Sono state 429mila le tonnellate di CO2 prodotte nel 2021 in occasione del Black Friday. La popolarità della giornata di sconti per eccellenza continua a crescere, e con essa il numero di acquisti effettuati. L’obiettivo è quello di adottare misure più green da parte dei clienti e degli ecommerce per mitigare l’impatto ambientale

Mentre il Black Friday continua a guadagnare terreno come appuntamento irrinunciabile per i consumatori in tutto il mondo, è interessante osservare le differenze che emergono da un confronto tra i comportamenti d’acquisto di vari Paesi.

Comportamenti d’acquisto: confronto tra Italia, Spagna e Francia

Nel 2021 in Italia si sono spesi 3 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi derivanti da acquisti online. Questo ha registrato un notevole aumento del 21% rispetto all’anno precedente. In Francia la popolarità del Black Friday è in costante crescita, con un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Anche in Spagna, la tendenza all’acquisto è in aumento, con un incremento del 18%.

È interessante notare che in tutti e tre i paesi, l’entusiasmo per il Black Friday è maggiormente condiviso tra i giovani della Generazione Z, mentre la generazione dei Baby Boomer mostra un interesse inferiore. Infine, solo una piccola percentuale, rispettivamente il 12% in Italia, l’11% in Spagna e il 17% in Francia, considera seriamente l’impatto ambientale degli acquisti durante questa giornata di sconti.

Quanto CO2 produce la giornata di sconti?

Ma evidentemente ci sono ricadute ambientali: il Black Friday porta con sé una serie di conseguenze negative per l’ambiente. L’incremento delle vendite online e l’utilizzo di materiali non sostenibili per la logistica, come imballaggi non riciclabili, contribuiscono all’aumento dell’inquinamento. Uno studio britannico del 2020 ha stimato che nel Regno Unito il Black Friday ha comportato un’impressionante emissione di circa 429 mila tonnellate di CO2, che si va ad aggiungere ad altri gas, equivalente a 435 voli di andata e ritorno tra Londra e New York.

Inoltre, il problema dell’obsolescenza programmata fa sì che molti prodotti perfettamente funzionanti vengano abbandonati in favore degli ultimi modelli disponibili, generando ingenti quantità di RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). Questi rifiuti sono difficili da smaltire in modo sostenibile.

Black Friday: soluzioni per mitigare l’impatto ambientale

E’ essenziale, per ridurre l’impatto ambientale del Black Friday, adottare un approccio più responsabile. Vi suggeriamo alcune soluzioni:

  1. Compensare le Emissioni: Se non è possibile rinunciare a un determinato acquisto, è possibile acquistarlo da aziende che finanziano progetti ecosostenibili per compensare le proprie emissioni di CO2 e altri gas nocivi.
  2. Ridurre gli Imballaggi: Favorire l’acquisto presso negozi locali per evitare l’uso di imballaggi inutili e inquinanti durante la spedizione. Inoltre, quando si effettua un acquisto online, verificare se è disponibile un packaging 100% sostenibile.

Obiettivo 24 Novembre: rendere il Black Friday più Green

Mentre il Black Friday offre vantaggi economici ai consumatori, è essenziale portare alla luce l’impatto ambientale di questa giornata di shopping intensivo. Adottando misure responsabili, come il supporto di aziende sostenibili e l’adozione di pratiche di acquisto più eco-friendly, si può contribuire a mitigare l’impatto ecologico, riducendo le emissioni di CO2 e altri gas, così come la produzione di rifiuti. Ne risulterà un Black Friday di opportunità economiche, ma anche di sostenibilità ambientale.