La digitalizzazione ha permesso alle aziende italiane di fronteggiare al meglio la crisi derivante dalla Pandemia. Non mancano però alcune problematiche da risolvere

Startup

Come le aziende italiane hanno reagito al lockdown e stanno affrontando l’attuale pandemia? Quali impatti ha avuto il Covid-19 sul loro business? A svelarlo sono i risultati di una recente ricerca realizzata da Pepe Research e SAP secondo cui il 43% delle imprese intervistate abbia avuto perdite economiche consistenti. Fortunatamebte il 57% è stata toccata poco o nulla dalla crisi sia grazie al digitale che perchè non hanno dovuto chiudere totalmente la propria attività (40%).

La digitalizzazione ha salvato le aziende italiane

RIVOLUZIONE INTERNA

Indipendentemente dalla chiusura o meno, la ricerca ha evidenziato un forte impegno da parte dei vertici aziendali di avviare strategie per fronteggiare al meglio le avversità provocate dal Coronavirus. In particolare il 57% ha dovuto riorganizzarsi per poter affrontare le nuove sfide, contro un 23% che era quasi preparato e il 20% che ha affermato di essere ben attrezzato sia per il lavoro da remoto che dal punto di vista infrastrutturale.

La maggior parte degli intervistati racconta come il lockdown abbia determinato un ripensamento organizzativo della propria azienda e per alcuni uno spostamento del core business e il lancio di nuovi prodotti e servizi, proprio per venire incontro alle nuove esigenze del mercato. Tra i diversi ambiti aziendali, la gestione del personale è stata sicuramente tra le più toccate.

La digitalizzazione ha salvato le aziende italiane

LE MAGGIORI CRITICITA’ RISCONTRATE

Le principali problematiche riscontrate delle imprese per poter continuare ad operare sono state legate alla messa in atto di una digitalizzazione funzionale alla pandemia: mancavano sopratutto hardware adatti come i portatili per consentire ai lavoratori di operare da remoto. Inoltre i sistemi interni non erano previsti per reggere un così forte aumento di utenti. Allo stesso modo il livello di connettività non risulta ottimale in tutte le parti del Paese, con zone ancora in digital divide. A tutto questo si aggiunge la necessità di aver dovuto formare e superare il deficit culturale al passaggio verso il digitale. Infine, per le aziende produttive la messa in sicurezza dei dipendentti è risultata problematica viste le ridotte tempistiche e la mancanza iniziale di apparecchiature adeguate sul mercato.

IL DIGITALE E’ STATO IL VERO SALVATORE

Il 67% delle imprese intervistate ha dichiarato di aver fatto ricorso a soluzioni digitali per affrontare l’emergenza. Si è osservato inoltre una spinta alla digitalizzazione con il 52% che ha deciso di mettere in campo più soluzioni tecnologiche rispetto che in passato. In particolare, il 64% delle imprese italiane ha visto un’accelerazione in chiave digitale di processi già in atto, mentre per il 18% l’introduzione di attività che non erano in programma.

La digitalizzazione ha salvato le aziende italiane

Il digitale ha permesso a numerose aziende di ridurre i danni provocati dalla Pandemia, danni che sarebbero stati fatali se l’emergenza Coronavirus fosse avvenuta una ventina di anni fa dove la digitalizzazione era ancora agli albori – ha spiegato Adriano Checcherini, direttore mercato piccola e media impresa SAP Italia e Grecia. –  “Gli effetti dell’attuale spinta all’innovazione vengono percepiti come duraturi e di incentivo per ulteriori sviluppi futuri. Questo perche le PMI italiane hanno capito che solo grazie al digitale possono diventare sempre più efficienti e resilienti così da adattarsi al meglio ai cambiamenti del mercato e allo stesso tempo avere un impatto maggiormente sostenibile.