Secondo lo studio di MobieTrain la formazione aziendale basata sulla gamification permette di conservare le informazioni il 50% più a lungo e di sentirsi 4 volte più coinvolti.

Formazione aziendale

Sempre più aziende si stanno spostando verso un ampio approccio di blended learning con una maggiore attenzione al digitale, con l’obiettivo di rendere la formazione aziendale più snella ma allo stesso tempo più fruttuosa: questo ciò che emerge dall’indagine svolta tra più di 100 aziende in tutta Europa da MobieTrain, scale up belga fondata nel 2015 da Guy Van Neck, Mireille van Hemert-Schelling and Willi Van Boven e recentemente sbarcata in Italia.

Per apprendimento non s’intende solo fornire semplicemente dei contenuti, ma anche il metodo con cui essi vengono presentati, e la gamification ha il potere di estendere coinvolgimento e motivazione più della formazione aziendale in presenza, abbattendo le barriere di tempo, distanza e costi. Ha quindi un potenziale incredibile, soprattutto in un ambiente già fortemente indirizzato verso una modalità di apprendimento digitale.

Per questo motivo, il 78% delle organizzazioni tra quelle che non usano canali digitali e il 62% delle organizzazioni tra quelle che stanno già usando la formazione digitale, stanno infatti considerando di adottare un altro strumento di formazione digitale e alternativo nei prossimi 12 mesi.

I nuovi strumenti di formazione aziendale digitale dovrebbero aiutare a superare le 4 principali sfide del settore Learning & Development che la ricerca condotta da MobieTrain ha evidenziato:

  • Il 56% degli intervistati ha dichiarato che la formazione non è personalizzata in base alle esigenze dei dipendenti.
  • Il 54% degli intervistati ha dichiarato che la maggior parte del contenuto della formazione viene dimenticato dopo un periodo di tempo.
  • Il 41% degli intervistati ha dichiarato che la formazione aziendale è difficile da organizzare, richiede tempo lontano dal posto di lavoro.
  • Infine, il 41% sostiene che l’impatto della formazione non è misurabile.

In risposta a queste problematiche, emerge quindi chiaramente l’enorme potenzialità di strumenti digitali basati sulla gamification e il loro possibile impatto sulla formazione aziendale. Nonostante questo, si fatica ancora a comprendere l’efficacia di simili meccanismi di gioco all’interno del contesto lavorativo. Questo perché la stessa parola “gioco” è spesso vittima di uno stereotipo che difficilmente le consente di essere associata anche ad una sfera adulta e professionale, al contrario i momenti ludici sono spesso visti come un’attività senza un valore funzionale per le aziende e le organizzazioni.

“Si tratta di un paradigma che sta finalmente cambiando. La gamification infatti è una tecnica che crescerà ulteriormente in futuro nell’ambito della formazione aziendale, perché ha dimostrato di saper aumentare la motivazione, il coinvolgimento e la performance dei dipendenti”, ha dichiarato Guy Van Neck, CEO & Founder di MobieTrain. “Prima di fondare MobieTrain, abbiamo infatti studiato il metodo di apprendimento applicato nei contesti educativi, individuando il momento ludico non come momento di “puro svago” ma come tempo che porta ad un aumento dell’attenzione e ad una crescita dell’impegno degli studenti. Quindi ci siamo chiesti, perché non portare le tecniche e i principi di gioco in un contesto “non di gioco”? Oggi la gamification rappresenta il cuore di MobieTrain e siamo costantemente al lavoro per aggiungere nuove caratteristiche e per continuare a coinvolgere sempre di più gli utenti”.

L’efficienza di questo approccio è tale che, secondo la ricerca di MobieTrain, consente ai suoi utenti di conservare le informazioni il 50% più a lungo e di sentirsi 4 volte più coinvolti rispetto ai metodi tradizionali. Per questo motivo molte aziende stanno scegliendo di utilizzare metodi alternativi di questo tipo, per coinvolgere maggiormente i propri dipendenti e per rendere la formazione aziendale più snella, efficace e divertente. La gamification incoraggia i lavoratori-giocatori a superare per esempio i diversi livelli di difficoltà, li motiva emotivamente a raggiungere il loro punteggio migliore ma anche a scomporre i grandi obiettivi in sfide più piccole e gestibili, in modo tale che le informazioni siano più facilmente conservate.