Il nuovo report di Contentsquare Foundation mostra che solo il 7% dei siti web ottiene un punteggio elevato per l’accessibilità digitale. Il barometro evidenzia la continua disparità tra settore pubblico e privato

Contentsquare

Contentsquare Foundation, organizzazione impegnata a promuovere l’accessibilità digitale, attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e il supporto alla ricerca, ha pubblicato il suo secondo Digital Accessibility Barometer. Pubblicato in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità (IDPD), il report offre un’istantanea dello stato attuale della conformità all’accessibilità digitale in sei Paesi, Italia compresa.

Basandosi sulle linee guida per l’accessibilità dei contenuti web (WCAG 2.2), il Barometro valuta il livello di conformità rispetto a 17 criteri di accessibilità, analizzando un totale di 100 dei siti web più visitati in Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. I siti web analizzati coprono diversi settori, tra cui servizi pubblici, bancari, media e e-commerce.

Barometro digitale dell’accessibilità

  • Solo il 7% dei siti web raggiunge un punteggio pari o superiore a 9/10, e il 71% di questi appartiene a organizzazioni del settore pubblico. Tra i siti web analizzati, solo un sito bancario e uno di e-commerce hanno ottenuto i punteggi più alti.
  • Il 56% dei siti web analizzati non presenta dichiarazioni di accessibilità, evidenziando una significativa mancanza nella trasparenza e nella responsabilità dell’accessibilità digitale. In particolare, i siti web con dichiarazioni di accessibilità ottengono punteggi medi più alti (6,9/10) rispetto a quelli senza (6,0/10).
  • I siti web del settore pubblico superano quelli del settore privato, con un punteggio medio di 7,8, rispetto al 6,4 di tutti i settori analizzati.
  • In tutta Europa, i siti web del settore pubblico superano quelli del settore privato del 44%, evidenziando la necessità di meccanismi di applicazione più stringenti. Negli Stati Uniti, invece, i siti web del settore pubblico registrano solo l’11% in più rispetto a quelli privati, grazie a una regolamentazione più rigida del settore privato attraverso l’ADA e all’aumento significativo delle cause legali legate all’accessibilità.
  • I settori e-commerce e media hanno ottenuto i punteggi più bassi tra tutti quelli analizzati, rispettivamente con 5,4/10 e 5,8/10.
  • Gli Stati Uniti sono al primo posto, con un punteggio medio di 7/10. Questo vantaggio può essere in parte attribuito a un quadro normativo solido come l’ADA (Americans with Disabilities Act), a meccanismi di applicazione rigorosi e all’aumento delle cause collettive di grande rilievo.

“I risultati del Barometro sottolineano la necessità impellente per le organizzazioni di dare priorità all’accessibilità, non solo per rispettare le scadenze normative, ma per offrire esperienze inclusive a tutti”, dichiarato Marion Ranvier, Executive Director of the Contentsquare Foundation. “Con 1,3 miliardi di persone nel mondo che vivono con una disabilità, l’inclusione digitale dovrebbe essere una priorità fondamentale per tutte le organizzazioni, sia nel settore privato sia in quello pubblico”.

L’importanza dell’accessibilità digitale

Uno dei maggiori ostacoli all’accessibilità digitale è la mancanza di consapevolezza e competenze all’interno delle organizzazioni, accompagnata dalla resistenza al cambiamento. Molte aziende tendono a sottovalutare l’importanza dell’accessibilità, considerandola un onere di conformità piuttosto che una componente critica dell’esperienza utente e dell’inclusività. Molte delle barriere più comuni all’accessibilità online possono rappresentare un valido punto di partenza per migliorare l’accessibilità. Tra questi:

  • Media e contenuti in movimento: Assicurarsi che video e animazioni includano didascalie e sottotitoli, oltre a fornire controlli per mettere in pausa o interrompere la riproduzione automatica dei contenuti per supportare gli utenti con disabilità o sensibilità specifiche.
  • Adattabilità di colore e testo: Migliorare il contrasto dei colori per una migliore leggibilità e offrire opzioni per regolare le dimensioni del testo, la spaziatura e il contrasto per supportare gli utenti con disabilità visive.
  • Immagini: Inserire testi alternativi descrittivi per le immagini (alt-text), così da consentire agli utenti che utilizzano lettori di schermo di accedere alle informazioni visive fondamentali.
  • Navigazione da tastiera: Assicurarsi che tutti gli elementi interattivi, come menu e moduli, siano completamente accessibili tramite tastiera, per agevolare gli utenti di non possono avere il controllo del mouse.

“Colmare il divario di accessibilità richiede interventi proattivi, tra cui investire in programmi di formazione per creare competenze interne e promuovere una cultura orientata all’accessibilità. È necessario che tutti siano coinvolti, a partire dal team di leadership”, afferma Marion Ranvier.