Un nuovo studio si NordVPN mostra che gli italiani sono costantemente online sviluppando una forte dipendenza verso internet rispetto ad altre nazioni.

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Che sia sui social, su un sito di notizie o di svago, gli italiani sono online, sempre! Secondo alcune stime, il 75% della popolazione italiana ha una presenza online. Anche se si tratta di un numero ridotto se confrontato con altri Paesi europei, un nuovo studio curato dalla società specializzata in cybersecurity NordVPN dimostra che gli utenti italiani sono i più fedeli. L’84% non si cancellerebbe dalla rete, neanche se potesse. Questo risultato è il più alto fra tutti i Paesi oggetto del sondaggio.

Nello stesso studio viene presentato un ulteriore dato interessante: l’80% degli italiani è online anche in bagno, grazie al proprio telefono. Il terzo risultato più alto all’interno del sondaggio. La maggior parte degli italiani ammette di passare il proprio tempo sui social media (54,5%), a leggere o ascoltare le ultime notizie (48,2%) o a chiamare/messaggiare altre persone (40,3%).

Se è vero che gli italiani passano molto tempo online, tendono anche a dimenticare l’importanza della privacy sulla rete. Soggetti malintenzionati possono utilizzare i contenuti postati sulla rete contro di te e creare messaggi di phishing molto sofisticati, spingendoti a rivelare dati sensibili o addirittura a sborsare denaro”, ha rivelato Cristian Gianni, Country Manager NordVPN per l’Italia. “Il 73% degli utenti non pagherebbe neanche un centesimo per proteggere la propria privacy su internet e questo è il problema”.

Italiani online intimoriti da esfiltrazione dati

Anche se gli italiani non sembrano pronti a pagare per tutelare la propria privacy online, questo non significa che vogliano rivelare pubblicamente tutti i propri dati. Il 62% dei residenti italiani rivela di avere timore che i propri dati finanziari possano essere rubati dagli hacker (o qualsiasi altro soggetto malintenzionato), mentre lo stesso timore era presente solo nel 40% per quanto riguarda messaggi SMS e email, nel 30% verso gli “account social”, il 22% le “informazioni mediche” e il 15% la “vita sessuale”.

Naturalmente è legittimo sperare che informazioni personali sul nostro riguardo non diventino di dominio pubblico online, ma solo abitudini digitali adeguate e una maggiore attenzione possono aiutare le persone in Italia a sentirsi più al sicuro quando sono su internet. Usare password più sofisticate, strumenti affidabili per la cybersecurity (come VPN, antivirus e password manager) oltre a essere consapevoli delle principali minacce sono tutti fattori che possono aiutare le persone a proteggere le proprie informazioni più preziose online negli anni a venire”, ha continuato Cristian Gianni di NordVPN.