Le 27 aziende europee in rappresentanza dell’EUCloudAlliance ha presentato le priorità operative per consentire lo sviluppo di servizi Cloud ed Edge entro il 2025 un ecosistema.

EUCloudAlliance

Si è svolta venerdì 7 maggio la Round Table dei CEO delle 27 aziende che rappresentano l’industria europea del digitale nell’ambito dell“European Alliance on Industrial Data Edge and Cloud” (EUCloudAlliance), iniziativa nata su impulso della Commissione Europea, che, in sinergia con altri progetti strategici come Gaia-X, mira a rafforzare la sovranità digitale e la competitività dell’Europa in ambito cloud, data services ed edge computing.

Tra le aziende che hanno sottoscritto la cooperazione EUCloudAlliance c’è Retelit; il Gruppo guidato da Federico Protto ha partecipato insieme agli altri player europei all’elaborazione di una Roadmap tecnologica e industriale, presentata durante la Round Table al Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, che traccia le priorità operative e di investimento per consentire lo sviluppo e l’adozione di servizi Cloud ed Edge competitivi, affidabili e sostenibili in tutta l’UE entro il 2025. Una tabella di marcia che identifica con chiarezza gli attuali punti di forza e di debolezza del mercato UE e i domini tecnologici che richiedono investimenti strategici prioritari per abilitare questo cambiamento.

Il Piano presentato dalle aziende dell’EUCloudAlliance prevede che, i 19 i miliardi di euro di investimenti privati, nazionali e fondi europei, debbano essere convogliati attraverso un’azione comune degli Stati membri che orienti e integri. Tre le macroaree di intervento:

  1. Investimenti trasversali a tutto lo stack del Cloud per ottimizzare il consumo energetico end-to-end, l’impatto ambientale e la sicurezza informatica.
  2. Investimenti per sviluppare l’infrastruttura necessaria (dalla rete e dal data center all’hardware e al software del cloud) per consentire un accesso armonizzato e facile ai servizi cloud in tutta Europa.
  3. Investimenti finalizzati a sfruttare queste capacità per fornire i migliori servizi cloud-edge, aperti e interoperabili, alle organizzazioni pubbliche e private europee e oltre.

La Roadmap dell’EUCloudAlliance getta quindi le basi per costruire una federazione distribuita di Cloud europeo in grado di competere a livello globale puntando alla leadership per sicurezza, sostenibilità e interoperabilità dei servizi offerti. Pensiero fondante è che il progresso delle offerte cloud europee sia essenziale per aumentare la competitività delle imprese UE e fornire ai cittadini, alle pubbliche amministrazioni e alle aziende di tutto il mondo, una maggiore scelta per quanto riguarda l’infrastruttura e i servizi di elaborazione per sviluppare future innovazioni basate sui dati e sulle tecnologie emergenti, come 5G / 6G e intelligenza artificiale.

L’obiettivo è anche quello di favorire l’adozione di Data Center e servizi Cloud più sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico dell’impatto ambientale, in particolare per le piccole e medie imprese, le start-up e il settore pubblico. La Roadmap dell’EUCloudAlliance, infatti, è coerente con gli obiettivi dell’UE di raddoppiare l’uso di servizi Cloud avanzati entro il 2025 e raggiungere la neutralità climatica dei Data Center in tutta l’UE entro il 2030, oltre che con l’obiettivo del Decennio Digitale di distribuire “10.000 nodi edge climaticamente neutri e sicuri” in tutta l’UE, in modo da garantire l’accesso ai servizi di dati con bassa latenza ovunque si trovino le imprese.

La Roadmap cui abbiamo avuto l’onore di contribuire delinea un percorso chiaro: l’Europa deve rafforzare e differenziare la sua proposta di valore nel cloud computing, cogliendo al contempo le opportunità di leadership globale nell’ edge computing, attraverso passaggi non più rimandabili”, ha commentato Federico Protto CEO del Gruppo Retelit. “Retelit, tra i primi ad aderire anche a Gaia-X, coopera all’interno dell’EUCloudAlliance per contribuire alla creazione di un mercato cloud europeo fortemente competitivo, in grado di stimolare l’innovazione, in cui i servizi siano interconnessi, facili da fruire e costruiti su standard e valori comuni. Inoltre il nostro contributo, attraverso la Roadmap, è orientare anche in Italia gli investimenti in quei settori strategici per il futuro – cybersecurity, smart mobility, industry 4.0, ambiente aerospazio e salute – dove si realizzeranno i maggiori cambiamenti e dove tutela, sovranità e garanzia del dato sono cruciali per farne una risorsa a servizio della crescita e per stimolare la ripresa”.

Le 27 aziende, membri fondatori dell’EUCloudAlliance, continueranno a cooperare per l’implementazione della Roadmap, definendo inoltre con maggior chiarezza le linee guida per i fornitori di cloud non europei, che dovranno garantire standard di sicurezza, protezione dei dati e dei consumatori, portabilità dei dati ed efficienza energetica e contribuire alla sovranità digitale europea, nonché offrire un’adeguata garanzia che i dati strategici e sensibili rimarranno sotto il controllo dell’UE.