Intesa (Kyndryl) spiega come le tecnologie 5G, IoT, Big Data, AI e Cloud saranno fondamentali per l’ottimizzazione delle esperienze dei clienti del comparto Telco.

Telco

Un giro d’affari di 71 miliardi di euro e il 2,3% del Pil nazionale. Sono i numeri che riguardano il settore telco in Italia, confermatosi particolarmente strategico in questi ultimi anni di emergenza sanitaria. Disporre di un sistema di telecomunicazioni che garantisca un servizio di connettività capillare, stabile e veloce, infatti, si è rivelato fondamentale per poter continuare a svolgere le proprie attività lavorative e didattiche da remoto.

“Realizzazione della rete 5G, adeguamento in funzione delle nuove necessità di cybersecurity, aumento della copertura della banda ultra-larga e incremento delle performance della rete a banda larga sono le sfide che il settore Telco si troverà a fronteggiare nei prossimi anni. È proprio notizia delle ultime settimane che la Commissione Europea ha approvato l’utilizzo del 5G in aereo”, dichiara Adriano Martucci, Business Consultant di Intesa, a Kyndryl Company. “Dal 2012 a oggi sono stati circa 65 miliardi gli euro investiti dal settore telco in queste quattro aree, colmando parte del divario del nostro Paese con il resto d’Europa”.

Il nuovo White Paper realizzato da Intesa (Kyndryl) sulla Digital Transformation nel settore Telco ha proprio l’obiettivo di illustrare le nuove sfide di questo settore così strategico per la quotidianità di ognuno di noi. Tra queste, troviamo l’utilizzo delle infrastrutture IT per abilitare nuove modalità di comunicazione interne ed esterne, il monitoraggio della domanda di mercato con conseguenti rinegoziazioni contrattuali e infine il potenziamento degli strumenti digitali per gestire in modo efficiente i dati, ottimizzare le interazioni con la clientela e sviluppare offerte personalizzate.

Non si può negare che la domanda di connettività aumenti ogni giorno di più, basti pensare che tra il 2010 e il 2021, la popolazione utilizzatrice di Internet in Italia è passata dal 52% all’82% e l’uso medio di Internet di ogni individuo è cresciuto di 25 volte. Di conseguenza, appare sempre più urgente la necessità di snellire e ottimizzare i processi di customer experience in ottica multicanale, a partire ad esempio dalla sottoscrizione di contratti da remoto grazie alle identità digitali, alla personalizzazione dell’esperienza di acquisto, fino alla conservazione digitale dei documenti.

“Il settore telco è uno dei mercati con il maggior tasso di abbandono ed è importante offrire ai clienti una customer/partner experience fluida e personalizzata fin dall’inizio”, continua Adriano Martucci di Intesa, “l’onboarding digitale può essere differenziante, così come anche un portafoglio di servizi “attivabili” da remoto, ed è per questo che come Intesa ci impegniamo per rendere semplici e trasparenti questi servizi per le nostre aziende clienti. Nello specifico, supportiamo le imprese nell’identificazione dei clienti tramite l’identità digitale (self ID, Spid o CIE) e nelle procedure di firma elettronica (tramite modalità click-to-sign e draw-to-sign), che rappresentano sicuramente il passaggio più delicato nei processi digitalizzati. Se pensiamo ad esempio alla sottoscrizione di una nuova offerta, digitalizzare e automatizzare tutte le operazioni di acquisizione dei documenti di identità, di estrazione in automatico dei dati anagrafici di compilazione dei moduli contrattuali e di archiviazione può davvero fare la differenza in termini di soddisfazione dell’utente”.