A fine marzo solo il 14% dei comuni italiani risulta raggiunto dalla fibra ottica, nonostante i tanti piani di intervento del Governo e dell’Europa.

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Un recente studio di Ey, una società di consulenza specializzata nelle nuove tecnologie, riporta in auge una discussione che sembrava essersi assopita: la situazione della copertura fibra ottica in Italia. Infatti, secondo i dati che risultano dall’indagine, solo il 14% dei comuni italiani verrebbero raggiunti dalla banda ultralarga. Questo dato dimostra che, nonostante i tanti piani di sviluppo e investimento che Governo italiano e Unione Europea hanno previsto tramite l’Agenda Digitale, il lavoro da fare è ancora tanto. Inoltre, stupiscono i dati della copertura fibra ottica a livello regionale: in Campania viene raggiunto ben il 40% dei comuni mentre in Abruzzo, fanalino di coda in Italia, viene coperto solo il 2%. Analizziamo i dati dello studio per capire se la situazione è comunque migliorata dagli anni scorsi e cosa ci possiamo aspettare dal futuro.

Copertura fibra ottica: le conclusioni dell’indagine

L’analisa della copertura della fibra ottica in Italia è stato condotta da Ey, una società di consulenza specializzata nelle nuove tecnologie. Lo studio prende in considerazione le offerte internet in commercio che prevedono una velocità di navigazione superiore a 30Mbit/s in download. Raggiungere questa velocità con la fibra ottica è piuttosto semplice poiché basta avere una connessione FTTC (Fiber To The Cabinet), con la quale il cavo in fibra ottica raggiunge l’armadio stradale che è collegato al tuo appartamento con il tradizionale doppino in rame.

Se si vuole superare i 30Mbit/s bisogna avere una connessione FTTH (Fiber To The Home), con la quale il cavo in fibra ottica arriva direttamente nella tua abitazione. La differenza tra fibra FTTC e FTTH è fondamentale per sapere quali velocità potrai raggiungere navigando su internet. Infatti, il Governo italiano sta cercando di coprire il territorio italiano con queste due tipologie di connessione: entro il 2020, l’85% della popolazione verrà raggiunto dalla FTTH e il restante 15% dalla FTTC.

Copertura fibra ottica: i dati a livello regionale

L’analisi si è soffermata sulla situazione delle singole regioni italiane, arrivando a conclusioni molto interessanti. Lo studio ha verificato in quanti comuni la fibra ottica raggiunge almeno il 5% della popolazione e diviso i risultati su base regionale: la Campania copre il 40% dei suoi comui (221), la Calabria il 35% (142) mentre la Toscana il 30% (86). Prendendo in considerazione il dato secco e non percentuale, la Lombardia arriva terza con 136 comuni coperti.

Se invece consideriamo chi viene raggiunto dalle offerte telefoniche con fibra ottica, allora notiamo che a livello nazionale metà della popolazione può richiederne una, l’altra metà deve accontentarsi di una connessione ADSL o neanche quella. Anche se può sembrare un buon risultato in realtà siamo al penultimo posto nell’Unione Europea. Dal punto di vista regionale è ancora la Campania ad avere la meglio (74% dei comuni raggiunti da offerte con fibra ottica), poi Lazio (65%) e Liguria (44%).

Le regioni italiane messe peggio sono l’Abruzzo (20%), seguito a distanza da Marche e Valle d’Aosta (44%).

Copertura fibra ottica: siamo migliorati rispetto agli anni scorsi?

Come dicevamo, questi dati sulla copertura fibra ottica ci lasciano al penultimo posto tra i paesi dell’Unione Europea. In ogni caso, se li confrontiamo con quelli degli anni scorsi, traspare un certo ottimismo. Infatti, i lavori di cablaggio continuano a buona velocitò: nel primo trimestre 2016 risultano coperti da fibra ottica oltre 1.100 comuni, contro i 720 di fine 2015. Ottima la situazione nel Sud Italia, che ha goduto dei bandi Eurosud, tramite i quali l’installazione della rete è stata incentivata dallo Stato al 70%.

Inoltre, prossimamente verranno attivati i bandi per le aree C e D, ovvero le zone considerate a fallimento di mercato, dove per le compagnie private non è economicamente vantaggioso investire. Così, saranno messe altre risorse a disposizione della rete in fibra ottica, che sarà di proprietà statale e verrà data in concessione ventennale. A conferma del buon avanzamento dei lavori sono arrivati i complimenti del vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale che ha definito il piano per la banda ultralarga in Italia “davvero buono”.