I nuovi servizi: analisi e potenziamento degli assistenti virtuali in uso e analisi di dati e conversazioni

Indigo.ai, si amplia l’offerta della scale-up italiana

L’offerta per le imprese di Indigo.ai si amplia con due nuovi servizi: alla piattaforma per la progettazione e creazione di assistenti virtuali e chatbot (“Build”) si aggiungono l’analisi e potenziamento degli assistenti già utilizzati dai brand (“Scale”) e l’analisi dei dati e delle conversazioni (“Analyse”).

In questo modo l’offerta di Indigo.ai per le aziende diventa triplice e permetterà alle imprese di oltrepassare un ostacolo sempre più diffuso: l’obsolescenza degli assistenti virtuali, che sempre più servono alle corporate per comunicare con i clienti, ma rischiano di venire presto superati a causa di inefficienze nella gestione del processo di training e dell’introduzione di nuovi modelli, più performanti. Grazie a Indigo.ai, i chatbot aziendali da oggi possono essere potenziati e restare competitivi: i brand potranno analizzare le performance dei propri assistenti virtuali e migliorarle, anche nel caso in cui questi siano stati realizzati con tecnologia Microsoft Luis, Google Dialoglflow o IBM Watson, in quanto il nuovo servizio “Scale” di Indigo.ai si integra perfettamente con qualsiasi altro motore di Natural Language Processing esistente sul mercato e ne potenzia l’efficacia. Ad esempio, sfruttando “Scale”, una sperimentazione di Poste Italiane sul proprio chatbot ha dimostrato di riuscire ad aumentare la capacità di comprensione delle richieste arrivate dagli utenti e al contempo calare del 70% lo sforzo umano per la gestione del sistema.

Attraverso il servizio “Analyse”, invece, Indigo.ai risponde alla necessità sempre crescente delle aziende di sintetizzare l’enorme mole di informazioni che viene scambiata tra i propri assistenti virtuali e gli utenti finali. Se le conversazioni online sono in continuo aumento, è altrettanto vero che, per un’azienda che ha intrapreso un percorso virtuoso in termini di automazione, ignorare gli insight che possono derivare dall’analisi di questi messaggi è una grandissima occasione persa per conoscere meglio i propri utenti e continuare a migliorare la propria offerta. Certo, è impossibile leggere di persona milioni e milioni di messaggi, ma da oggi, con “Analyse”, si potranno analizzare in automatico e in tempo reale tutte le conversazioni del proprio chatbot o voicebot, al fine di estrapolare i dati e le informazioni utili alla crescita del brand. Sarà possibile, ad esempio, analizzare il sentiment degli utenti e mostrarne le tendenze e le variazioni sia nel corso del tempo che in correlazione a specifici argomenti o prodotti. Queste metriche possono anche aiutare a individuare eventuali momenti o topic critici, oppure a scoprire come gli utenti reagiscono a una campagna marketing o al lancio di un nuovo prodotto.

Le aziende hanno sempre più bisogno di avvicinarsi agli utenti e di parlare con loro, capirne le esigenze, assecondarle – commenta Gianlu. – Per fare tutto questo è necessario dotarsi di assistenti virtuali che siano all’avanguardia, costruiti attorno alle esigenze delle imprese e dei loro utenti, che si esprimano attraverso un linguaggio quanto più naturale, che siano in grado di raccogliere e analizzare in modo efficiente i dati costituiti da centinaia, migliaia di conversazioni. Ma spesso non è così: il mondo de machine learning e del deep learning, e in particolare il segmento delle intelligenze artificiali, si evolve ad un ritmo rapidissimo e questo comporta che oggi, in Italia ma non solo, molti marchi utilizzano dei chatbot che non sono all’avanguardia e che quindi non performano come dovrebbero. È proprio per andare incontro a queste necessità che abbiamo ampliato i nostri servizi, permettendo così ai brand non solo di dotarsi di assistenti virtuali, ma di potenziare quelli che già hanno e anche di estrarre preziosissimi customer insight dalle conversazioni. Perché solo attraverso un’interazione chiara e trasparente con gli utenti le aziende possono capire come restare rilevanti sul mercato e arrivare preparate al futuro.”

L’ampliamento dell’offerta di Indigo.ai si inserisce all’interno di uno sviluppo costante e solido che ha portato la società – che ha progettato assistenti virtuali per alcune delle aziende più innovative al mondo, tra cui Bayer, Just Eat, ITAS Assicurazioni – ad accrescere il fatturato annuo del 30% nel 2020; ad attrarre nuovi talenti e a iniziare quest’anno un percorso di apertura ai mercati internazionali attraverso le prime operazioni in Svizzera, UK e Canada – processo che si concretizzerà nel 2022 a partire dai principali Paesi europei. Da quest’anno, la piattaforma no-code di Indigo.ai integra anche la tecnologia GPT-3, il modello di linguaggio tecnologico ad oggi più sviluppato al mondo, creato da OpenAI e diffuso sotto l’egida di Microsoft, che permette alla società di abbattere a pochi minuti il tempo necessario per creare un assistente virtuale.