L’azienda giapponese uscirà dal mercato entro il 2026 e punterà sulla tecnologia Inject. Ecco perchè

Epson lascia le stampanti laser a favore della sostenibilità

E’ un passo epocale quello annunciato da Epson questa mattina. L’azienda specializzata in tecnologie per la stampa lascia a livello mondiale il mercato delle stampanti laser a partire dal 2026.

Una scelta dettata da un’unica importante ragione: essere meno impattanti sull’ambiente. Si tratta di un mantra che la società Giapponese ha nel proprio DNA a partire dal 1942 quando aveva già avviato iniziative pensate per ridurre l’inquinamento e poi portate avanti nel tempo. Basti pensare all’annuncio fatto nel 2008 secondo il quale ridurrà l’impatto dei propri prodotti del 90% entro il 2050.

Lasciare il mercato laser comporterà sicuramente per Epson di dover rinunciare a porzioni di fatturato che però l’azienda prevede di compensare ed addirittura aumentare grazie al nuovo segmento sul quale ha deciso di puntare grazie anche ad un investimento di 700 milioni di euro nei prossimi 10 anni: la tecnologia inkjet a freddo (getto d’inchiostro Heat-Free).

Si tratta di soluzioni che a differenza del laser che richiede calore per fondere il toner sulla carta, funziona a freddo, offrendo consumi energetici e di materiale decisamente inferiori. In più garantisce un interessante risparmio di tempo grazie a velocità di stampa elevate, una diminuzione del numero di interventi di manutenzione e meno risorse richieste per la gestione dei dispositivi. Il tutto mantenendo lo stesso livello qualitativo delle soluzioni laser.

La strategia di Epson di voler spingere sui device a getto d’inchiostro è avvalorata del fatto che il 63% delle aziende italiane ha acquistato almeno un dispositivo business inkjet negli ultimi 12 mesi. In più, l’essere sostenibili, risulterà un’ulteriore un’arma vincente: secondo IDC, nel 2023, il 75% delle aziende europee cosidererà la sostenibilità come criterio determinante per la scelta di un dispositivo.

Nuove stampanti Workforce Enterprise

Epson ha lanciato le nuove stampanti inkject della famiglia Workforce Enterprise, che si caratterizzano innanzitutto per una riduzione del 18% nell’ingombro e del 33% del peso. Disponibili in tre versioni con velocità differenti (40, 50 o 60 fogli al minuto) offrono una riduzione dei cicli di pulizia ed un nuovo percorso della carta che riduce gli inceppamenti. Le stampanti sono dotate anche di un display touchscreen con icone personalizzabili.

Obbiettivo di Epson è quello di raggiungere una quota di mercato pari al 20% nei prossimi 5 anni sul nuovo installato nel segmento A3. Per farlo, oltre alle nuove soluzioni che porterà sul mercato, l’azienda nipponica si avvalerà dell’ “Optimization Report” uno studio che confronta il parco istallato di ciascuna azienda con i benefici ottenibili con le tecnologie Epson inkjet”.