L’evento dedicato all’Innovazione propone quest’anno alcune fra le esperienze più avanzate in ambito green

Green-Technology

Secondo il Settimo rapporto GreenItaly di Unioncamere e Fondazione Symbola, il 66% dei lavoratori impiegati nel campo della ricerca e sviluppo svolge un green job o ha competenze “verdi”; ciò rende evidente come ogni riflessione sull’innovazione non possa prescindere dall’attenzione alla dimensione green, al tempo stesso imperativo etico e via per rispondere alla crisi.

Ecco che Smau, l’evento dedicato all’Innovazione in programma a Fieramilanocity dal 24 al 26 ottobre 2017, si propone anche come spazio di condivisione di esperienze che mostrano – in modo concreto – quali siano oggi le potenzialità che vengono dall’economia green e dall’economia circolare.

Un’opportunità che “conviene”: secondo il rapporto, le 385mila aziende dell’industria e dei servizi che fra il 2010 e il 2016 hanno investito in tecnologie green (il 26% del totale) hanno performance di fatturato migliori della media, esportano di più e sono in generale più propense all’innovazione. La Regione con il maggior numero di imprese che hanno effettuato investimenti green è proprio la Lombardia (60mila), seguita dal Veneto (37mila). I quasi 3 milioni di lavoratori impegnati nei green job nel nostro Paese contribuiscono al Pil per ben 190 miliardi di euro, una cifra pari al 13% del totale.

Anche nell’ICT ormai l’economia circolare non è più un tema tabù.  Fra le realtà presenti a Smau Milano, la startup bolognese Green Idea Technologies, prima azienda europea di consulenza ambientale informatica certificata, nata dalla scommessa di proporre prodotti informatici “rigenerati” e ricondizionati (con certificato internazionale). Non solo: alla fornitura dei prodotti fa seguito un servizio di calcolo del risparmio in termini di CO2. Un risparmio che Green Idea Technologies si impegna a certificare e comunicare, e che in molti casi si può rivelare un’efficace leva di marketing. A Smau anche GSD, realtà tedesca leader nella commercializzazione di prodotti informatici rigenerati, proposti sul mercato dopo essere stati sottoposti a un severo audit. Dagli hardware alle cartucce rigenerati delle stampanti proposte da Refill, che consentono alle aziende un significativo risparmio.

Sul fronte del risparmio energetico, Edison presenta al prossimo appuntamento di ottobre l’innovativo Smart Audit, il servizio che rileva in tempo reale le prestazioni energetiche e indica le soluzioni più appropriate al fine di rendere le aziende più competitive sul mercato e migliorare il loro impatto green. Grazie all’esperienza maturata in Italia e all’estero, Edison è in grado di offrire un approccio “Taylor Made”, ritagliato su misura delle esigenze dei clienti, ed è capace di accompagnarli lungo l’intero percorso dell’efficientamento delle risorse, costruendo insieme a loro le soluzioni tecnologiche più adeguate e sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale.

Anche le soluzioni IoT hanno aperto nuove frontiere in tema di risparmio energetico: il controllo a distanza della produzione e della distribuzione di energia offre un importante contributo nella riduzione degli sprechi e dei costi. Ecco che la startup potentina MiDo ha sviluppato un sistema di “Smart metering”, strumento di telelettura semplice ed economico, che può essere collegato a qualsiasi contatore senza bisogno di alcuna competenza tecnica e che consente di visualizzare i consumi in agili report attraverso il proprio Smartphone.

Va in questa direzione anche il grande progetto di ricerca industriale GST4WATER, che coinvolge l’ENEA, due diversi atenei e una rete di aziende e laboratori di ricerca: oggetto della prima sperimentazione è il territorio di Gorino, nel ferrarese, dove nella piccola frazione di Goro tutti i contatori sono stati sostituiti con contatori di nuova generazione.

Nasce da un’idea di 7 trentenni Jarvis, il robottino intelligente per la casa che consente di gestire e controllare anche da remoto parametri importanti come i consumi o la sicurezza, intervenendo in tempo reale, ad esempio, per regolare l’intensità della luce. Non solo: Jarvis è in grado di attivarsi “in autonomia” facendo partire il riscaldamento quando rileva che il “padrone di casa” sta per rientrare o inviando un alert quando rileva che la temperatura o l’umidità sono più elevate rispetto alle abitudini.

Anche in agricoltura l’IoT apre nuove prospettive: la startup padovana Ez Lab ha sviluppato una piattaforma al servizio delle aziende agricole, che possono monitorare e regolare in tempo reale centinaia di parametri, fra cui la quantità d’acqua presente nel terreno.

Non solo risparmio energetico e “rigenerazione”: la costruzione di un modello di economia circolare passa anche attraverso la riduzione del consumo di carta. La torinese Archivium propone sul mercato una vasta gamma di soluzioni innovative per la dematerializzazione, con l’obiettivo di eliminare il cumolo di “scartoffie” che spesso ancor oggi affolla le scrivanie degli uffici.