Ogni anno l’Inps fa uscire un bando apposito in cui vengono precisate tutte le condizioni vacanze studio di 2 settimane

Le vacanze studio Inps

Sono una delle iniziative più belle e interessanti ideate dalla nostra pubblica amministrazione, e da tantissimi anni permettono a tanti ragazzi delle scuole superiori di vivere delle esperienze formative che ricorderanno per il resto della loro vita. Le vacanze studio Inps (ex-inpdap), nascono per dare la possibilità ai figli dei dipendenti pubblici di usufruire di borse da sfruttare all’interno di esperienze di due settimane – sia in Italia che all’estero – in cui è possibile studiare la lingua del paese ospitante e di immergersi nella sua cultura, ma anche semplicemente per conoscere tanti ragazzi della stessa fascia d’età con un background culturale e sociale spesso agli antipodi. Insomma, un’occasione importante per la crescita del ragazzo, che permette di fargli aprire gli occhi sul mondo, facilitando quella coesione e integrazione di cui tutti parlano ma solo per sentito dire, e che dovrebbe invece nutrirsi di una conoscenza concreta degli altri, dei loro modi di pensare e delle loro abitudini. 

Un programma che nel corso degli anni è andato ad aggiornarsi e a cambiare faccia, ma che rimane un qualcosa di unico nel panorama europeo, contrassegnato invece al massimo da iniziative private con una portata piuttosto ridotta. E invece, da giugno a metà agosto, un vero e proprio esercito di studenti e accompagnatori contraddistinti dalle immancabili magliette personalizzate con logo del tour operator per cui lavorano, si dà appuntamento prima negli aeroporti dello stivale per poi riversarsi in massa, animate e colorare i campus di mezza europa. L’uso della t-shirt distintiva non è soltanto un ottimo modo per l’azienda per aumentare la visibilità del proprio brand, ma ha un ruolo fondamentale a livello operativo perché permette ai group leader di essere sempre riconoscibili e facilmente individuabili dai ragazzi anche in contesti particolarmente affollati. Allo stesso tempo, gli zainetti customizzati a disposizione di ciascuno studente offrono agli operatori un’arma in più che gli permette di evitare che gli studenti si perdano durante i lunghi e frequenti spostamenti che caratterizzano le escursioni previste dal programma.
Ma andiamo a vedere nello specifico come funziona il programma.

Il bando e le condizioni di accesso

Ogni anno l’Inps – solitamente nel mese di febbraio, ma il Covid anche qui ha avuto un impatto non da poco – fa uscire un bando apposito sul proprio sito istituzionale in cui vengono precisate tutte le condizioni per poter partecipare alla selezione che consente di prender parte a una vacanza studio della durata di 2 settimane (ma per i ragazzi di elementari e medie si parla solitamente di una sola settimana) sia in Italia che all’estero. La procedura di presentazione della domanda richiede il resoconto della media dei voti ottenuti dallo studente durante l’anno scolastico precedente e quello relativo alle condizioni finanziarie familiari, con presentazione del modulo Isee. La graduatoria viene quindi stilata su basi meritocratiche, mentre l’Isee tende a premiare le famiglie meno abbienti, e determina la percentuale di contributo di cui la famiglia potrà godere. La quota di partecipazione in alcuni casi potrà essere garantita al 100% e, in base alla consistenza dei guadagni della famiglia nel biennio precedente, andranno via via a scalare. 

La scelta della destinazione

Inps negli ultimi anni si è orientata verso la creazione di un catalogo di destinazioni offerte da tour operator accreditati presso l’istituto previdenziale stesso, che rispetto tutta una serie di requisiti, in modo da garantire la perfetta riuscita della vacanza studio. La procedura di accreditamento va di pari passo con quella selettiva dedicata agli studenti, in modo da garantire ai vincitori una base per poter scegliere la meta sognata. Il contratto viene stipulato tra privati, ossia tra la famiglia dello studente e il tour operator, e la stessa dovrà versare soltanto la somma non inclusa nella borsa in virtù della dichiarazione Isee.

La vacanza studio

Una volta terminate tutte le procedure burocratiche, spesso snervanti, lo studente potrà finalmente catapultarsi all’interno dell’esperienza vera e propria. Per le vacanze all’estero le mete storicamente più scelte sono quelle anglosassoni, sia per una questione di lingua, ma anche per la presenza di strutture adatte ad ospitare una mole così imponente di studenti. Le due settimane sono incentrate su un corso di lingua che garantisce il rilascio di una certificazione che può essere inserita nel curriculum scolastico dello studente, ma non mancano ovviamente le escursioni per scoprire le bellezze dei luoghi, e le attività sportive e di animazione che rendono le due settimane indimenticabili, e che fanno nascere belle amicizie in grado di durare anche dopo la fine della vacanza studio.