Tom Anderson di Red Hat illustra il ruolo fondamentale dell’automazione in un mondo sempre più articolato e in continua evoluzione.

automazione

Gli ultimi anni hanno dimostrato che le imprese vogliono che applicazioni, dati e risorse si trovino ovunque abbia più senso per il loro business e per i loro modelli operativi, il che significa poter eseguire l’automazione ovunque. Per poter operare su più piattaforme e ambienti, l’automazione ha bisogno di un meccanismo comune con un approccio automation as code, supportato da community, architetti o comitati per definire e realizzare la strategia.

Secondo un recente IDC Market ForecastWorldwide IT Automation and Configuration Management Software Forecast, 2021–2025 – “saranno necessari avanzati strumenti software di gestione dei sistemi per tenere il passo con la crescente complessità operativa, in particolare nelle organizzazioni che non possono inserire altro personale”. Gestire questa complessità non è un’impresa facile, e poiché le esigenze aziendali e quelle IT continuano a evolvere, non è più una questione di “se” rivolgersi all’automazione, ma a “quale” strumento.

È qui che il potere della tecnologia open source eccelle; secondo lo stesso studio IDC, “l’innovazione guidata dall’open source ha contribuito ad alimentare la crescita di nuovi attori e tecnologie”. Con un approccio all’automazione coerente e basato sulla comunità, gli esperti in materia scrivono le integrazioni e le condividono con altri team, dando vita a comunità di pratica che possono adattarsi ai cambiamenti e alle implementazioni, permettendo alle imprese di arrivare al cloud a un ritmo accelerato.

Questo è il modo in cui Red Hat, attraverso Red Hat Ansible Automation Platform, affronta l’automazione, offrendo un’innovazione su misura per le singole piattaforme combinata con un linguaggio standard e cross-framework. Con il continuo spostamento verso il consumo di servizi e risorse dal cloud pubblico, la chiave è avere una piattaforma che permetta di sfruttare le stesse competenze, linguaggio e tassonomia che i team hanno utilizzato efficacemente per guidare l’efficienza e il risparmio nelle implementazioni on-premise. Permettendo alle imprese di ottenere ciò che vogliono, dove vogliono, in cloud come Amazon Web Services e Microsoft Azure.

Sostenere l’agilità sull’edge

Sappiamo che le imprese e le loro esigenze non finiscono con l’automazione del cloud. Le risorse sull’edge sono ora altrettanto importanti, e probabilmente anche più difficili da gestire, che nel datacenter. L’edge computing è fondamentale per il business, cosa che rende l’automazione dell’edge un elemento necessario. Rendere tutti i processi e i componenti esistenti disponibili con uno strumento come Ansible Automation Platform permette di spostare la gestione dell’edge da attività complessa multi-persona a una in cui i componenti e i flussi di lavoro comuni vengono utilizzati con Ansible per la gestione e l’integrazione.

L’automazione Ansible diventa il tessuto connettivo in un’organizzazione IT, collegando le applicazioni e la loro infrastruttura di riferimento, e mantenendo la tecnologia all’edge. Lo staff IT può fare affidamento sull’automazione per lanciare nuovi servizi edge al fine di soddisfare le esigenze dei clienti con velocità, scala e coerenza.

Collegare tutto attraverso l’automazione

Ci riferiamo spesso ad Ansible Automation Platform come il collante tra persone, processi e tecnologia. L’automazione permette una maggiore enfasi sul rafforzamento dell’intero sistema, piuttosto che la semplice somma delle sue parti. I benefici che può portare non sono sempre semplici da ottenere, ma la giusta struttura rende tutto meno impegnativo. Quando c’è successo ad alto livello, nuovi modi di lavorare diventano realtà, accompagnati da resilienza e adattabilità. Questa formula è esattamente ciò di cui le aziende hanno bisogno per affrontare nuove sfide di modernizzazione e trasformazione.

di Tom Anderson, Vice President & General Manager, Ansible Business Unit, Red Hat