Il mondo del lavoro è cambiato profondamente nell’ultimo anno. Vediamo come il lavoro da remoto impatta su organizzazioni e dipendenti

I benefici del lavoro da remoto

Il 2020 è stato un anno di cambiamenti: fra questi, uno di quelli che si è fatto notare maggiormente è stato l’utilizzo diffuso e massivo del lavoro da remoto, definito anche con il termine inglese smart work.

Sebbene non tutte le posizioni lavorative e le mansioni siano adatte a una transizione da remoto, questo nuovo approccio può portare benefici a tutte le parti in causa come potrai scoprire continuando a leggere questo articolo.

Un utilizzo più efficiente del tempo

Secondo l’Istat sarebbero stati ben 4 milioni gli italiani che nel 2021 hanno lavorato da casa. Molti di loro non avrebbero problemi a confermare che la possibilità di connettersi dalla comodità delle proprie mura domestiche permette un risparmio sensibile in termini di tempo ed energia.

Il tragitto casa – lavoro può consumare letteralmente giorni e mesi di vita, prendendo in considerazione una finestra temporale di 45 anni lavorativi. Sfruttando la connettività su internet, è possibile essere presenti a riunioni e comunicare coi propri colleghi senza dover perdere tempo in mezzo al traffico, con tutto lo stress che ne deriva.

Più flessibilità per le aziende e i lavoratori

Con le regolamentazioni sull’utilizzo degli spazi interni agli uffici, il lavoro da remoto è diventata una vera e propria manna dal cielo. Questo strumento permette infatti una pianificazione intelligente dei gruppi di lavoro e dell’utilizzo degli uffici per quelle riunioni periodiche in presenza che sono utili a rafforzare l’intesa fra i vari componenti del team e ridare l’aspetto sociale e umano (quasi tattile) dell’esperienza lavorativa.

L’Osservatorio sull’innovazione digitale svolge un’importante attività di raccolta dati e informazione rivolta alle aziende e ai decision-makers, offrendo loro numeri e fatti oggettivi sulla base dei quali decidere l’adozione di questo modello. In tal senso, sempre un maggior numero di aziende come il bookmaker e casinò starcasino.it ha abbracciato un modello ibrido.

Hybrid work: il nuovo modo di lavorare?

Se è difficile da immaginare e da auspicare un lavoro solamente in presenza o solamente da remoto, il modello più adatto a mettere insieme le varie necessità è quello ibrido. Ma quali sono le sue caratteristiche?

  • Il giusto mix: il lavoro ibrido è caratterizzato da giorni lavorativi da casa e altri con presenza in ufficio (gli schemi più utilizzati sono “2-3” o “3-2”).
  • Approccio smart: sulla base delle agende del team e dei task da eseguire, vengono previste giornate in presenza o da remoto. Ad esempio, nei casi in cui sia necessario prendere decisioni che impattano tutto il team, con elementi da sottoporre a dibattito, la presenza può essere utile. D’altro canto, nel caso in cui le mansioni siano già state stabilite chiaramente e non rimane che la mera esecuzione, poter lavorare da casa offre innegabili vantaggi.

Solo il tempo dirà quale filosofia prevarrà fra il “remote-first” o l’”office-first” ovvero un predominio del lavoro da remoto o di quello in presenza. Sarà fondamentale imparare a comunicare, così che gli imprenditori e i lavoratori riescano ad adottare soluzioni che creino benessere e valore. Un lavoratore contento è pur sempre un lavoratore produttivo!