tra categorie ad alta volatilità e prodotti a prezzo stabile, adattando di conseguenza la propria strategia di osservazione, comparazione e acquisto.
Consigli pratici per navigare il dynamic pricing
Ecco alcuni principi pratici per affrontare il dynamic pricing in modo consapevole e trasformarlo in un’opportunità di risparmio:
- Monitorare nel tempo: seguire l’andamento del prezzo di un prodotto per almeno una settimana per identificare il momento ottimale per l’acquisto.
- Scegliere i giorni giusti per categoria: ogni tipologia di prodotto ha i propri giorni “caldi” per gli sconti; conoscerli può fare la differenza.
- Evitare l’urgenza: il miglior prezzo raramente coincide con l’impulso d’acquisto; una breve attesa può tradursi in un risparmio reale.
- Affidarsi a strumenti di comparazione: le piattaforme che offrono trasparenza sull’andamento dei prezzi nel tempo sono alleate indispensabili per evitare acquisti svantaggiosi.
- Utilizzare funzionalità specifiche: impostare alert di prezzo così da essere avvisati subito quando viene raggiunto il prezzo desiderato.
Il dynamic pricing non deve essere visto come una sfida insormontabile, ma come una componente strutturale del commercio digitale che, se compresa, può essere sfruttata a vantaggio del consumatore. In un mercato sempre più competitivo, la capacità di interpretare i segnali del mercato e agire di conseguenza rappresenta una nuova forma di alfabetizzazione economica.
Sfruttando questi suggerimenti e affidandosi agli strumenti giusti ogni variazione di prezzo può diventare un’opportunità di risparmio, rendendo il risparmio stesso una pratica quotidiana, informata e sostenibile.
di Dario Rigamonti, CEO di Trovaprezzi.it