Federico Pinca Computer Engineering spiega come il calcolo ad alte prestazioni possa giocare un ruolo importante in tema di innovazione e cybersicurezza.

Cybersicurezza

Noi nativi digitali (nati negli anni ‘80) almeno una volta in gioventù abbiamo fatto scorribande nel cyberspazio e oggi che, da grandi, siamo diventati professionisti del settore digitale conosciamo bene come funziona il mondo della cybersicurezza, e siamo convinti che non debba essere percepita come un costo, ma come un investimento.

Proprio in questi giorni il governo italiano vara la strategia nazionale per il 2022-2026, e sarà la neo- formata Agenzia per la cybersicurezza nazionale a garantirne l’implementazione. Ci sarà molto lavoro da fare, sia in termini di investimenti che di formazione. Naturalmente nel piano è prevista la collaborazione del mondo industriale italiano, e cioè di tutte quelle aziende che hanno competenze o prodotti nel settore.

Ma, come recuperare il gap formativo dei professionisti del settore digitale? E soprattutto introdurre specialisti o far crescere il personale esistente all’interno della PA in tempi brevi?

La strategia prevede molti punti tecnici di interesse che potrebbero rispondere parzialmente a queste domande, ma anche investimenti nel settore ricerca e innovazione, come la misura #48 oppure la #32 che consiste nel trovare una risposta tecnologica a un problema formativo, strutture in grado di coadiuvare gli specialisti del settore nell’identificazione della minaccia.

Soluzioni basate su IaaS (infrastructure as a service), per un approccio dinamico alle risorse, o BMaaS (baremetal as a service), che possano gestire anche regioni o edge remoti portando nelle sedi locali sistemi che grazie all’intelligenza artificiale e agli algoritmi di machine learning rendano possibile analizzare massicce quantità di dati di rischio e in questo modo accelerare i tempi di risposta e migliorare le operazioni di cybersicurezza delle strutture dotate di risorse insufficienti.

E4, ad esempio, ha alle spalle una significativa esperienza sui temi dell’HPC, in particolare per lo sviluppo di applicazioni di Data Analytics, Machine Learning, Deep Learning e per la visualizzazione avanzata dei dati. Con la collaborazione del mondo accademico, sta cominciando a proporre e a costruire – con percorsi di formazione – la figura di HPC Cloud Security Specialist che ha tutte le caratteristiche per diventare fondamentale nella strategia nazionale, viste le recenti evoluzioni in questo senso.

di Federico Pinca, HPC Architect di E4 Computer Engineering