Il ciclo di 4 incontri “Women in Tech” per discutere del divario di genere nella tecnologia è promosso dalla Regione Emilia-Romagna.

Women in tech

Dal modo in cui vengono raccolti e analizzati i dati, alle disuguaglianze lavorative che caratterizzano anche le professioni tecnologiche e digitali; dalle prospettive di sviluppo delle cosiddette smart cities, ad oggi per lo più immaginate e costruite a misura d’uomo, alle barriere invisibili, ma estremamente resistenti, che ancora oggi limitano l’accesso femminile ai percorsi formativi e di apprendimento negli ambiti scientifici, tecnologici e digitali.
I grandi temi di “Data Valley bene comune”, l’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna, vengono declinati al femminile con ‘Women in tech’, un ciclo di quattro incontri in cui l’Assessore Paola Salomoni dialogherà con quattro esperte provenienti dal mondo delle imprese, dell’università e della comunicazione.

Al centro del confronto, i vari modi in cui i divari di genere si riproducono anche nella vita e nell’economia digitale, penalizzando i diritti e le opportunità delle donne e limitando il loro contributo alla costruzione di una società dell’informazione più equa e inclusiva.

Gli incontri di “Women in tech” saranno sia in presenza che in diretta streaming: a ospitare l’evento fisico, la rete dei Laboratori aperti finanziati dalla Regione. Si comincia il 18 novembre a Ferrara con “Data Stories: i dati raccontano la vita delle donne?” e la fondatrice del network “Women leading in AIIvana Bartoletti; secondo appuntamento a Rimini il 25 novembre, per discutere di “Le donne invisibili: mercato del lavoro e disuguaglianze di genere” con Azzurra Rinaldi, Professoressa universitaria di Economia politica; terza tappa a Piacenza, il 2 dicembre, dedicata a “Intelligenti e inclusive: le smart city delle donne” insieme a Flavia Marzano, Consulente esperta di transizione digitale; ultimo evento a Cesena il 14 dicembre con “Yes they can: donne competenti e digitali” e la Giornalista Barbara Carfagna.

Con l’iniziativa “Women in tech” vogliamo riflettere e far riflettere su come i divari di genere si stanno riverberando e consolidando anche nei molteplici ambiti della vita digitale, per analizzare le loro cause e provare a immaginare soluzioni correttive che permettano di contrastarli”, afferma l’Assessore all’Agenda digitale Paola Salomoni. “La nostra attenzione al tema ha il duplice scopo di affermare pari diritti e opportunità digitali per le donne, e avvalersi del loro fondamentale contributo per la costruzione di una società dell’informazione più equa e inclusiva, e per questo anche più ricca e matura”.