Per la prima volta questa tecnologia viene utilizzata nella PA. Sono già 80 i Comuni che la hanno implementata

Blockchain-e-i-comuni-italiani
Foto di Bela Balla da Pixabay

Blockchain e i comuni italiani: sapete perchè il binomio funziona? Sono già 80 i Comuni pionieri dell’innovazione, che, per la prima volta, utilizzano le blockchain all’interno della Pubblica Amministrazione. Un progetto ambizioso reso possibile dalla collaborazione dell’associazione nazionale Rete dei Comuni Sostenibili con la startup Traent che ha sviluppato una piattaforma digitale collaborativa consentendo il monitoraggio dei progressi verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 con, alla base, le blockchain.

Si tratta di una delle prime sperimentazioni italiane di questa innovativa tecnologia applicata agli Enti Locali. Da Prato a Crispiano, da Rovigo a Lecce, da Testico a Follonica, la mappa dei comuni coinvolti abbraccia grandi e piccoli comuni, dal nord al sud Italia, con composizione sociale ed economica variegata.

Il progetto, già operativo, rappresenta un passo concreto verso la transizione digitale della Pubblica Amministrazione.

In particolare questo strumento consente di gestire uno degli aspetti fondamentali dell’attività della Rete dei Comuni Sostenibili: il monitoraggio di 100 indicatori con i quali viene analizzata e valutata l’azione amministrativa dei Comuni aderenti alla Rete stessa. Il flusso dei dati e la loro gestione avviene attraverso Traent Era, piattaforma di collaborazione su blockchain, che permette la correttezza, la tracciabilità e la verificabilità di ogni singolo dato, rendendo le analisi realizzate dalla Rete sicure, affidabili e trasparenti.

Si tratta di un modello virtuoso apprezzato anche del Centro Unico di Ricerca della Commissione Europea che sta valutando la possibilità di esportare il modello della Rete dei Comuni Sostenibili in altri paesi europei.

La conferenza

La presentazione della collaborazione si è tenuta oggi 24 gennaio 2023 nel suggestivo Casino dei Nobili, palazzo storico recentemente recuperato da Traent e oggi sede della Società, collocato a Pisa, capitale delle discipline STEM.

L’incontro ha messo in luce l’impegno concreto di Traent e della Rete dei Comuni Sostenibili verso gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Agenda 2030.

Traent – racconta il suo Chief Executive Officer (CEO) Federico D’Annunzio – è una startup innovativa operante nel settore delle tecnologie emergenti. L’azienda è nata nel 2019 e adesso è in grado di fornire una soluzione completa su blockchain per la gestione dei processi, dei dati e delle interazioni tra organizzazioni, aziende e consumatori, ma anche tra comuni e cittadinanza. La collaborazione con la Rete dei Comuni Sostenibili è per noi preziosa per due motivi: perché crediamo che gli obiettivi dell’Agenda 2030 siano raggiungibili solo se anche i privati, con la loro capacità d’innovazione, fanno la loro parte e perché la Rete ci è sembrata fin da subito un’idea positiva per diffondere in tutti i Comuni la cultura e la pratica della sostenibilità”.

Il piano di attività 2023 della Rete dei Comuni Sostenibili prevede la prima assemblea nazionale dell’Associazione, che si terrà i prossimi 2 e 3 marzo a Roma. In questa occasione sarà consegnata per la prima volta la “Bandiera Sostenibile”, un riconoscimento annuale per i Comuni che hanno prodotto il Rapporto di Sostenibilità, a seguito del monitoraggio volontario delle politiche locali di sostenibilità.

Inoltre, per i Comuni che hanno già avviato il percorso, nel 2023 è in programma il secondo monitoraggio degli indicatori di sostenibilità, al fine di misurare i progressi e fornire alle Amministrazioni informazioni utili per il processo decisionale.

A questo si affianca l’avvio del monitoraggio per i nuovi Comuni che fanno il loro ingresso nella Rete (adesioni sempre aperte, informazioni sul sito https://www.comunisostenibili.eu/aderisci/).

Proseguiranno inoltre le campagne di comunicazione e sensibilizzazione, come Comuni Sostenibili on the Road; la partecipazione dell’Associazione e dei comuni aderenti al Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS con iniziative ed eventi (maggio 2023); la partecipazione a bandi per consentire ai comuni di intercettare risorse, attività di formazione per amministratori e dipendenti in collaborazione con la Scuola Sant’Anna di Pisa; l’organizzazione di eventi di approfondimento nazionali e locali.

Blockchain e i comuni italiani: le iniziative

Tra le altre iniziative previste nel 2023 anche la presentazione della relazione del Centro Unico di Ricerca della Commissione Europea che mette in luce la possibilità di esportare il modello della Rete in altri paesi europei e la pubblicazione, entro fine anno, della prima Guida dei Comuni Sostenibili, una vera e propria mappa ragionata dei luoghi e dei progetti realizzati negli enti aderenti alla Rete.

La collaborazione tra Rete dei Comuni Sostenibili e Traent – spiega il Chief Technology Officer (CTO) di Traent Fabio Severino – ha consentito la realizzazione di un progetto così importante in ottica sostenibile. Siamo entusiasti di poter contribuire al raggiungimento degli obiettivi dei Comuni con la nostra soluzione tecnologica. L’infrastruttura che abbiamo sviluppato ha un consumo energetico ridotto a differenza delle blockchain tradizionali in funzione, risultando coerente con quanto afferma l’Agenda 2030 e con gli obiettivi della Rete dei Comuni Sostenibili”.

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i Comuni italiani e Unioni di Comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale.

L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e in sinergia con il Joint Research Center della Commissione europea.

Nel primo anno di attività hanno aderito già 70 Comuni e Città ed è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse. Questo perché il binomio tra Blockchain e i comuni italiani diventa un pilastro fondamentale su cui poggia la digitalizzazione della PA.