Obiettivi: generare nuove entrate e raggiungere audiences super-profilate e con maggiore propensione all’acquisto

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PaperLit ha creato, in collaborazione con 3rdPlace, l’Ad Network DataLit.AI. PaperLit, fondata nel 2009 a Menlo Park, in California, ha rivoluzionato il modo in cui gli editori di tutto il mondo creano e distribuiscono contenuti su dispositivi mobili e smart speakers. 3rdPlace è una tech company fondata da ex dirigenti di Google e specializzata nella governance dei dati, nel data modeling e in piattaforme dati basate su AI. Entrambe le società fanno parte del gruppo Datrix.

In uno scenario in cui quest’anno per la prima volta la pubblicità online supererà il 50% degli investimenti totali (fonte: Warc Data, State of the industry: 2020), le soluzioni di data monetization di DataLit.AI, oltre ad Editori e Advertisers, si aprono anche a online Retailers interessati a monetizzare, tramite la vendita di advertising sulle loro properties digitali, i dati preziosi della loro ampia, qualificata e segmentabile base di utenti.

Tutti e tre gli attori condividono un obiettivo comune reso esplicito dallo slogan “Intelligence drives revenue”: generare entrate aggiuntive, vendere/raggiungere audiences non standard, super-profilate e con maggiore propensione all’acquisto.

L’unicità di DataLit.AI è sicuramente la iper-profilazione predittiva dell’utenza a favore dell’iper-targeting degli Advertisers. Grazie ad un pixel inserito all’interno delle pagine di Retailers e Publishers o agganciando i loro Google Analytics 360 e Adobe Analytics, la tecnologia intelligente sottostante a DataLIt.AI è in grado di Identificare gli interessi granulari degli utenti che navigano il sito o app mobile, segmentare automaticamente in cluster con caratteristiche simili, predire la propensione all’acquisto.

I pilastri di DataLit.Ai sono performance, innovazione, monitoraggio costante, trasparenza, stretta osservanza del GDPR e brand safety.

Editori e Blogger monetizzano di più e meglio l’advertising venduto in programmatic (open market, private deal e PMP) e riducono l’invenduto grazie a:

  • profilazione granulare dell’inventory che genera un aumento della resa degli spazi pubblicitari (RPM),
  • agli algoritmi di ottimizzazione dinamica del bidding e in particolare all’header bidding che offre la prima chiamata simultaneamente a più demand partner (invece del tradizionale metodo a cascata),
  • ad un sistema di retribuzione a CPM con ottimizzazione real time,
  • al supporto SEO per incrementare il traffico organico a siti e app.

DataLit.AI può gestire anche il traffico delle campagne pubblicitarie vendute direttamente. Il 100% dei ricavi da AdSense, già eventualmente utilizzato, rimangono agli Editori.

La conoscenza più profonda dell’audience permette poi attività di marketing personalizzate dei Publishers stessi, anche grazie ai marketing tool di push ed email notification messi a disposizione.

Per gli Editori è possibile anche la monetizzazione degli archivi ancora cartacei o in formato .pdf grazie alla soluzione MagPedia.

I Retailers online ottengono una nuova fonte di ricavi. Solo 1,7% del traffico che arriva sui canali digitali conclude l’acquisto (fonte: E-commerce KPI benchmarks 2019 – Wolfang Digital). Grazie all’AI la Data Monetization di Datalit.AI trasforma anche il restante 98,3% del traffico, ossia coloro che non comprano, in valore economico con:

  • advertising venduto in Private Deal così da evitare che concorrenti o aziende non etiche espongano pubblicità sul sito del Retailer,
  • advertising venduto a Partner commerciali, così da offrire loro un ROI più elevato,
  • Self Promotion Ads per creare esperienze migliori per i clienti dell’e-commerce stesso.

L’advertising non cannibalizza l’attività core degli e-commerce e non compromette la user experience dei clienti, infatti non viene mostrato sulla home page e sulle pagine del carrello, ma solo in determinate sezioni del sito (pagine categoria prodotto, marketplace, prodotto sotto la descrizione, risultati ricerca) e in posizioni specifiche.

Gli Advertisers aumentano il conversion rate grazie a:

  • iper-targeting sulla base di interessi granulari (ad esempio appassionati di auto d’epoca, non generici appassionati di auto), potere di spesa, predisposizione all’acquisto e criteri geo-local (ad esempio utenti che insistono su aree con loro maggiore presidio commerciale),
  • audience non standard, in particolare quelle dei Retailers finora irraggiungibili.

L’Ad Network DataLit.AI è In linea con le loro più volte reclamate esigenze di maggior trasparenza e brand safety.

“DataLit.AI è la nuova dimostrazione concreta che il gruppo Datrix non è la semplice somma delle società controllate – ha dichiarato Fabrizio Milano d’Aragona, CEO di Datrix. È il modo migliore per fornire in modo integrato alle aziende le soluzioni, i servizi e le competenze specialistiche di ognuna. Riteniamo che la governance e l’uso intelligente dei dati sia e debba essere sempre più un fattore di antifragilità delle imprese, resistente anche alla disruption di fattori esogeni come quelli di questi giorni”.