Monica Sasso di Red Hat elenca le tendenze principali che andranno a influenzare il settore dei financial services in questo nuovo anno.

Financial services

Vi sono alcuni interessanti sviluppi a livello mondiale che avranno impatti significativi per il settore dei financial services nel 2023.

  • Il contesto macroeconomico: l’inflazione elevata, l’aumento dei tassi di interesse, la volatilità dei mercati e le fluttuazioni dei tassi di cambio, nonché il più ampio contesto geopolitico, sono tutti fattori che spingono le aziende a risparmiare quanto più possibile (con un ROI di 12 mesi) e a sfruttare al meglio l’hardware già in loro possesso. Molte guardano al cloud ibrido come strumento per connettere vecchie e nuove tecnologie, utilizzando una base di integrazione e orchestrazione (di solito una piattaforma container) utile a garantire coerenza e sicurezza per la scalabilità e lo spostamento delle applicazioni su più cloud pubblici e verso altri ambienti.
  • Il cliente: alle banche, gli utenti oggi chiedono innanzitutto personalizzazione, insight e suggerimenti di risparmio. Le filiali fisiche potrebbero vedere una sorta di rinascita, in parte spinte dalle pressioni normative in alcune giurisdizioni, e perché il contante tende a essere più diffuso quando le persone hanno bisogno di pianificare le spese. Oltre a fornire ai clienti l’organizzazione a cui sono abituati, le banche hanno così l’opportunità di modernizzare e innovare le proprie filiali. In tutta l’area EMEA, infatti, si continua a parlare della necessità di fornire accesso al contante.
  • Innovazione tecnologica: ci sono diverse tendenze emergenti da monitorare nel settore dei financial services. Le banche centrali guardano alle valute digitali (CBDC) perché il modo in cui le persone scelgono di pagare sta cambiando. Intelligenza artificiale e machine learning sono sempre più considerati strumenti cruciali per ottenere insight utili alla personalizzazione dei servizi e alla creazione del “segmento di uno. L’open finance, compresa l’open insurance, è sempre più al centro anche di considerazioni di carattere normativo che mettono in conto i temi della concorrenza e della scelta dei consumatori. Il BaaS, o banking as a service, è un tema che sta entrando in maniera consistente all’interno delle pianificazioni di molte grandi banche che puntano a posizionare i propri servizi anche all’interno dei mercati digitali. Le imprese stanno esplorando anche la tecnologia blockchain o distributed ledger technology (DLT) per gestire gli asset digitali, il settlement, il trade finance, gli smart contract e altro ancora. Infine, un obiettivo vitale è l’armonizzazione tra la tecnologia legacy e le applicazioni cloud-native per andare incontro alle richieste di tecnologie avanzate da parte di clienti e dipendenti.
  • Regolamentazione del cloud: le autorità di regolamentazione di tutto il mondo cercano sempre più di comprendere i rischi associati all’utilizzo del cloud pubblico, non solo nel settore dei servizi finanziari ma anche nell’economia in generale. Pertanto, l’utilizzo del cloud è soggetto ai cambiamenti dettati dai requisiti normativi emergenti in materia di resilienza operativa, infrastrutture critiche e sovranità dei dati. Per affrontare questa sfida complessa, abbiamo bisogno di un approccio coordinato tra tutti gli attori del settore dei financial services: autorità di regolamentazione, aziende, utenti e fornitori di tecnologia.
  • Modalità di lavoro: i team aziendali e tecnologici continuano a operare dai rispettivi silos a BizDevSecOps. L’obiettivo è far sì che tutte e tre le linee di difesa comunichino e collaborino per risolvere le reali sfide aziendali e tecnologiche, al fine di incrementare l’efficienza, risparmiare denaro e fornire valore ai clienti.
  • Ampliamento del raggio d’azione: il retail banking ha intrapreso da tempo un percorso di digitalizzazione e ora vediamo banche centrali, banche commerciali e società di gestione patrimoniale lanciarsi con determinazione nel proprio percorso di trasformazione digitale.

di Monica Sasso, FSI EMEA chief technologist, Red Hat