Il legame tra copywriting persuasivo e intelligenza artificiale (IA), si sta rivelando sempre più significativo, poiché l’IA offre nuove modalità per ottimizzare e potenziare i testi persuasivi.

copywriting persuasivo

Nel dinamico e mutevole mondo del digital marketing e della comunicazione, il copywriting persuasivo ha un ruolo fondamentale. Unisce creatività e psicologia per coinvolgere e persuadere il lettore.

Oggi, però, siamo di fronte a una svolta epocale. L’avvento dell’intelligenza artificiale (IA) sta ridefinendo le regole del gioco, con  nuove tecniche e sfide. I professionisti del settore devono quindi adattare le loro strategie psicologiche, per rimanere efficaci in un contesto sempre più guidato dalla tecnologia.

La rivoluzione dell’IA, non è solo una questione di efficienza o di automatizzazione, perché apre nuove prospettive sulla comprensione e su come si può influenzare il comportamento umano.

Con l’aiuto di Michele Eccher, esperto di SEO Copywriting e CEO di Qreativa, facciamo il punto su come stanno reagendo i copywriter a questa trasformazione e, soprattutto, capiremo come si sta evolvendo il delicato equilibrio tra persuasione ed etica nell’era digitale.

Cosa si intende per copywriting persuasivo

“Il copywriting persuasivo – spiega Eccher – è una tecnica utilizzata nella scrittura di contenuti pubblicitari o promozionali, il cui scopo è influenzare e motivare il lettore ad agire in un certo modo, ad esempio effettuando un acquisto o iscrivendosi a un servizio.

Questo approccio si basa sulla comprensione approfondita delle esigenze, dei desideri e dei comportamenti del target di riferimento, attraverso un linguaggio e un tono studiati per risvegliare interesse e coinvolgimento.

Attraverso strategie psicologiche,  – prosegue Eccher – il copywriting persuasivo crea un messaggio che colpisce emotivamente il lettore, portandolo a percepire un valore tangibile nel prodotto o servizio offerto. In sintesi, il copywriting persuasivo è un’arte che unisce abilità di scrittura, creatività e psicologia, per formulare messaggi che non solo informano, ma anche ispirano e convincono il pubblico a intraprendere azioni specifiche”.

Come l’IA influenza e può migliorare un testo persuasivo

Il legame tra copywriting persuasivo e intelligenza artificiale (IA), si sta rivelando sempre più significativo, poiché l’IA offre nuove modalità per ottimizzare e potenziare i testi persuasivi.

“L’IA – spiega Eccher – apporta un contributo significativo nel migliorare e ottimizzare il copywriting persuasivo. Questo avviene principalmente attraverso l’analisi approfondita dei dati, che consente di personalizzare i contenuti in modo più mirato, rispondendo efficacemente agli interessi e alle esigenze del pubblico.

L’Intelligenza Artificiale riesce a testare diverse varianti di un testo in tempo reale, permettendo di adattare i messaggi in base alle reazioni del pubblico. Inoltre, grazie ai modelli di apprendimento automatico, è possibile anticipare le reazioni dei diversi segmenti di pubblico a specifici messaggi. Questo aspetto è fondamentale per affinare il copywriting prima della sua pubblicazione. L’analisi del sentimento e del tono dei testi, è un altro aspetto cruciale che l’IA gestisce efficacemente, assicurando che il messaggio trasmesso sia in linea con gli obiettivi desiderati. E non dimentichiamo l’importanza dell’IA nel miglioramento della SEO, grazie a contenuti non solo persuasivi ma anche più facilmente rintracciabili online. Infine, l’IA facilita il testing A/B di vari elementi come titoli o call to action, per determinare le versioni più efficaci”.

Quali sono le caratteristiche di un testo persuasivo convincente

Le caratteristiche di un testo persuasivo, puntano a influenzare attivamente il lettore a compiere un’azione specifica, o a cambiare il proprio punto di vista. Michele Eccher, ci spiega quali sono alcune di queste caratteristiche. “ Prima di tutto il messaggio deve essere chiaro e diretto ed evitare ambiguità. I testi persuasivi spesso utilizzano il pathos, per emozionare il lettore, creare una connessione emotiva e rendere il messaggio più incisivo. Pur essendo emotivamente coinvolgenti – continua- i testi persuasivi devono anche basarsi su fatti concreti, statistiche e dati, per rafforzare la credibilità del messaggio. Sono fondamentali un linguaggio evocativo, l’uso di metafore e frasi di impatto, che aiutano a rendere il messaggio più memorabile.

Un buon testo persuasivo, – prosegue ancora Eccher- è scritto tenendo conto delle esigenze, gli interessi, i valori e i pregiudizi del pubblico a cui si rivolge. In genere, questi testi includono un invito all’azione chiaro, che guida il lettore verso il passo successivo desiderato, sia esso un acquisto, una registrazione o una condivisione. Anche le testimonianze, o gli esempi concreti, aumentano l’efficacia del messaggio rendendolo più credibile. Un testo persuasivo anticipa e risponde efficacemente alle possibili obiezioni o dubbi che il lettore potrebbe avere. E non trascuriamo mai la presentazione visiva del testo, che deve essere invitante e facile da seguire, con l’uso di titoli, sottotitoli, elenchi puntati e altro. Questi elementi, combinati in modo strategico, rendono un testo persuasivo capace di influenzare il pensiero e le azioni del suo pubblico”.

Le tecniche di persuasione a cui fa riferimento il copywriting

Le tecniche di persuasione nel copywriting persuasivo, si basano sui principi elaborati da Robert Cialdini, uno psicologo e ricercatore noto per i suoi studi sull’influenza e la persuasione.

“Secondo Cialdini, – spiega Eccher – sono 7 i principi chiave che guidano il comportamento umano in termini di persuasione. Questi sono frequentemente applicati nel copywriting. Per esempio, ricordiamo la reciprocità, ossia la tendenza delle persone a ricambiare ciò che ricevono. Nel copywriting, questo può significare offrire qualcosa di valore, come informazioni utili, per incoraggiare il lettore a ricambiare, ad esempio con un acquisto.

Altro principio di persuasione, è l’impegno unito alla coerenza, secondo cui se le persone si impegnano inizialmente, anche in modo piccolo, sono più propense a mantenere un impegno maggiore in seguito. Questo principio è utilizzato nel copywriting per guidare i lettori attraverso piccoli passi verso azioni più significative.

Ancora, la riprova sociale, conferma che le persone tendono a fare scelte popolari o approvate dagli altri. Nel copywriting, le testimonianze e le recensioni sono esempi di riprova sociale.

Sicuramente siamo più inclini a essere influenzati da persone che ci piacciono, o con cui ci identifichiamo e nel copywriting questo si traduce nel creare messaggi che impattano personalmente con il pubblico.

Anche l’autorità è importante nella persuasione e indica come le persone tendono a seguire l’esempio di esperti e persone autorevoli. Citare esperti o utilizzare dati di ricerca, può quindi rafforzare l’autorità in un testo persuasivo.

La scarsità è un’altra tecnica di persuasione, che nel copywriting porta a creare un senso di urgenza enfatizzando la limitatezza di un’offerta. Infine, è doveroso ricordare l’ unità, il principio aggiunto successivamente da Cialdini,  che si riferisce alla condivisione di una identità comune, come appartenere allo stesso gruppo o condividere esperienze simili. Questo principio può rafforzare il senso di collegamento e fiducia tra il persuasore e il destinatario.

I principi di Cialdini, – conclude Eccher – se applicati correttamente, rendono il copywriting molto più efficace nel convincere e motivare i lettori a prendere decisioni desiderate”.

Neuromarketing, copywriting persuasivo e intelligenza artificiale: quale legame?

Il neuromarketing, è un’area di studio interdisciplinare che intreccia elementi delle neuroscienze e del marketing, con l’obiettivo di esplorare e decifrare le reazioni del cervello umano, di fronte a varie strategie di marketing, identificando al contempo quegli elementi che maggiormente impattano sul processo decisionale di acquisto.

“Nel contesto del copywriting persuasivo –  spiega Eccher – il neuromarketing offre insights preziosi su come strutturare e presentare i messaggi per massimizzare l’impatto emotivo e cognitivo sul pubblico. Il neuromarketing aiuta a identificare quali tipi di messaggi, o parole, scatenano risposte emotive forti nel cervello.

Questo può guidare i copywriter nella scelta di parole e frasi, che evocano le emozioni desiderate. Molte decisioni di acquisto sono prese a livello inconscio. Il neuromarketing permette di capire quali elementi del copy influenzano questi processi decisionali nascosti. Attraverso il neuromarketing, è possibile testare l’efficacia di diversi approcci di copywriting e affinare i messaggi, per renderli più attraenti e memorabili.

Il neuromarketing evidenzia anche l’importanza dello storytelling nel creare connessioni emotive. Un copywriting efficace, può quindi utilizzare narrazioni che attivano aree cerebrali legate alle emozioni e all’empatia e utilizzare descrizioni.

In sintesi, il neuromarketing fornisce strumenti e conoscenze che possono essere utilizzati nel copywriting persuasivo, per creare messaggi più influenti, emotivamente carichi e psicologicamente efficaci, migliorando la connessione tra il brand e il consumatore. A questo, si aggiunge oggi il supporto dell’Intelligenza Artificiale, che ogni professionista del settore deve saper sfruttare al meglio.

Quando queste tre discipline lavorano insieme, – conclude Eccher – si crea una potente sinergia. Il neuromarketing fornisce intuizioni sul funzionamento del cervello umano, il copywriting persuasivo utilizza queste intuizioni per creare messaggi efficaci, e l’intelligenza artificiale analizza e ottimizza questi messaggi per massimizzare l’impatto e l’efficacia. L’integrazione di neuromarketing, copywriting persuasivo e intelligenza artificiale, porta a strategie di marketing più raffinate e personalizzate, con una maggiore probabilità di successo nel coinvolgere e convertire i consumatori.”