Paolo Lossa di CyberArk Italia elenca i nove motivi per cui gli sviluppatori necessitano di una gestione semplificata dei secret per operare in modo veloce e sicuro.

gestione dei secret

L’87% dei responsabili delle decisioni IT1 ha dichiarato che le proprie organizzazioni stanno implementando DevOps, tuttavia raggiungere l’eccellenza DevSecOps non è un compito semplice, soprattutto perché identità delle macchine e secret continuano ad accumularsi nelle pipeline di sviluppo e nei portafogli applicativi. Sebbene non esista uno standard specifico per valutare la maturità di DevSecOps, la maggior parte dei team concorda sul fatto che velocità e sicurezza siano parametri critici, ed entrambe fondamentali per il successo di DevSecOps.
Mentre le organizzazioni continuano a migrare al cloud e a far evolvere le loro architetture verso soluzioni ibride, ecco nove motivi per cui gli sviluppatori hanno bisogno di un approccio semplificato alla gestione dei secret per continuare a operare velocemente, offrendo ai team di sicurezza un modo più semplice per applicare le policy.

  1. Le organizzazioni DevOps “d’élite”, ovvero i team più performanti, effettuano abitualmente implementazioni su richiesta ed eseguono più deployment al giorno. Ad esempio, gli ingegneri di Amazon riferiscono di distribuire codice in media ogni 11,7 secondi.
  2. Rispetto ai team con prestazioni inferiori, i team DevOps d’élite hanno una quantità di distribuzioni di codice 973 volte superiore e un tempo di attesa dal commit al deploy 6570 volte più ridotto. In poche parole, si concentrano sulla velocità.
  3. L’automazione della pipeline CI/CD consente ai team DevOps di creare e distribuire applicazioni a velocità e su scala senza precedenti. Inoltre, crea nuove identità macchina e secret applicativi – credenziali, chiavi SSH, certificati, chiavi API – in quantità massicce. Oggi le identità delle macchine superano quelle umane con un rapporto 45:1.
  4. Nella metà delle organizzazioni, il compito di gestire e proteggere i secret delle applicazioni è affidato agli sviluppatori, che spesso privilegiano velocità e collaborazione rispetto a pratiche di sicurezza adeguate, poiché costretti a lavorare sotto pressione e in tempi ristretti.
  5. Infatti, il 36% degli sviluppatori afferma che il rispetto delle scadenze è il motivo principale per cui il loro codice presenta ancora delle vulnerabilità. Tuttavia, il debito di cybersicurezza sotto forma di secret non protetti nel codice può aumentare rapidamente a ogni rilascio.
  6. I team di sicurezza devono trovare un equilibrio estremamente difficile per consentire velocità di sviluppo e allo stesso tempo applicare in modo coerente le policy di cybersecurity fondamentali, ad esempio il minimo privilegio, in tutta l’organizzazione: l’80% ammette che gli sviluppatori hanno più privilegi di quelli necessari.
  7. Molte organizzazioni si affidano alle funzionalità di gestione native dei secret dei propri strumenti cloud e DevOps per semplificare sviluppo e operazioni. Ma quando i secret vengono archiviati e gestiti in modo diverso tra i vari team e progetti – come sostiene l’87% delle organizzazioni – la “dispersione dei secret” può causare conflitti con gli obiettivi centralizzati di sicurezza, creare opportunità per i potenziali attaccanti informatici e avere un pericoloso effetto a catena lungo la supply chain software.
  8. Il 71% delle organizzazioni ha subito un attacco alla supply chain software che ha comportato la perdita di dati o la compromissione di risorse negli ultimi 12 mesi.
  9. Procedere allo shift left cercando un modo più sicuro e coerente per accedere ai segreti, non solo migliora la postura di sicurezza complessiva, ma consente anche di raggiungere nuovi livelli di efficienza. La semplificazione e l’automazione dei processi di gestione dei secret, come l’onboarding delle applicazioni e la rotazione dei secret, possono accelerare gli sforzi di migrazione al cloud sbloccando lo sviluppo, mantenendo intatti i flussi di lavoro esistenti e rendendo più facile per gli sviluppatori codificare in modo sicuro fin dall’inizio. È integrando le pratiche di sicurezza in tutto il processo di sviluppo che i team DevOps più performanti hanno 1,6 volte più probabilità di raggiungere o superare gli obiettivi organizzativi.

Nel definire un programma completo di Identity Security, proteggere le identità delle macchine e i secret delle applicazioni, ovunque essi siano, è fondamentale per ridurre le vulnerabilità, minimizzare la superficie di attacco e semplificare le operazioni. Ma non può rallentare i team di sviluppo o ritardare le iniziative di automazione, visto che la velocità rimane la valuta corrente di business.

Con il giusto approccio alla gestione centralizzata dei secret, non sarà necessario scegliere tra velocità e sicurezza mentre si opera per raggiungere la maturità DevSecOps, ma si otterrà il meglio di entrambi i mondi.

di Paolo Lossa, Country Sales Director di CyberArk Italia