Ci sono le divise, gli abiti di lavoro e, più in generale, il vestiario dedicato a specifiche attività professionali. Non sempre c’è una regola. Di sicuro, l’elemento del decoro è comune a moltissime professioni.
Non è possibile generalizzare discutendo di abiti da lavoro. La motivazione, del resto, è presto spiegata: a ogni attività corrisponde un modo di vestirsi funzionale all’effettuazione della prestazione richiesta. Un ragionamento semplice e intuitivo, come è facile capire quanto non esista un unico filo conduttore se si vuole analizzare il tema in tutta la sua interezza.
Alcune professioni non necessitano di particolari accortezze. Il buon gusto è richiesto, ma nemmeno troppo; l’attenzione ai particolari quando c’è il contatto con il pubblico, e peraltro non sempre.
C’è, invece, una galassia di lavori che necessita di abbigliamento specifico. Si tratti di un carpentiere, oppure d’una cameriera, di esempi se ne potrebbero fare tanti e tali da rimanere sbalorditi. Al posto di una sterile elencazione, meglio insomma focalizzare l’attenzione su categorie specifiche, così da allargare in seconda battuta lo spettro del ragionamento.
Il lavoro da casa e le nuove abitudini
Nell’ultimo biennio il lavoro da casa ha assunto un’importanza notevole. Come diretta conseguenza, quantomeno quando non si è in ufficio, l’abbigliamento si modifica per essere più consono all’ambiente casalingo. Non è rado che, al posto di camicia e cravatta, gli uomini indossino polo o indumenti più informali, con la tecnica del mezzo busto ad appesantire ulteriormente il divario tra come ci si veste al lavoro e come, invece, si fa nella propria abitazione.
Per quanti, tuttavia, sul posto di lavoro ci debbono andare tutti i giorni, gli abiti da lavoro hanno effettivamente un peso. Lo ha per i lavoratori coinvolti, lo ha per le aziende con cui collaborano. Ecco che, in questi casi, la forma diventa sostanza e, di conseguenza, l’obbligatorietà di divise o indumenti particolari è un dato di fatto, non soltanto uno sfizio.
I contesti nei quali il vincolo esiste sono tanti. Immaginiamo, per esempio, uno studio dentistico senza una divisa uniforme e ben curata, oppure anche soltanto una pizzeria con il personale vestito in mille modi differenti. L’immagine complessiva sarebbe sminuente non soltanto per l’ambiente, ma coinvolgerebbe perfino la sensazione circa il servizio reso. In poche parole, sarebbe un potenziale freno da smussare. Affinché ciò non sia, c’è al contrario bisogno di viaggiare in direzione opposta, investendoci su.
Un’immagine coordinata e convincente
Un’immagine ordinata, in varie realtà lavorative, è un valore aggiunto notevole. Un sicuro riferimento per abiti da lavoro personalizzabili su www.gedshop.it, un sito appositamente dedicato alle esigenze degli imprenditori che nulla, o quasi, vogliono lasciare al caso.
Dal semplice logo aziendale a un’immagine utile a indentificare l’attività svolta, dal modello che più piace alla gamma di colori che maggiormente si sposa col contesto lavorativo, di possibilità cui guardare ce ne sono una miriade. Si tratta, in fondo, di capire quali possano essere le esigenze e, una volta stabilito il messaggio da veicolare, di apporlo sugli abiti da lavoro ordinati per i dipendenti.
Una cravatta unica nel suo genere? Un cappellino che riporta il marchio del negozio? Un grembiule coordinato con i tavoli del ristorante? A ogni esigenza corrisponde una possibile soluzione, con l’imbarazzo della scelta circa le soluzioni possibili da adottare e il gusto personale a regolare le scelte di campo da fare.
C’è, insomma, di che sbizzarrirsi in un settore, quello della personalizzazione degli indumenti, che offre tante e tali possibilità da non temere confronti. La questione, semmai, sta proprio sul versante opposto, giacché la pluralità di possibilità in campo obbliga gli interessati ad avere le idee molto chiare, onde non perdersi nel vortice delle ipotesi da sondare.
Quel tocco in più a impreziosire il quadro
Personalizzare abiti da lavoro, in ultima analisi, significa dare quel tocco in più per fare la differenza. La medesima definizione, del resto, aiuta a inquadrare le motivazioni alla base di una scelta del genere.
Differenziarsi, rendersi unici, riconoscibili e differenti sono tutti pezzi di un puzzle capace di dare all’attività svolta un valore aggiuntivo rispetto alle sole competenze che, pur importanti, abbisognano di un sostegno in più per elevarsi tra i competitor di un mercato, qualunque quest’ultimo sia.
