GELLIFY ha le idee chiare. Sono tre i pilastri fondamentali su cui costruire l’impresa del futuro. Eccoli descritti nel dettaglio.

impresa del futuro

L’innovazione è l’esplorazione dell’ignoto, ma spesso le idee migliori nascono all’interno della propria realtà. Infatti, per implementare nuovi modelli di business è importante che le Corporate mettano in moto percorsi di Entrepreneurship, in grado di sfruttare il talento delle proprie risorse al fine di generare valore per l’impresa del futuro. Tale principio è alla base dell’Open Innovation, concetto formulato dall’economista statunitense Henry William Chesbrough e modello realizzato dalle organizzazioni che mirano ad essere competitive e pronte per il futuro, sfruttando innovazione e nuove strategie imprenditoriali.

Nell’attuale contesto socio-economico in continua evoluzione, GELLIFY – innovation factory globale che integra strategia, design e tecnologia, supportando la crescita delle organizzazioni dalla visione all’esecuzione attraverso la sua “purple way” – realizza modelli di Open Innovation investendo in realtà emergenti, tecnologie e soluzioni capaci di cambiare realmente i processi corporate. Con l’avvio del nuovo anno, l’azienda con sede a Bologna, Imola, Milano, Madrid, Barcellona e Dubai delinea i tre principali pilastri su cui costruire l’impresa del futuro: investimenti in tecnologie innovative, politiche aziendali sostenibili e attenzione al capitale umano.

Innovazione tecnologica e Venturing

L’innovazione ha lo scopo di sfidare lo status quo e adattare le aziende ad un mondo in rapida evoluzione; senza di essa, le imprese rischiano di accontentarsi dei successi del passato e finiscono per perdere quote di mercato. Allo stesso modo senza Venturing, il processo di lancio di una nuova attività digitale non sarebbe abbastanza veloce.

Di fatto, stando ai dati di Antler, NVCA, 8vc e CBINSIGHTS, tra il 2020 e il 2021 si è registrato un picco relativo al capitale di rientro in Venture Capital per un valore di quasi 12mld di dollari e, in vista del biennio 2023-24, la capitalizzazione mondiale in tecnologia e startup si prospetta in crescita.

In tali circostanze, le operazioni di exit industriale saranno la strada da percorrere in Italia: l’acquisizione di società innovative da parte di imprese della stessa industry costituirà un enorme stimolo per la crescita della cultura imprenditoriale all’interno delle organizzazioni, sia in ottica di innovazione tecnologica che di attività di Venturing puro.

Focalizzarsi non solo su fatturato, clienti o numero di dipendenti, quanto sulla tecnologia innovativa sviluppata e su operazioni concrete di Venturing che creino valore, vantaggio verso i competitor e, di conseguenza, ritorno economico, saranno dunque gli strumenti imprescindibili per il rinnovamento in chiave 4.0 dei processi industriali e per il futuro dell’impresa del futuro.

Sostenibilità e Decarbonizzazione

L’industria energetica è ormai in rapida evoluzione, trainata dalla pressione del climate change e dai numerosi programmi governativi di decarbonizzazione; uno tra tutti il Green New Deal europeo che mobiliterà mille miliardi di euro in dieci anni per azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050.

In tale ottica, già dal 2008, si è registrata una crescita annuale (+17%) di investimenti in Open Innovation in ottica green e ESG. Inoltre, i dati riportati dalla ricerca di Schroders, hanno mostrato come i criteri ESG – e in generale quelli ambientali – influiscano non solo sui costi e le opportunità di business delle Company, ma anche sulla loro brand reputation e sul potenziale competitivo.

A confermare la tendenza, in relazione al biennio 2018-2020, l’Energy Report di NTT Data ha rilevato ben 317 investimenti in 258 startup da parte delle 33 maggiori aziende del settore energy. Il rapporto prospetta un’ulteriore impennata di innovazione grazie a modelli disruptive, applicati a seguito di investimenti nelle rinnovabili e supportati dai fondi del Next Generation UE.

I temi dell’open innovation aziendale e imprenditoriale, strettamente connessi alla sostenibilità e all’energy crunch, sono emersi anche nel corso dell’annuale Corporate Entrepreneurship, evento di rilevanza internazionale organizzato da GELLIFY e focalizzato sui trend e i modelli di imprenditorialità per le aziende del futuro.

Sul fronte sostenibilità, è stata messa in luce l’importanza delle strategie sostenibili in direzione Net-zero attraverso la riduzione dei livelli di CO2. In particolare, investire in processi di decarbonizzazione, sfruttando il grande potenziale delle nuove tecnologie, sarà la chiave di volta per le grandi Corporate per avere non soltanto un ritorno di capitale nel lungo periodo, ma anche un impatto positivo sul futuro del nostro pianeta.

Capitale umano e Formazione

Dall’analisi realizzata da InfoCamere, dal 2011 al 2021 sono diminuiti gli imprenditori a capo di imprese e startup sotto i 30 anni (-25,9%) mentre sono aumentati gli over 70 ai vertici delle aziende (+27%). Tuttavia, stando alle ricerche svolte da Economist, Eurostat e CNBC – Bankrate, sono proprio le giovani generazioni a possedere una mentalità maggiormente “entrepreneurial” in grado di essere concretamente applicata in azienda.

Inoltre, rispetto ai Millennials, la Gen Z risulta maggiormente avvezza a ricoprire posizioni lavorative più incerte o rischiose seppur in grado di “lasciare il segno”.

L’impresa del futuro deve puntare, quindi, sulla formazione di giovani talenti capaci di implementare modelli di business innovativi – soprattutto all’interno delle imprese più tradizionaliste – porterà ad una maggiore produttività e fornirà il corretto mindset ai dipendenti al fine di sviluppare nuove idee imprenditoriali all’interno delle organizzazioni.

Una crescita di tale entità sarà realizzabile anche grazie al consolidamento della sinergia tra corporate e startup, in grado di trasformare il concetto di Open Innovation da branding-slogan a vero e proprio strumento di business: un percorso potenzialmente win-win in cui le nuove imprese ad alto tasso di innovazione potranno essere acquisite o ricevere un investimento da parte di aziende più grandi; una collaborazione che porterà alla condivisione di know-how necessari per innovare prodotti, servizi e modelli di business.