La Banca Centrale Europea ha ufficializzato i lavori di studio per la creazione del futuro euro digitale

euro digitale

Le criptvalute, come quelle acquistabili su crypto genius, sono ormai una realtà sempre più diffusa e apprezzata, sulla quale ha scelto di lavorare anche la Banca Centrale Europea. Proprio la BCE ha infatti comunicato di essere al lavoro per quello che Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo, ha definito un “simbolo digitale del progresso e dell’integrazione in Europa”. Un simile strumento, inoltre, dovrebbe garantire ai cittadini dell’area dell’euro che possano continuare ad avere accesso gratuito a un mezzo di pagamento semplice, universalmente accettato, sicuro e affidabile.

L’euro digitale sarebbe quindi come le banconote, ma in forma digitale: una moneta elettronica emessa dall’Eurosistema (la BCE e le banche centrali nazionali) accessibile a tutti, cittadini e imprese. L’euro digitale, nelle intenzioni della stessa Bce, “affiancherebbe il contante senza sostituirlo.

“Ci confronteremo con il Parlamento europeo e gli altri organi decisionali europei informandoli regolarmente in merito ai risultati delle nostre analisi. Saranno coinvolti anche i cittadini, i commercianti e il settore dei pagamenti”. Ha aggiunto lo stesso Panetta.

Un euro digitale combinerebbe quindi l’efficienza di un mezzo di pagamento digitale con la sicurezza della moneta di Banca Centrale. Una simile soluzione, inoltre, “aiuterebbe a gestire le situazioni in cui il contante non è più la soluzione prescelta ed eviterebbe la dipendenza da mezzi di pagamento digitali emessi e controllati all’esterno dell’area dell’euro, suscettibili di minare la stabilità finanziaria e la sovranità monetaria”.

Tempi incerti

La stessa Bce, pur annunciando di aver “deciso di avviare un progetto per un euro digitale”. Non ha garantito di poter arrivare ad emettere emetteremo l’euro digitale, ma di prepararsi a “questa possibilità”. In ogni caso, la fase di indagine inizierà a ottobre 2021 e durerà almeno due anni. In questo lasso di tempo, gli esperti della banca Centrale Europea esamineranno la possibile configurazione dell’euro digitale e la sua distribuzione, con un’attenzione specifica al suo impatto sul mercato e sulle modifiche alla legislazione europea eventualmente necessarie”. Solo al termine di questa articolata analisi, si legge nella nota, “decideremo se avviare lo sviluppo di un euro digitale, per poi eventualmente realizzare possibili soluzioni da sottoporre a test, in collaborazione con banche e società che potrebbero fornire la tecnologia e i servizi di pagamento. Dalle sperimentazioni condotte finora è emerso che non vi sono limitazioni tecnologiche importanti per l’emissione di un euro digitale e che potrebbe essere configurato in vari modi”.

Come sarà l’euro digitale?

Gli esperti della BCE e delle banche centrali nazionali dei paesi dell’area dell’euro hanno stilato una serie di requisiti fondamentali per un euro digitale, quali facilità di accesso, solidità, sicurezza, efficienza, rispetto della privacy e aderenza alla normativa. Questi requisiti saranno quindi alla base del futuro euro digitale.

Un euro digitale sarebbe integrabile con mezzi di pagamento forniti da operatori privati, stimolando l’offerta di soluzioni paneuropee e servizi aggiuntivi per i consumatori.