L’iniziativa, organizzata dall’ICE, è un percorso integrato di sviluppo all’estero dedicato a 120 start up titolari di brevetti

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Il MISE, costantemente alla ricerca di sinergia tra gli interventi di politica industriale e quelli in favore dell’internazionalizzazione del sistema economico nazionale, vuole attuare misure specifiche per il sostengo e lo sviluppo delle start up italiane il cui prodotto o servizio presenti potenzialità di sviluppo internazionale. L’ICE ha quindi organizzato Global Start up Program, un percorso integrato di sviluppo all’estero.

Con questa iniziativa, il Ministero sostiene 120 start up titolari di brevetti che intendono rafforzare le proprie capacità tecniche, organizzative e finanziarie per affrontare nuovi mercati.

Il progetto si rivolge a imprese italiane non ancora presenti sui mercati internazionali, impegnate nello sviluppo di nuove idee ad alto contenuto tecnologico, con particolare riferimento a:

  • ICT: blockchain, intelligenza artificiale, cyber security, Industria 4.0, fintech
  • automotive e robotica: batterie e auto elettriche, guida autonoma, future mobility, app per il carsharing e relativi web services
  • medtech: attrezzature medicali e app, life sciences
  • circular economy: emissioni low carbon, materiali innovativi e sostitutivi della plastica.

Sono previste due fasi:

  • Prima fase – corso preparatorio per implementare e consolidare le competenze tecnico-manageriali (sui temi di scaleup internazionale, proprietà intellettuale e project work)
  • Seconda fase – stage all’estero per favorire nuove opportunità di business e di attrazione d’investimenti internazionali attraverso:
    • formazione specialistica
    • stage da 3 a 6 mesi presso incubatori selezionati nei Paesi focus (Regno Unito, Stati Uniti d’America, Cina, Giappone, Corea del Sud e Slovenia)
    • accompagnamento ad eventi promozionali.

L’ammissione al progetto è gratuita.