Con lo shortage nel reperimento di materie prime e gli investimenti in Banda Ultra Larga previsti dal PNRR le aziende si trovano nel momento perfetto per cogliere tutti i vantaggi della virtualizzazione. Scopriamo di più con Barbara Colombo, Sales Solution & Marketing Manager di TWT

Barbara Colombo, Sales Solution & Marketing Manager di TWT
Barbara Colombo, Sales Solution & Marketing Manager di TWT

È il momento giusto per virtualizzare e per adottare in maniera sempre più decisa il cloud. Il PNRR seppure non preveda investimenti diretti nelle tematiche di virtualizzazione stanzia 6,7 miliardi di euro per promuovere la Banda Ultra Larga, uno dei fattori maggiormente abilitanti per l’adozione di servizi cloud tra cui la virtualizzazione client e server. La tematica dello shortage delle materie prime è poi all’ordine del giorno e si prevede che fino al 2023 la situazione, seppur in lieve miglioramento, non si stabilizzerà. Ecco allora che le aziende si trovano in un momento storico particolare, complice l’emergenza sanitaria legata a Covid-19, dove diventa necessario fare un salto verso questo tipo di tecnologia in virtù dei vantaggi che essa porta con sé, primi tra tutti la scalabilità, la compliance normativa e la sicurezza, sia fisica che cibernetica. TWT ha un data center proprietario in Italia che offre già servizi cloud personalizzati sulla base delle esigenze dei clienti e per questo si candida ad essere il partner ideale delle aziende italiane in questo momento di transizione così ricco di sfide ed opportunità. Abbiamo parlato con Barbara Colombo, Sales Solution & Marketing Manager di TWT per fare il punto della situazione e per capire qual è lo scenario attuale e cosa ci aspetta per il futuro e per spiegare alle imprese perché devono evolvere e abbracciare l’innovazione se vogliono restare competitive sul mercato.

“La situazione in cui ci troviamo è la conseguenza di una serie di fattori esogeni legati principalmente ai lockdown avvenuti a causa della pandemia – esordisce Colombo a proposito della difficoltà di reperire chip e hardware, oggi sempre più introvabili e costosi -. La chiusura delle fabbriche ha avuto impatto sulla produzione, mentre la chiusura di scuole e uffici ha dato il via ad un acquisto di massa di dispositivi elettronici, sia quelli necessari allo smartworking e alla didattica, sia quelli di intrattenimento”.

Passata la fase di emergenza acuta pensate che la situazione si andrà a normalizzare?

“Le previsioni non sono incoraggianti, sembra che per il 2022 continuerà la carenza di chip. Si stima che i tempi di attesa per le forniture di semiconduttori, finalmente, si ridurranno dalle 20-52 settimane del 2021, ma resteranno ancora alte, tra le 10 e le 20 settimane. La situazione va a migliorare dunque, ma potrebbe tornare a riequilibrarsi solo nel 2023”.

Una possibile soluzione a questo problema arriva però dalla virtualizzazione…

“Non solo virtualizzazione ma anche servizi cloud. Spostare un server in cloud consente una scalabilità potenzialmente illimitata ma soprattutto consente tempi di implementazione brevi perché l’infrastruttura in cloud è già disponibile e pensata per servire numerose aziende non una singola realtà. Lo stesso concetto vale per la virtualizzazione desktop (VDI) che apre anche ad una serie di scenari di compliance e cybersecurity legati alla possibilità di una gestione centralizzata dell’infrastruttura client-server”.

In concreto cosa significa virtualizzare e quali sono i vantaggi della virtualizzazione del server o del client?

“La virtualizzazione è una soluzione estremamente flessibile che, per un’azienda, rappresenta una grande opportunità in tutti quei casi in cui la scalabilità, la necessità di implementare mobilità e scenari di smartworking, la semplificazione della gestione dei sistemi e la sicurezza diventano punti imprescindibili della strategia aziendale.

Virtualizzare un server fisico, significa configurare le caratteristiche hardware sul server stesso, su un software che diventa a tutti gli effetti un “clone virtuale” del server desiderato. Memoria, potenza di calcolo, storage diventano dei parametri configurabili tramite software e sono quindi facilmente e rapidamente configurabili e gestibili. Per questo si parla di scalabilità potenzialmente infinita.
Le risorse virtuali derivano, ovviamente, dai server fisici su cui le macchine virtuali vengono create, che però sono già presenti nei datacenter degli operatori e sono subito disponibili.
I vantaggi non si fermano a questo, virtualizzare e spostare in cloud comporta anche la possibilità di godere dei livelli di sicurezza che solo un datacenter può garantire. Parliamo sia di sicurezza fisica, che in un edificio che ospita un datacenter è pensata con standard nettamente superiori a quelli necessari per una singola azienda privata, sia di sicurezza informatica.

Passando alla virtualizzazione del desktop, il concetto non cambia e i vantaggi si trovano anche nelle possibilità di rendere omogenei e sicuri gli ambienti desktop grazie ad una gestione centralizzata. I desktop virtuali sono raggiungibili da qualsiasi luogo e device, questo significa che anche pc più datati o thin client a basso costo possono collegarsi da remoto ai desktop virtuali sfruttando le prestazioni configurate in cloud con notevoli risparmi e un prolungamento del ciclo di vita del device stesso”.

Perché proprio questo è il momento giusto per virtualizzare?

“Per essere rapidi e aggirare le problematiche di approvvigionamento oltre che per essere maggiormente protetti dai Cyber attacchi.

L’infrastruttura cloud è sempre in espansione e aggiornamento ma è pensata dall’inizio per la scalabilità. Avvicinarsi alla virtualizzazione ora significa essere operativi in tempi brevi attraverso una tecnologia nota da anni ma resa più fruibile dall’incremento delle prestazioni e delle connessioni”.

Voi di TWT come rispondete a questa nuova sfida?

“TWT ha un Data Center proprietario in Italia, ridondato, che offre già servizi cloud personalizzati sulla base delle esigenze dei clienti. Le modalità di fruizione dei servizi cloud possono essere: Full, Private e Hybrid Cloud.
Virtualizzazione server e client fanno parte dei servizi cloud di TWT.

All’offerta di virtualizzazione si aggiungono numerose opzioni come i servizi di Management Virtual Server, Monitoring, Firewall Centralizzato, Backup, protezione dei dati e molti altri, con un servizio di assistenza erogato direttamente da personale qualificato TWT senza appoggiarsi a call center esterni”.

Focalizziamoci sulla sicurezza, uno dei temi senza dubbio più delicati: cosa comporta la virtualizzazione dal punto di vista della security e TWT come garantisce la sicurezza dei suoi clienti?

“Il primo livello di sicurezza è garantito dalla natura stessa di un datacenter che a differenza di un’azienda privata deve rispondere a numerose norme di sicurezza sia fisica che informatica. I datacenter TWT sono in possesso sia della certificazione di qualità ISO 9001 che della certificazione di sicurezza ISO/IEC 27001.

Per quanto riguarda la sicurezza del servizio erogato, l’offerta TWT include una serie di prodotti specifici che vanno dalla cybersecurity di base fino a quella più avanzata. Per esempio, Data Protect di TWT è la soluzione in cloud che integra sicurezza informatica, protezione dei dati e gestione degli endpoint per proteggere in modo completo dispositivi, sistemi e dati, eliminando le complessità. Il servizio riunisce le principali funzionalità per la protezione informatica, quali: backup, antiransomware e antimalware, protezione degli endpoint, disaster recovery e molto altro”.

Perché scegliere TWT?

“TWT si rivolge al mondo B2B, perché abbiamo sviluppato un modello di business studiato appositamente per le aziende.

Ogni giorno TWT mette a disposizione dei propri clienti una molteplicità di servizi che partono dalle soluzioni di connettività per le aziende che ricercano il massimo livello di prestazione e di continuità del servizio, passano per  il mondo Cloud grazie al quale offriamo servizi avanzati e scalabili che si adattano alle più diverse esigenze, proseguono con le soluzioni voip perfettamente integrabili ai servizi cloud, fino ad arrivare al Data Center proprietario che assicura ridondanza e modularità delle infrastrutture e alle interconnessioni con i più moderni Data Center presenti a livello globale”.

Una spinta alla virtualizzazione oltre che dalla carenza di materie prime arriva anche dal PNRR che investe 6,7 MLD di euro nella Banda Ultra Larga. Pensate che questo basterà per convincere le aziende italiane a virtualizzare? Le aziende italiane sono pronte?

“Se non lo sono già, le aziende italiane dovranno essere pronte. Un’occasione come questa con un intervento diretto delle istituzioni su un tema che è ormai molto di più di una semplice priorità non si deve perdere. Pur non essendoci una spinta diretta al tema della virtualizzazione, la diffusione della Banda Ultra Larga è il fattore abilitante per poter utilizzare in modo sempre più efficace i servizi cloud, tra cui, la virtualizzazione”.