Aruba e IDC organizzano il roadshow “Non Solo Cloud” per capire come affrontare la sfida

Infrastrutture ibride

Secondo le ultime analisi pubblicate da IDC, l’adozione di infrastrutture ibride (mix di tecnologie e servizi on-premise, legacy e cloud) e multicloud (mix di cloud diversi di più fornitori) è destinata ad accelerare anche in Europa. Attualmente circa il 30% delle aziende europee è dotato di un ambiente IT ibrido, di cui poco meno di un terzo – il 9% del totale – multicloud ready. Si prevede che entro il 2019 un altro 30% di imprese europee adotterà una di queste due opzioni.

Teoricamente, tutte le aziende europee sono in grado di arrivare a utilizzare servizi IT ibridi nel giro di pochi anni. Per farlo, è però necessario un approccio più strategico ai processi e all’architettura dei data center, e soprattutto nuove capacità e competenze per garantire la portabilità delle applicazioni, l’ottimizzazione dei workload e la gestione dei dati attraverso ambienti cloud e non cloud.

Proprio la gestione dei dati in ambienti IT ibridi – soprattutto le attività di protezione, sicurezza e compliance, di integrazione e migrazione, di governance e orchestrazione – si sta trasformando nella principale criticità per gran parte delle aziende. La crescita esponenziale dei dati (IoT, device mobili, utenti digitali), la proliferazione dei tipi (da non strutturati a strutturati), la diversificazione dei repository (cloud, data center), le nuove normative (GDPR) e infine la necessità di trasformare il dato grezzo in informazione e quindi in leva competitiva e decisionale, stanno ponendo sotto enorme pressione i CIO, chiamati nel contempo a ottimizzare i costi del cloud e a rendere i processi più agili.

Stando a una recente indagine condotta da IDC in Europa, il 49% delle aziende cita la protezione dei dati (backup, recovery e business continuity) al primo posto tra le sfide che dovranno essere affrontate nei prossimi 12-18 mesi nel percorso di migrazione ad ambienti IT ibridi e multicloud. Al secondo posto, per il 43% delle imprese, la sicurezza e la compliance.

Parlare di questa duplice sfida e soprattutto di come affrontarla è l’obiettivo di un nuovo roadshow organizzato da Aruba in collaborazione con IDC: “Non solo cloud – L’infrastruttura del futuro sarà un mix unico di traditional e digital: scalabile, flessibile e sicura”, il roadshow toccherà l’intero territorio in 3 tappe: il 19 giugno a Bari, il 26 giugno a Firenze, e il 25 settembre a Torino.

L’incontro sarà l’occasione per i CIO italiani di un confronto diretto su tre temi: la protezione dei dati (backup e disaster recovery) nei nuovi ambienti ibridi; la gestione del legacy nell’era cloud; la realizzazione un hybrid IT che si adatti alle esigenze aziendali.

“La trasformazione digitale sta avendo un profondo impatto sulle priorità dei CIO anche in tema di data center operation, forzandoli a passare da un approccio fortemente focalizzato sul controllo dei costi a un approccio orientato al miglioramento di sicurezza e compliance da un lato e delle capability di DR/high-availability dall’altro”, sottolinea Sergio Patano, senior research & consulting manager di IDC Italia e chairman del roadshow. “Obiettivo principale è quello di creare un ambiente IT agile, flessibile, scalabile e soprattutto ‘up&running 7X24’, in grado di supportare e indirizzare un business sempre più esigente in termini di time-to-market.”

Per maggiori informazioni sul roadshow, è possibile visitare il sito dedicato.