La nuova soluzione presentata da Aruba con Fondazione LINKS punta a ridurre le possibilità di errore nel riconoscimento da remoto.

Aruba

Aruba, cloud provider italiano che offre anche servizi di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, annuncia una collaborazione strategica con la Fondazione LINKS, centro di ricerca no-profit del settore delle tecnologie dell’informazione, fondato dal Politecnico di Torino e dalla Compagnia di San Paolo. L’obiettivo è quello di sviluppare congiuntamente una serie di algoritmi per la realizzazione di un’innovativa soluzione di remote digital onboarding basata su Intelligenza Artificiale che punta a ridurre le possibilità di errore umano durante i processi di riconoscimento da remoto.

Sono sempre di più i servizi che richiedono di verificare in modo certo l’identità di un utente da remoto attraverso processi di validazione dei dati e di riconoscimento in fase di accesso ai servizi, transazioni, sottoscrizione di contratti o inserimento di dati riservati. Di conseguenza, si rende sempre più necessario affidarsi a procedure che garantiscano la massima sicurezza dell’identificazione e del riconoscimento da remoto dell’utente.

In questo contesto, Aruba e Fondazione LINKS si pongono l’obiettivo di creare un sistema di identificazione remota automatica tramite tecniche avanzate di Presentation Attack Detection e Face Verification: nello specifico, quindi, un sistema di identificazione remota automatica che, grazie all’intelligenza artificiale, non richiede un’interazione in tempo reale tra un operatore umano e il soggetto che deve essere identificato, come previsto anche nel report ENISA (European Union Agency for Cybersecurity) di marzo 2021 intitolato “Remote ID Proofing – Analysis of methods to carry out identity proofing remotely“. La nuova soluzione consentirà di creare un’istanza di riconoscimento remoto univocamente associata al soggetto identificato e di conservare in maniera sicura tutte le evidenze dell’avvenuto riconoscimento.

All’analisi dello stato dell’arte, nonché alla creazione e raccolta delle linee guida e delle informazioni utilizzate per lo sviluppo del progetto hanno contribuito esperti di fama internazionale come la Prof.ssa Barbara Caputo (Politecnico di Torino), il Prof. Sebastien Marcel (IDIAP, Martigny) e il Prof. Fabio Roli, dell’Università di Cagliari, tutti ricercatori ed esperti riconosciuti nella comunità scientifica tra i massimi esperti sulle specifiche tecnologie di interesse, dalla Presentation Attack Detection alla Face Recognition ed ulteriori.

Puntiamo ad un obiettivo ambizioso, quello di mettere una tecnologia a servizio dell’uomo e renderla scalabile e utilizzabile in diversi scenari di utilizzo – ha commentato Marco Mangiulli, CIO & Head of Software Development di ArubaStiamo sviluppando una soluzione che renderà i processi di remote onboarding e identity proofing ancora più sicuri. Grazie al supporto dell’Intelligenza Artificiale e all’esperienza della Fondazione LINKS, infatti, stiamo implementando un sistema innovativo che offrirà garanzie e performance superiori a quelle offerte dagli attuali sistemi di riconoscimento da remoto”.

Creare sinergie, mettere a sistema, far crescere il territorio e la qualità delle applicazioni attraverso l’innovazione tecnologica è parte determinante della nostra missione – ha confermato Stefano Buscaglia direttore Generale di Fondazione LINKSIl progetto in corso di realizzazione con Aruba permette di confermare il ruolo chiave di LINKS come catalizzatore di innovazione ICT che porta soluzioni di frontiera nel tessuto industriale e di fatto accelera la competitività dei suoi partner”.

Non è la prima volta che Aruba e Fondazione LINKS mettono insieme il proprio know-how. Le due realtà hanno già collaborato su progetti della Aruba Software Factory, società del gruppo fondata a Torino nel 2019. Gli ambiti di applicazione su cui si sta concentrando la Software Factory torinese sono il Cloud Computing, Trust Services, Digital Transformation, Data Security, E-Government e personalizzazioni di soluzioni per i clienti Enterprise. Le risorse vengono anche indirizzate verso progetti legati a servizi di Blockchain, IoT (Internet of Things) e AI (Intelligenza Artificiale).