Una ricerca Techstrong per Akamai rivela che alla base della selezione del cloud aziendale ci devono essere portata globale ed esperienza degli sviluppatori.

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Oltre 700 tra sviluppatori, manager e senior leader di 20 settori diversi hanno partecipato a un’indagine di Techstrong Research, commissionata da Akamai, da cui è emerso che il mondo del cloud sta cambiando: le aziende mettono sempre più sullo stesso piano l’esperienza degli sviluppatori e le capacità tecniche e prestazionali dei servizi di un’infrastruttura cloud aziendale.

Nel rapporto di Techstrong Research, Q3 2022 DevOps and the Public Cloud: The Move to the Distributed Cloud, gli intervistati si sono concentrati sull’eventuale passaggio al cloud distribuito come mezzo per fornire una piattaforma cloud globale e scalabile, nonché un ambiente favorevole agli sviluppatori che consente una distribuzione delle applicazioni più rapida ed economica rispetto alle piattaforme di hosting tradizionali.

Il report sottolinea tre principali trend del cloud aziendale:

  1. Il consumo di cloud è in continua crescita e per questo motivo le piattaforme cloud devono avere una portata globale, una significativa capacità di rete in uscita e un elevato livello di sicurezza dei dati. In questo modo gli acquirenti prenderanno in considerazione un’architettura multicloud per ridurre la dipendenza da uno specifico fornitore. Tuttavia, deve comunque esserci una due diligence sufficiente perché la migrazione da una piattaforma cloud all’altra è costosa e richiede tempo. Il rapporto prezzo/prestazioni è il motivo principale per cui si prende in considerazione l’aggiunta di un altro fornitore, è necessario quindi prestare attenzione a non presentare ai clienti un fee mensile sempre più alto. Migrare a una nuova piattaforma è costoso, ma lo è anche rimanere su un cloud provider che non segue la curva delle commodity tecnologiche.
  2. La prossima battaglia nella guerra del cloud sarà combattuta dalle piattaforme che cercano di attirare e conquistare gli sviluppatori. Le caratteristiche maggiormente richieste sono facilità d’uso, semplicità e programmabilità delle piattaforme cloud aziendali dove vengono distribuite le applicazioni. Per questo il supporto agli sviluppatori è un fattore determinante nel valutare la capacità che un cloud provider ha di soddisfare le loro esigenze. I toolkit, le API, i servizi PaaS facilmente integrabili e un fiorente ecosistema di componenti aggiuntivi di terze parti pre-integrati accelerano la capacità degli sviluppatori di distribuire in modo rapido e affidabile. Il supporto tecnico deve inoltre essere reattivo e competente, poiché gli sviluppatori hanno poca pazienza per i problemi infrastrutturali che ostacolano la loro capacità di distribuire il codice.
  3. Queste due tendenze si intersecheranno quando le aziende cercheranno sempre più una piattaforma cloud globale con sofisticate capacità di edge computing. I fornitori con queste caratteristiche dovranno controllare una rete globale estesa per fornire questi servizi in modo conveniente, oltre ad avere il valore aggiunto di un insieme di servizi applicativi che consentono agli sviluppatori di distribuire le loro applicazioni il più vicino possibile agli utenti.

“Le aziende stanno scoprendo che l’esperienza degli sviluppatori è fondamentale per il successo nel cloud, al pari di elementi fondamentali come le prestazioni, la sicurezza, i costi, il servizio e l’impronta globale fino all’edge”, ha dichiarato Alessandro Livrea, Country Manager Akamai Italia e Eastern Europe. “I risultati di questa ricerca fanno eco a ciò che i nostri clienti ci dicono sempre più spesso: un’esperienza incentrata sugli sviluppatori è una parte necessaria del cloud aziendale”.

La ricerca ha rilevato che i criteri principali per la scelta dei fornitori di cloud sono:

  1. Fai da te, ma con controllo. Gli intervistati vogliono un ambiente semplice da usare e meno complesso, che sia sicuro e che rispetti le direttive internazionali in materia di sicurezza e conformità.
  2. Portata globale con grande capacità di rete in uscita. Con la globalizzazione delle aziende, ci si aspetta che le piattaforme cloud offrano connettività su scala indipendentemente dalla loro posizione geografica, soddisfando i picchi di utilizzo delle app.
  3. Centrato sullo sviluppatore. Poiché gli sviluppatori (e i professionisti DevOps) hanno un peso crescente nelle decisioni relative alla piattaforma, le funzionalità chiave come l’infrastruttura aperta, le API programmabili e le funzionalità self-service tramite CLI o un’interfaccia web diventano requisiti fondamentali.
  4. Capacità di distribuire i carichi di lavoro all’edge. È sicuramente un requisito emergente, ma portare l’elaborazione e i dati molto più vicino al consumatore finale delle applicazioni diventerà sempre più importante in un mondo più “remoto” e distribuito.