Snam, Eni e Edison: come accelerare la decarbonizzazione e ripensare il futuro dell’energia

Transizione ecologica: il cambiamento inizia in azienda

Transizione energetica e sostenibilità ambientale sono temi cruciali nell’agenda politica nazionale e internazionale. Dalla necessità di accelerare la decarbonizzazione, alle tendenze delle energie rinnovabili e dell’idrogeno verde, ritenuto un fattore chiave nel percorso di transizione ecologica, la sensibilità di grandi corporate e PMI ai temi della crescita sostenibile passa fuori e dentro l’organizzazione con nuovi sviluppi e collaborazioni con il mondo dell’innovazione – startup in primis – per raggiungere gli obiettivi fissati dell’Agenda 2030.

Le big tech, così come il settore dell’oli&gas, hanno più volte dichiarato pubblicamente l’impegno ad aumentare gli investimenti in energie rinnovabili e a ridurre i consumi di carbonio: mentre le organizzazioni sono impegnate in questa nuova transizione, anche i governi stanno facendo la loro parte sostenendo questo settore all’interno dei loro piani economici, in vista della presentazione da parte dell’Italia del Piano nazionale di ripresa e resilienza per accedere ai fondi del Next generation EU di cui circa 70 miliardi saranno destinati alla transizione ecologica.

Come le aziende possono accelerare la decarbonizzazione e ripensare il futuro dell’energia? Snam, Eni e Edison, 3 modelli di transizione ecologica che inizia in azienda.

  1. Favorire lo sviluppo di un modello carbon zero

    Snam punta alla neutralità carbonica entro il 2040.

    Tra gli investimenti di quella che è una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo, nonché una delle maggiori aziende quotate italiane per capitalizzazione, sono previsti quelli di co-innovazione e di innovazione aperta.

    In questo senso sono stati fatti progetti con le imprese nel settore dell’energia per favorire una maggiore digitalizzazione delle infrastrutture di trasporto del gas, l’incremento di sistemi di IoT e di sensoristica per aumentare la sicurezza dei lavoratori e di robotica e tecnologie satellitari per aumentare la copertura di alcune aree geografiche del paese.

    Tra i progetti attivati da Snam c’è anche quello di coinvolgere i propri dipendenti nella strategia carbon zero attuata dall’azienda.

  2. Innovazione aperta e produzione green dell’idrogeno

    Edison in questi anni ha reimpostato la sua strategia di Innovazione, portando i laboratori di Ricerca e Sviluppo nei Politecnici, presso gli incubatori di startup, per abilitare una contaminazione con le migliori eccellenze italiane e trovare soluzioni congiunte che supportino la società nella transizione energetica.

    Per quanto riguarda l’idrogeno, Edison è attiva lungo tutta la catena del valore e può contare su capacità e competenze già esistenti all’interno. Una posizione ideale per lo sviluppo di questo vettore e proprio in questi mesi si stanno avviando importanti sperimentazioni nei settori industriali hard to abate dove l’idrogeno gioca un ruolo di primo piano per la decarbonizzazione.

  3. Ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050

    Eni guarda ad una maggiore efficienza energetica puntando al miglioramento degli impianti per renderli digital native con soluzioni digitali di Intelligenza Artificiale e IoT, sviluppando nuovi progetti nell’ambito degli obiettivi di decarbonizzazione ed economia circolare. Sono tante le attività e i progetti messi in campo da Eni al fine di accelerare i processi di ideazione, creazione e commercializzazione dei nuovi prodotti.

    Per accelerare l’industrializzazione nuovi prodotti, il Digital lavora insieme all’R&D, sfruttando le potenzialità della data science e artificial intelligence, sia ricercando collaborazioni con realtà esterne per introdurle sul mercato.

Le aziende possono raccontare la propria storia di innovazione e i propri progetti di cambiamento, candidandosi gratuitamente al Premio Innovazione Smau 2021.