Tutti i quindici vincitori europei dell’edizione 2017/18 del programma dedicato alla ricerca di soluzioni innovative per combattere la povertà energetica sono stati annunciati ieri durante la conferenza COP23 a Bonn, in Germania

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A metà giugno 2016 la Fondazione Schneider Electric (sotto l’egida della Fondation de France) e Ashoka hanno lanciato una nuova Call for Project, in partnership con ENEL, per scegliere le 15 organizzazioni più innovative che offrono soluzioni creative e capaci di cambiare il gioco nella lotta alla povertà energetica, e di promuovere la sostenibilità energetica in Europa.

La povertà energetica è un grave problema anche in Europa, continente in cui decine di milioni di persone ogni giorno hanno difficoltà nel procurarsi l’energia necessaria per avere riscaldamento, illuminazione, la possibilità di cuocere i cibi in modo adeguato, a un costo che possano permettersi. Questo incide severamente sulla loro salute e sul loro benessere e in ultima analisi produce un impatto negativo nella società.

Dopo aver analizzato le candidature presentate nella Call for Projects, che sono state più di quaranta, i quindici vincitori dell’edizione 2017/18 del programma “Social Innovation toTackle Fuel Poverty” sono stati annunciati ieri 13 novembre a Bonn, in Germania, durante COP 23.  Si tratta di un gruppo molto variegato di innovatori sociali provenienti dall’Italia, dalla Germania, dalla Grecia, dal Portogallo e dalla Spagna – ma hanno tutti una cosa in comune: sono impegnati al 100% per combattere la povertà energetica e promuovere la sostenibilità nei loro paesi e in tutta Europa. 

I 15 imprenditori sociali ora inizieranno un percorso di consulenza intensivo di 12 settimane, che li aiuterà a creare una strategia efficace per ampliare la scala dell’impatto dei loro progetti. Saranno supportati da consulenti e assistenti qualificati, per un totale di circa 300 ore di sessioni di mentoring dedicate. Avranno poi l’opportunità di presentare la loro strategia di crescita e ricevere riscontri da esperti del settore in un summit europeo conclusivo che si terrà alla fine di aprile 2018

L’Italia è il paese che ha visto il maggior numero di vincitori, con ben 4 innovatori sociali selezionati per questa opportunità.

  1. Marina Varvesi, Project Manager di ASSIST”  per AISFOR, un’azienda che lavora nel settore green focalizzandosi su ambiente, agricoltura ed energia. E’ una dei partner che guida il progetto europeo H2020 “ASSIST” – che si pone l’obiettivo di combattere la povertà energetica creando una figura professionale (il Vulnerable Consumer Energy Advisor) formata per assistere le persone a rischio di povertà energetica offrendo un supporto di alta qualità e degno di fiducia.
  2. Alberto Gastaldo, CEO di Energia Positiva –  una cooperativa che permette ai cittadini di diventare prosumer (consumatori “professionisti”) di differenti sistemi di produzione di energie pulite – fotovoltaico, eolico, energia idroelettrica…  potendo così ridurre i costi che devono affrontare per soddisfare i loro bisogni di energia. L’obiettivo è facilitare un cambiamento culturale nei consumatori, per spingerli ad adottare comportamenti sostenibili e arrivare a creare una massa critica di consumatori per la transizione verso le energie rinnovabili in Italia.
  3. Giulia Detomati, CEO di InVento Innovation Lab – un’impresa sociale registrata come B-Corp che offre formazione blended ed esperienziale ai giovani che frequentano le scuole superiori sui temi dell’imprenditorialità, della sostenibilità ambientale e della povertà energetica, con l’obiettivo di aiutarli a creare start-up “green” e diventare i Green Leader del futuro.  Giulia Detomati è anche una dei cinque innovatori sociali (uno per paese) scelti da Fonazione Schneider Electric, Ashoka e ENEL per ricevere un grant di 2000 euro a supporto del loro lavoro.
  4. Fabio Gerosa, Presidente  di Fratello Sole –  la prima non profit dedicata al risparmio energetico, che offre alle organizzazioni senza scopo di lucro (in particolare quelle che si dedicano al supporto alle persone in povertà) audit energetici indipendenti e investimenti finanziari per trasformare le loro sedi in edifici ad alta efficienza energetica, che consumino meno e quindi riducano l’impatto negative sull’ambiente.  Queste non profit inoltre ottengono il vantaggio di spendere meno e di avere quindi più risorse finanziare da dedicare alla loro missione sociale.

Ecco di seguito anche gli innovatori sociali selezionati negli altri paesi.

Germania

  1. Marlene Potthoff, Coordinatore dl Progetto “Stromspar-Check” di Deutsche Caritas – un’iniziativa in collaborazione con la Federazione tedesca delle Agenzie per l’Energia e la Protezione del Clima (eaD), per offrire un servizio di analisi per il risparmio energetico gratuito alle famiglie a basso reddito tedesche. Disoccupati di lungo periodo ricevono una formazione specifica per consigliare queste famiglie su come risparmiare acqua ed energia.  Aumentando la conoscenza delle azioni che aiutano a risparmiare energia, Stromspar-Check aiuta a prevenire il blocco dell’erogazione dei servizi energetici.
  2. Marco Borghesi, CEO di OEEX –  una piattaforma che connette consumatori e  strutture di produzione  di energie rinnovabili. Con l’ottimizzazione dei componenti, i consumatori possono consumare l’energia quando viene naturalmente prodotta, riducendo le inefficienze di rete e ridistribuendo i costi. I consumatori sono rimborsati per l’addizionale efficienza del sistema e pagano di meno per la loro energia, facendo allo stesso tempo bene all’ambiente.
  3. Stephanie Kosbab, Project Leader di “NRW Against Fuel Poverty” di Verbraucherzentrale NRW – un’iniziatica che offre servizi di consulenza di budget e legale gratuity, insieme a consulenza sul risparmio energetico ai consumatori a rischio di povertà energetica.  L’obiettivo è prevenire i tagli di servizi energetici e assicurare una disponibilità permanente di energia per le famiglie interessate; tenta inoltre di migliorare la posizione legale ed economica dei consumatori più vulnerabili con un costante lavoro di lobbying e relazioni pubbliche.

Grecia

  1. Apostolos Dimopoulos, Presidente di  Sifnos Island (Energy & Development) Cooperative – un’organizzazione che cerca di garantire l’autonomia energetica dell’isola di Sifnos da RES, costruendo e implementando un impianto di produzione di energia ibrido. Questo offrirà alle comunità locali energia sostenibile e a basso costo, di proprietà dei cittadini stessi, e potrà diventare un modello da seguire in altre isole e territori marini.
  2. Argyro Stavroulaki, Deputy Director odi EKPIZO –  un’associazione di consumatori “The quality of life” per proteggere i diritti dei consumatori e migliorare la loro qualità di vita. I loro sforzi di lobbying mirano a incoraggiare il governo e l’autorità di regolazione dell’energia a implementare legislazione europea e nazionale. Inoltre aiutano i membri con azioni legali private per la restituzione di denaro trattenuto illegalmente dalle aziende.

Portogallo

  1. António Bello, CEO di Just a Change –  una organizzazione di volontariato che riqualifica le case di famiglie e persone povere. Oltre ad affrontare vari problemi legati alla povertà residenziale, lavora per migliorare l’isolamento termico degli edifici per una maggiore efficienza energetica. Lavora con istituzioni locali per coinvolgere volontari e raccogliere risorse per ricostruire e ristrutturare le case dei nuclei familiari vulnerabili individuati dalla comunità locale.
  2. Nuno Brito Jorge, Board President di Coopérnico – una cooperativa di energia green che unisce sostenibilità, investimento etico e supporto sociale. I suoi membri investono collettivamente in impianti fotovoltaici, che restano di proprietà della 
    cooperativa e sono installati sui tetti delle organizzazioni che lavorano nel sociale, e spesso hanno difficoltà a coprire i loro costi energetici.
  3. João Pedro Gouveia, Ricercatore al  CENSE –  Centre for Environmental and Sustainability Research all’interno di FCT NOVA, l’ Engineering College della Universidade NOVA di Lisbona.  Il CENSE fa collaborare i ricercatori per offrire agli enti governativi, alle aziende e alle associazioni imprenditoriali portoghesi conoscenze e analisi sul tema della mitigazione del cambiamento climatico, sui future carbon neutral, sulla competitività con le rinnovabili e l’efficienza energetica.

Spagna

  1. Cecilia Foronda, Climate Change and Energy Manager di ECODES –  una organizzazione che gestisce il progetto “No home without energy”, che offre una soluzione tecnologica per superare la povertà energetica. Il loro sito web offre un questionario che riesce a raccogliere dati sociali, familiari e sulla fornitura energetica di persone vulnerabili e restituisce un report personalizzato con consigli su come ridurre il consumo e i costi energetici. Offre anche una mappa interattiva che permette a tutti di trovare iniziative e sussidi per combattere la povertà energetica nelle loro città e regioni.
  2. José Luis López Fernandez, Direttore  di Asociación de Ciencias Ambientales – una organizzazione che lavora sui network PICE per aiutare le persone a usare meglio l’energia domestica e ridurre il rischio di cadere nella povertà energetica. E’ una rete di punti informativi composta da organizzazioni di vario tipo che offrono supporto alla popolazione presso le loro sedi.
  3. Juan Sancristan Antoni, General di AEIOLUZ – una cooperativa di fornitura di servizi energetici che mira a eliminare la povertà energetica e cambiare il modello corrente passando a un modello più sostenibile. Si focalizza sulla consulenza e sulla formazione in ambito energetico per aziende, comuni, organizzazioni non governative, aziende private – dedicandosi a efficienza energetica, rinnovabili, gestione attiva dell’energia, reti energetiche intelligenti.

Gli altri innovatori sociali selezionati per il grant da 2000 euro da Fondazione Schneider Electric sono: Stephanie Kosbab (Verbraucherzentrale NRW), Argyro Stavroulaki, (EKPIZO), Giulia Detomati (InVento Lab), António Bello (Just a Change), and Cecilia Foronda (ECODES).

 

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