Si stima che entro il 2027 il mercato europeo della digital transformation sfiorerà i 900 miliardi di dollari (+25% annui). I settori più coinvolti sono finanza e servizi B2B.

mercato della digital transformation

Digitalizzazione va di pari passo con investimento: questo è il concetto che emerge da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali dell’universo economico. Le prime conferme in merito giungono da Maximize Market Research: a livello europeo, il mercato della digital transformation si svilupperà a tal punto da sfiorare i 900 miliardi di dollari entro il prossimo quinquennio con una crescita media annuale composta del 25,3%. Entrando più nello specifico, il Regno Unito detiene la quota di maggioranza davanti a Germania, Francia e Italia. Restando in ottica made in Italy, il 61% degli imprenditori conferma quanto indicato dalle fonti citate in precedenza, affermando che gli investimenti digitali sono destinati a crescere nel corso dei prossimi anni. Ma non è tutto perché nel corso del 2022, quasi la metà delle grandi imprese e PMI italiane ha aumentato il proprio budget per favorire la propria trasformazione digitale: in questo senso si prevede una crescita superiore al 4% in termini d’investimenti rispetto all’annata precedente.

Ma quali sono i settori operativi più coinvolti da questa ondata digitale? Stando a quanto indicato da Technology Review, la finanza è uno dei principali settori del mercato della digital transformation: infatti, vengono messi in risalto cloud solutions, app innovative, virtual services immersivi e persino piattaforme di ultima generazione.

mercato della digital transfomationA questo proposito, emerge un portale made in Italy tra quelli più innovativi: si tratta di Agevolazioni 24ORE, realizzato da Gruppo Finservice con l’obiettivo di individuare le migliori opportunità di finanza agevolata in linea con le esigenze dei singoli utenti e di offrire consulenza one to one accessibile direttamente on line.

Il mondo della finanza sarà sempre più influenzato dalla digital transformation”, afferma Guido Rovesta, Presidente del Gruppo Finservice. “Per questo motivo abbiamo lanciato questa piattaforma a supporto di aziende, studi professionali e commercialisti: sarà una via veloce e smart per rispondere al fabbisogno delle imprese che necessitano di informazioni ed aggiornamenti puntuali sulle migliori opportunità di finanziamenti ed agevolazioni. Utilizzare Agevolazioni 24ORE è particolarmente semplice e inizia con la registrazione della singola azienda o dello studio professionale d’appartenenza attraverso l’inserimento di dati e indicazioni che vengono utilizzati dagli esperti per effettuare una profilazione dettagliata dell’utente. In questo modo, la piattaforma propone ai singoli utenti una serie di bandi e agevolazioni in linea con i loro interessi e necessità grazie anche ad una componente di intelligenza artificiale. Al di là dell’aspetto prettamente digitale e innovativo, “Agevolazioni 24ORE” risulta, quindi, anche estremamente empatica. Il merito va proprio a consulenti dedicati che possono essere contattati quotidianamente e, attraverso un supporto one to one, faranno un vero e proprio percorso di conoscenza del mondo della finanza agevolata insieme ai propri clienti”.

Ulteriori spunti in tema digital finance provengono da uno studio elaborato da Deloitte che evidenzia alcuni dei trend più rappresentativi del settore. L’attenzione si focalizza, in particolar modo, su robot e algoritmi che, entro il 2025, saranno al fianco della forza lavoro finanziaria con l’obiettivo di fornire servizi ancora più efficaci e regalare a clienti e partner risultati estremamente soddisfacenti. La digitalizzazione avrà degli effetti anche sui metodi di lavoro dei dipendenti che, in vista dei prossimi anni, saranno sempre più orientati a lavorare da remoto o in forma ibrida.

Tutto questo dovrà però combinarsi al meglio con l’evolversi delle necessità delle imprese e con le sfide sempre più importanti che si troveranno ad affrontare nel contesto macroeconomico attuale”, – aggiunge Guido Rovesta. “Per questo l’innovazione dovrà sempre essere appoggiata dalla capacità umana di approfondire, consigliare e supportare con un mix di tecnologia ed esperienza pluriennale”.