Presentati i risultati della ricerca dell’Università del Salento sul caso di studio di Modena, destinato a fare da modello

Sharp anywhere: la tecnologia che rivoluziona la scuola

L’Università del Salento ha condotto una ricerca – i cui risultati sono stati presentati a Roma – sulla sperimentazione biennale che ha visto un plesso scolastico dotarsi di tecnologie digitali fornite da Sharp Italia e rivoluzionare il modo di fare formazione, all’insegna della condivisione e della proattività. Il caso di studio è stato indagato nell’IC3 di Modena, diretto da Daniele Barca, da anni impegnato con il Miur sul campo dell’innovazione della Pubblica Istruzione, e composto da quattro differenti plessi distanti tra loro fino a 10 chilometri. Attraverso il sistema Sharp AnyWhere le classi e gli insegnanti dei differenti plessi sono stati collegati tra loro.

Sharp Italia ha fornito 5 Big Pad collocati nelle classi delle differenti scuole. I Big Pad mobili hanno permesso un utilizzo in più classi dello stesso plesso.

“La tecnologia wireless del Big Pad – ha spiegato Piergiuseppe Ellerani, professore di Pedagogia generale e sociale all’Università del Salento – ha permesso la connessione ai devices degli studenti, utilizzando in modo particolare l’invio simultaneo di foto e artefatti digitali prodotti degli studenti individualmente o in team. Il sistema Smart School è stato indagato per verificare lo sviluppo di competenze curricolari nelle soft skills (creatività, lavoro in team, senso di iniziativa), le modalità di conduzione dell’ambiente di apprendimento e lo sviluppo dell’idea di comunità professionale e nuovi modelli organizzativi.”

I risultati, sia dal punto di vista didattico che da quello del coinvolgimento, sono stati straordinari, per di più in un istituto con una massiccia presenza di studenti provenienti da famiglie non italiane. Soddisfazione e interesse sono stati espressi dai partecipanti al tavolo di lavoro organizzato a Roma dal gruppo di comunicazione Hdrà, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Simona Montesarchio, direttore generale Miur, Giuseppe Basini, Alessandro Fusacchia, Flavia Piccoli Nardelli e Manuel Tuzi, componenti della commissione Cultura e istruzione della Camera, e Alessio Postiglione, portavoce del sottosegretario alla Pubblica Amministrazione Matteo Fantinati.

“Il tema che abbiamo affrontato – ha commentato Carlo Alberto Tenchini, direttore marketing e comunicazione di Sharp Italia – non è solo legato all’apprendimento, né solo alla tecnologia: c’è qualcosa di più. L’obiettivo del lavoro di Sharp è quello di offrire sostegno e sviluppo alla scuola perché diventi protagonista, utilizzando al meglio i servizi e le tecnologie per innovare i propri processi. Si crea un nuovo ecosistema: la scuola si inserisce in un contesto territoriale trovando in organizzazioni come Sharp un partner affidabile per potenziare ciò che già sviluppa al proprio interno. Si crea così un circolo virtuoso che mette la scuola in connessione con il territorio, riuscendo a far emergere le intelligenze sociali, la creatività, il buon clima, e facendo uso della tecnologia per offrire un servizio all’essere umano nella sua fase di crescita e di rapido apprendimento. La scuola così può diventare un luogo di futuro, un workplace of the future.”