McKinsey ha pubblicato un Report sui fornitori di cybersecurity focalizzandosi sulle sfide da affrontare all’interno di un mercato sempre più competitivo.

fornitori di cybersecurity

La pandemia COVID-19 ha imposto rapidi cambiamenti alle funzioni di cybersecurity aziendali. I responsabili della sicurezza informatica (CISO) hanno dovuto adattare le loro strategie allo smart working, per stabilire connessioni sicure per garantire le operazioni in remoto. L’obiettivo è diventato garantire la continuità del business, gestendo l’aumento dei carichi di lavoro sui sistemi e monitorando i livelli di minaccia informatica e dei cyberattacchi. Un recente sondaggio condotto da McKinsey, sui fornitori di cybersecurity, ha riscontrato un aumento degli attacchi di spear-phishing di circa sette volte dall’inizio della pandemia.

Le sfide che affrontano le organizzazioni stanno anche costringendo i fornitori di cybersecurity ad adattare le proprie strategie e le offerte di prodotti e servizi per soddisfare gli obiettivi postpandemici. Gli elementi che le imprese devono proteggere (dati, dispositivi, persone, reti, macchine e applicazioni) e come devono proteggerli (prevenzione, rilevamento, risposta e ripristino) continuano ad evolversi, e i fornitori di cybersecurity devono ancora risolvere diverse sfide cruciali per i clienti.

I risultati del sondaggio sui fornitori di cybersecurity hanno rivelato che i Chief Information Security Officer e i team operativi di cybersecurity continueranno a investire risorse di nicchia nelle aree della sicurezza perimetrale, nei sistemi di controllo dell’identità e di accesso di prossima generazione, nell’accesso remoto, nella automazione della sicurezza e nella formazione.

Con un vasto ecosistema di piattaforme tecnologiche e partner, i fornitori di cybersecurity dovranno differenziarsi.

Il Report suggerisce che rimangono quattro sfide irrisolte: il gap di visibilità, la frammentazione della tecnologia, la mancanza di talenti e la misurazione del ROI. Affrontare anche solo una di queste sfide può aiutare i fornitori di cybersecurity a ottenere un vantaggio sostenibile in un mercato in continua evoluzione, frammentato e competitivo.

  1. GAP di visibilità. Senza visibilità sull’infrastruttura digitale, sarà difficile per le aziende riconoscere quando, dove o perché c’è un problema. Secondo un recente sondaggio McKinsey su circa 200 buyer di applicazioni operative di sicurezza nel mercato enterprise (aziende con più di 1.000 dipendenti o un fatturato superiore a 1 miliardo di dollari), circa il 60% dei buyer analizza e classifica meno del 40% dei dati di log delle loro aziende. Una cifra che potrebbe addirittura essere sottostimata: i dati di log di terze parti e del software-as-a-service sono spesso esclusi, poiché non sono ritenuti prioritari in molti ambienti aziendali.
    Il tipico ambiente aziendale di oggi, tuttavia, può rendere difficile la visibilità. I chief information officer e i CISO devono anche ripensare le loro strategie di analisi sulla base del volume e della natura dei dati di oggi.
  2. Frammentazione tecnologica. Parte del lavoro di un CISO ha un elemento di impossibilità. I loro team devono proteggere dai futuri cyberattacchi, la cui natura, il metodo, i tempi, sono sconosciuti. Queste incognite alimentano il timore ad affrontare una riduzione del numero di applicazioni di sicurezza, anche quelle apparentemente ridondanti, perché è possibile che l’applicazione presa di mira possa essere quella che salverà l’azienda.
    Con la continua espansione dei regolamenti sui dati, e l’interesse dei clienti per la tutela della privacy dei dati, al CISO viene sempre più chiesto di aggiungere strumenti e processi. In molti casi, questo ha portato a una proliferazione di strumenti, come la classificazione dei dati, l’etichettatura dei dati, la governance dell’accesso ai dati e la gestione della privacy, dove il modello operativo tra la sicurezza delle informazioni e la privacy (preoccupazioni di conformità) può diventare confuso.
  3. Carenza di talenti nella cybersecurity. La carenza di talenti è un problema enorme, e sta colpendo sia i clienti che i fornitori di cybersecurity. L’uso della tecnologia ha sopperito leggermente, ma la sua funzione è supportare gli analisti di sicurezza, permettendo alle capacità umane di essere più efficienti e di concentrarsi maggiormente su compiti in cui la loro esperienza e creatività sono essenziali.
  4. Il ROI della cybersecurity. Il programma di cybersecurity di maggior successo è quello che nessuno nota e che permette al business di funzionare senza ostacoli. Le organizzazioni oggi hanno difficoltà a capire come misurare il ritorno della spesa in cybersecurity, così come a comunicare il suo valore agli stakeholder interni, quali la C-suite e i membri del consiglio di amministrazione.