Il 27 settembre, nell’ambito della Privacy Week milanese, si terrà il primo Privacy Debate Championship, in cui gli studenti di 5 scuole superiori si confronteranno su comportamenti, diritti, rischi e vantaggi dell’era digitale

scuola e digitalizzazione

Mostrare immagini molto personali o intime di sé è un diritto che va regolamentato e protetto? Non pagare un servizio online ma cedere i propri dati è uno scambio accettabile? Un’AI può essere meglio di una persona nel governo di un Paese? Fare scuola nel Metaverso potrebbe essere divertente e stimolante? Domande a cui cercheranno di rispondere i ragazzi di cinque scuole superiori italiane durante il primo Privacy Debate Championship che si terrà il 27 settembre presso l’auditorium dell’American School di Milano. Il Debate è parte del programma della Privacy Week, una manifestazione ideata da Privacy Network, organizzazione non-profit italiana che affronta le sfide dell’innovazione tecnologica per garantire il rispetto della privacy e dei diritti umani, insieme ad /‘Aut/, studio creativo di produzione così da parlare di scuola e digitalizzazione.

Patrocinata dal Garante per la protezione dei dati personali e da AssoSoftware, la Privacy Week è stata organizzata per informare le persone sul grande cambiamento che sono chiamate ad affrontare nell’era del digitale e per aiutarle a comprendere l’impatto che questa avrà sulla quotidianità e sulla privacy di tutti. Come spiega Andrea Baldrati, avvocato, co-fondatore e presidente dell’Associazione Privacy Network: “una società tecnologica e libera si regge sulla responsabilità di tutti, legislatori, aziende e singoli utenti. Tematiche come cybersecurity e privacy devono essere capite e presidiate in tutti i contesti: al lavoro, in famiglia, ma soprattutto a scuola. Non si possono negare le infinite possibilità che offrono gli strumenti tecnologici e l’importanza che ricopriranno queste innovazioni nella vita dei giovani del futuro, ma è importante capirne l’impatto. Con questo dibattito vogliamo invogliare i ragazzi a informarsi e a riflettere sui comportamenti, i diritti, i rischi e vantaggi della digitalizzazione. Abbiamo deciso di farlo non con una lezione frontale bensì con una sfida che faccia sentire i ragazzi protagonisti di questo dibattito.”

Cinque le squadre formate da studenti dell’American School di Milano, del Liceo Classico e Linguistico Muratori San Carlo di Modena, del Liceo Statale Regina Margherita di Torino, del Liceo Classico Statale Cesare Beccaria di Milano, del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Erba che si sfideranno e dibatteranno su tematiche legate ai comportamenti, diritti, rischi e vantaggi della digitalizzazione di fronte ad un pubblico di specialisti e cittadini. Ad individuare la squadra che meglio ha sostenuto e dibattuto la sua tesi una giuria di esperti composta da Cristina Pozzi,  Co-founder e CEO di Treccani Futura, il nuovo centro edtech italiano per l’educazione formale e non formale;  Beatrice Cristalli,  Coordinatrice didattica di Formazione su Misura (Mondadori Education e Rizzoli Education), consulente in editoria scolastica e formatrice; Angelo Leone, Amministratore Delegato di EUservice e  Lisa Gregis, EMEA Talent Partner e Program Senior Analyst di Salesforce.

Dopo il dibattito ci sarà la possibilità di partecipare ad un momento di scambio con Luca Borsa, game designer, esperto di gamification, che spiegherà come la didattica e la scuola possono avvalersi delle tecniche del gioco per diventare più efficaci e coinvolgenti.

La scuola che arriverà in finale e vincerà il dibattitto si aggiudicherà il premio messo in palio da Salesforce e consistente nella possibilità di accedere ad un Trailhead Virtual Bootcamp per ogni membro della squadra vincitrice: un corso di 6 settimane online e guidato, sulla piattaforma di apprendimento gratuita di Salesforce, consistente in due incontri a settimana con un docente certificato Salesforce.