La firma del decreto criptovalute da parte del MEF ha provocato tanto fermento nei cittadini italiani che vogliono mettersi in regola.

decreto criptovalute

Il Ministero dell’Economia ha firmato il decreto criptovalute che assimila gli exchenge di valute virtuali ed i prestatori dei servizi di custodia, ai money transfer e alle società di mediazione creditizia, che dovranno dunque iscriversi all’OAM (Organismo degli agenti e mediatori), ed ha decretato un notevole fermento tra gli operatori del settore. Infatti, il giorno della firma del decreto, la divisione Crypto Consulting del Gruppo Soluzione Tasse ha visto un’impennata di richieste di consulenza da parte di imprenditori e detentori di cryptovalute. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sono già migliaia i cittadini italiani che stanno cercando supporto e assistenza per capire come mettersi in regola. Il decreto criptovalute impone l’obbligo di identificazione e adeguata verifica del cliente e del titolare effettivo, l’obbligo di conservazione dei dati, di astensione e segnalazione nei casi di riciclaggio. Oltre che l’obbligo di cooperazione, anche per gli operatori esteri, in caso di indagine da parte dell’amministrazione finanziaria: Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate in primis.

Il Gruppo Soluzione Tasse, sbarcato a novembre alla Borsa di Milano, a seguito della firma del decreto criptovalute, assiste, con una consulenza contabile, fiscale e normativa, anche aziende e privati che hanno deciso di investire o utilizzare le criptovalute come mezzo di pagamento per beni e servizi.

Per capire bene quali saranno gli effettivi obblighi in termini di compliance fiscale portati dal decreto criptovalute, bisognerà attendere la pubblicazione dei decreti attuativi OAM”, spiega Gianluca Massini Rosati, Presidente del Gruppo Soluzione Tasse, “ma da quello che si è appreso finora è chiaro che tra gli obblighi di comunicazione degli exchange ci saranno anche le operazioni e i saldi di ogni singolo cliente, opportunamente convertiti in Euro. Sarà pertanto necessario essere assolutamente in regola con tutti gli adempimenti per non incorrere in sanzioni, e diventerà indispensabile avvalersi della consulenza di professionisti esperti in questa materia, che oggi nel nostro Paese sono ancora decisamente pochi. Anche perché, con l’entrata in vigore del decreto criptovalute, l’Italia applicherà norme più restrittive rispetto alle direttive Ue e il registro OAM sarà accessibile alla Guardia di Finanza e alle altre forze di polizia nel caso di controlli e accertamenti. Mettersi in regola, compilando quanto meno il quadro RW, diventa quindi una necessità urgente per migliaia di italiani”.

Secondo i dati di Statista, gli utenti attivi in Europa sono oltre 66 milioni, dei quali 4,8 in Italia. L’utilizzo di criptovalute infatti, anche grazie alla straordinaria impennata di adozione dovuta al fenomeno NFT, si sta diffondendo rapidamente e non è più solo per gli addetti ai lavori, tanto che lo stesso Gruppo Soluzione Tasse, che ha tra i suoi clienti oltre 4500 PMI italiane, a partire da gennaio 2022 ha integrato la possibilità per tutti i clienti di pagare i suoi servizi di consulenza con le principali criptovalute.

Nel momento in cui le transazioni raggiungeranno un volume significativo”, prosegue Massini Rosati, “sarà inevitabile la rendicontazione e la riconciliazione in bilancio. Soluzione Tasse è attiva su questo fronte fin dal 2018 con l’intelligenza artificiale Xriba. Dalla pubblicazione del decreto criptovalute, ci aspettiamo uno sviluppo dell’offerta su questo fronte nel 2022”.

Tra le altre funzioni, Xriba si propone infatti anche di aiutare privati e aziende a rispettare la compliance fiscale richiesta dal decreto criptovalute, permettendo loro di riconciliare automaticamente i pagamenti e le transazioni in criptovalute, generando report e dichiarativi per completare le scritture contabili e adempiere agli obblighi di legge.