Il ritardo nella migrazione al nuovo modello è largamente dovuto all’entità del cambiamento

Cloud computing e servizi finanziari: come gestire la complessità

C’è molto interesse intorno all’open banking, cioè alla pratica per cui le banche rendono accessibili attraverso la pubblicazione di API (dette Open API) i propri dati a terze parti quali istituzioni del settore finanziario e non. Facendo una ricerca online, Google riporta oltre 700 milioni di risultati, a testimoniare la viva e crescente attenzione su questo argomento. Sebbene i progressi nell’adozione dell’open banking siano stati più lenti di quanto in molti avessero previsto, il ritardo è in gran parte dovuto all’entità del cambiamento che la migrazione verso una ambiente bancario aperto implica per alcune banche. La maggior parte degli istituti finanziari sono organizzazioni estremamente e tradizionalmente complesse; qualsiasi progetto di trasformazione deve peraltro salvaguardare la reputazione e l’efficienza operativa della banca, e va considerato che l’adozione di un approccio volto all’open banking implica abbracciare nuovo modo di pensare, impiantare nuove tecnologie e implementare metodologie di lavoro agili. Ma soprattutto, richiede un’attenta pianificazione e valutazione per garantire che il disegno, la realizzazione e l’esposizione delle API, siano esse pubbliche o interne, siano pienamente allineati con gli obiettivi di business della banca.

Sebbene poi l’open banking abbia origini principalmente legate a obblighi di natura legislativa – e sia di fatto un obbligo regolamentare in alcune nazioni – agisce anche come un importante catalizzatore per la trasformazione del settore finanziario. Oltre all’opportunità di generare nuove fonti di revenue, migliora i servizi e attira nuovi clienti, rappresentando una sfida nei confronti della cultura tradizionale delle banche. Storicamente, il settore bancario si è sviluppato attorno all’immagine del “caveau” blindato. Il caveau è diventato una metafora della cultura bancaria, rimasta nel tempo prevalentemente isolata e focalizzata sul proprio prodotto. La cultura dell’open banking permette di superare i paradigmi operativi stratificati nel tempo e radicati, incoraggiando gli istituti a partecipare a un ecosistema aperto, innovativo e collaborativo.

Open Banking, un terremoto per il settore bancario

L’open banking rappresenta probabilmente uno degli eventi più significativi e disruptive nel settore bancario da decenni. Un recente studio1 basato sulle interviste rivolte a 269 senior executive europei ha evidenziato che il 64% di loro è convinto che il settore finanziario si evolverà in modo significativo grazie all’open banking.

In prima istanza l’open banking riguarda l’empowerment dei clienti e consente loro di usufruire dei servizi della banca nel modo più adeguato possibile ai propri bisogni, di essere trattati in modo equo, trasparente e di essere considerati come individui. Ma, in pratica, il fenomeno complessivo dell’open banking è di gran lunga superiore alla somma delle sue parti.

La ricerca di valore

In un contesto di open banking, la reale ricerca del valore si traduce nell’identificare strategie di engagement del cliente finale che conducano a consolidare e ampliare la sua fedeltà. Secondo una recente indagine2, il 56% degli executive finanziari ritiene che la fidelizzazione dei clienti si ridurrà nel tempo e che la chiave per un business sostenibile sia quella di affermarsi in modo distintivo e rilevante per il cliente stesso. Con l’open banking, i clienti hanno il potere di fare scelte informate su quali dati condividere e con chi, ad esempio per permettere l’integrazione dei pagamenti all’interno di un’applicazione mobile di shopping. Questa è una accelerazione significativa nella direzione della sovranità del consumatore, ciò significando che l’affermazione nella battaglia per la relazione con il cliente finale si determinerà attraverso il confronto in una libera competizione sul mercato. Ogni banca ha quindi la necessità di comprendere come massimizzare il valore della propria offerta e quale/i ruolo/i avere nell’ecosistema digitale.

GFT ha partecipato al dibattito sull’open banking sin dal suo inizio. Riteniamo che questa sia l’iniziativa di innovazione bancaria di maggior rilievo degli ultimi decenni e che come normalmente accade il vantaggio competitivo per gli early adopter sia significativo. GFT ha aiutato diversi Clienti ad adottare le soluzioni tecnologiche più adeguate ad affrontare il percorso verso l’open banking in modo semplice e redditizio. Da questa vasta esperienza appare evidente l’importanza crescente delle tecnologie cloud che si affermano sempre più come la chiave di volta su cui basare la piattaforma strategica di business digitale e verso cui le maggiori banche stanno convergendo. Piattaforme che richiedono un’enorme potenza di elaborazione unita a una grande flessibilità, caratteristiche che riteniamo essere offerte nel modo più efficiente ed efficace dalle infrastrutture cloud-based; solo il cloud è in grado di garantire la scalabilità, l’adattabilità e la flessibilità necessarie per rendere possibile il passaggio dalle dalla teoria dell’open banking alla sua implementazione pratica.

Sebbene gran parte del dibattito sull’open banking – e sulla sua regolamentazione – si siano concentrati sugli elementi della domanda, come la fornitura di nuovi servizi che soddisfino i clienti, crediamo che l’open banking interessi in particolare gli aspetti dell’offerta. In sostanza, l’open banking riguarda la trasformazione del banking e la sua digitalizzazione end-to-end.

Il potere delle OPEN API

In questo nuovo contesto, le banche devono esaminare le loro proposte di servizio per identificare esattamente dove risiede il valore. Le open API consentono a una banca di anatomizzare la propria catena del valore e commercializzare i singoli componenti in forma di servizi su misura- come per esempio Know Your Customer. In estrema sintesi ogni banca deve prendere in considerazione la propria Unique Value Proposition, cioè quanto la distingue rendendola unica e ciò che la rappresenta rendendola distinguibile: l’open banking è un’opportunità unica di branding.

Tuttavia, il fatto stesso di orientare la banca alle Open API, l’aprirsi della banca verso l’esterno, crea molte nuove opportunità ma comporta anche la necessità di affrontare nuove minacce. Per molte banche, la gestione delle API è un territorio inesplorato che richiede nuove idee, non solo su tematiche come la monetizzazione ma anche sulla proprietà e la governance delle API.

L’Open banking e i dati

L’open banking riguarda anche i dati. Offre alle banche l’opportunità di diventare organizzazioni basate sui dati e fornire servizi personalizzati per i clienti. Alcune banche hanno già colto questa opportunità, ma per avere successo, devono processare, archiviare e condividere un maggior volume di dati – per una gamma più ampia di finalità – di quanto sia mai stato necessario o fattibile in precedenza.

Per ricavare il massimo valore dai dati a loro disposizione, le banche dovranno elaborare e analizzare i dati in tempo reale e su larga scala. In molti casi questo richiede un nuovo approccio e nuove tecnologie. In effetti, oltre un terzo (36%) dei partecipanti a un recente studio sull’open banking ha identificato la modernizzazione dei sistemi IT come la più grande sfida per l’open banking.

Dove si inserisce la tecnologia cloud?

Open banking, innovazione e tecnologia cloud non sono sinonimi, ma sono strettamente correlati. Le banche che vogliono trarre vantaggio dall’open banking dovranno adottare soluzioni cloud strategiche e, man mano che l’open banking si svilupperà, la tecnologia cloud passerà dall’essere utile a essere fondamentale.

Perché? Di seguito sono riportati alcuni dei vantaggi che il cloud può offrire all’open banking. Non è un elenco esaustivo e ci sono diverse sovrapposizioni tra questi benefici.

  1. Scalabilità, flessibilità e processi in tempo reale

    Il successo dell’open banking è indissolubilmente legato ai dati e alla capacità di elaborare grandi volumi di dati in tempo reale. Per offrire una customer experience davvero su misura, le banche devono acquisire ed elaborare grandi volumi di dati da fonti disparate ed eterogenee. Il numero di fonti aumenterà con lo sviluppo dell’open banking, quindi le banche devono prepararsi a gestire un volume esponenzialmente crescente di dati non strutturati. Tuttavia, poiché anche i volumi di elaborazione dei dati possono variare nel tempo, una soluzione cloud offre maggiore flessibilità di elaborazione per adattarsi ai cambiamenti. Il cloud facilita inoltre l’elaborazione dei processi in tempo reale, necessaria per allineare i servizi bancari alle dinamiche del mondo reale.

  2. Ottenere informazioni dettagliate sui clienti e offrire servizi personalizzati e contestualizzati

    Il cloud consente a una banca di acquisire un volume senza precedenti di dati dei clienti, analizzarli e fornire servizi su misura dove sono desiderati. Ma la maggior parte dei dati dei clienti non è strutturata e richiede tecnologie moderne – come l’intelligenza artificiale e il machine learning – per analizzarli. Sebbene sia possibile implementare queste tecnologie in un ambiente tradizionale, è più pratico farlo in un moderno ambiente cloud che elimina il rischio e il costo di una soluzione on-premise. Il cloud offre inoltre accesso a costi ridotti a un ambiente di test operativo con sandbox sicuri basati su metodologie di best practice del settore. Gli sviluppatori hanno un playground sicuro in cui innovare.

  3. Processi sicuri e protetti

    Dopo alcune preoccupazioni iniziali, la normativa attesta oggi che la tecnologia cloud offre i più alti standard di sicurezza dei dati disponibili. I giganti della tecnologia come Amazon hanno centinaia di milioni di clienti online e i loro standard di sicurezza sono oltre ogni dubbio considerando che questo è il loro core business.

  4. Passare ai microservizi e allo sviluppo continuo

    In un momento in cui le banche stanno cercando di migliorare l’agilità e ridurre il time-to-market di nuovi servizi, l’open banking offre un’opportunità unica di fare le cose in modi nuovi e moderni. Le banche possono separarsi dai loro stack tecnologici monolitici per indirizzarsi verso microservizi, criteri Agile e uno sviluppo continuo. Queste sono le basi di una banca realmente digitale e possono ridefinire quanto è possibile fare nel settore bancario. Oltre a migliorare l’efficienza dei processi, il passaggio al cloud aiuta a proteggere la banca dai cambiamenti tecnologici e dalla necessità di pianificare gli aggiornamenti.

A cura di Gianluca Montani, Open Finance Delivery Management GFT