Si è svolta la prima edizione di Burning Innovation, un’occasione di incontro per imprenditori e innovatori italiani che hanno delineato le sfide per il futuro.

Burning Innovation

Fare network, avere un approccio multidisciplinare, essere buoni osservatori e valorizzare i dati. Sono alcune delle sfide da cogliere per disegnare il futuro dell’innovazione italiana, emerse durante la prima edizione di Burning Innovation, l’evento rivolto a imprenditori e gamechanger dell’ecosistema dell’innovazione italiano organizzato da B Heroes, hub di innovazione che favorisce la crescita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali, ed Endeavor Italia, organizzazione no profit che supporta imprenditori ad alto potenziale in tutto il mondo.

Burning Innovation è riuscito a connettere diverse generazioni di imprenditori e innovatori italiani, consentendo loro di fare sistema e mettendo in evidenza gli esempi migliori di com’è stata e com’è l’innovazione in Italia, delineando sei sfide su cui concentrarsi per il futuro.

  1. Fare network e superare la competizione

Fare network significa “connettersi con persone affini, che amano mettere in condivisione le proprie esperienze perché sanno che il successo di un singolo può avere un’eco positiva sull’intero ecosistema”. A ricordarlo durante Burning Innovation è stato Pietro Sella, Presidente di Endeavor Italia e CEO Sella Group, che ha sottolineato l’importanza di sviluppare questo approccio, “superando i modelli di competizione cui siamo abituati”.

  1. Creare le basi per i giovani

L’imprenditore è un esploratore, il cui obiettivo non è diventare ricco ma costruire qualcosa di nuovo e di mai fatto prima”, ha detto Fabio Cannavale, founder di B Heroes e CEO di lastminute.com Group, sottolineando l’importanza di coltivare il terreno per far sviluppare nuove idee. Per questo, “l’unico modo per fare vera innovazione è lavorare con i giovani, aiutarli, farli crescere e creare le condizioni affinché loro possano davvero cambiare le cose”.

  1. Osare e uscire dalla comfort zone

La ricetta per allenarsi al cambiamento? È accettare di ricominciare più volte da capo nella vita, non adagiarsi nella propria comfort zone, ma coltivare la voglia di imparare e lo stimolo a paragonarsi sempre a chi ha fatto meglio di noi”, ha detto Corrado Passera. L’attuale CEO di illimity ha portato sul palco di Burning Innovation la sua storia e la sua carriera multidisciplinare: dagli inizi in Olivetti al salvataggio delle Poste Italiane, passando per l’incarico di governo come Ministro dello Sviluppo Economico e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, fino alla fondazione della sua banca illimity. “Ho imparato tutto dalle persone, cosa fare e cosa non fare, e dalle situazioni, anche quelle andate clamorosamente storte, come l’esperienza in politica”.

  1. Osservare il cambiamento

I consigli sono specifici del background dell’esperienza della persona. Non sempre danno quello che l’altra persona cerca. La cosa più importante del consiglio è l’osservazione di quello che sta cambiando. Questo permette di pensare qual è la conseguenza”, raccomanda Simone Brunozzi, VC Investor ed ex “technology evangelist” di Amazon. Con la pandemia sono cambiate molte cose: la competizione è aumentata e le barriere territoriali sono state abbattute. Questo significa che ogni idea o progetto deve avere sin da subito un respiro internazionale e non fare affidamente soltanto sul mercato nazionale. “Per questo è importante avere un occhio attento al cambiamento e osservare: solo in tal modo sarà possibile pensare da subito alle conseguenze”, ha sottolineato Simone Brunozzi, intervenuto nel corso di Burning Innovation durante il panel curato dallo Sponsor J.P. Morgan, player specialista dei servizi finanziari.

  1. Attrarre talenti “ribelli”

Spesso i talenti “irrequieti” possono avere difficoltà a conformarsi a regole e schemi di un’azienda o una società strutturata e rigida. Tuttavia, questi talenti rappresentano proprio la chiave per la sopravvivenza della società, quando vengono considerati come risorse e messi nelle condizioni di provare e fallire”, ha sottolineato Matteo Rizzi, Co-founder di Innotribe, FinTech Investor e Venture Partner.

  1. Spazio ai dati

L’ecosistema innovativo del futuro non può che prevedere un uso intelligente dei dati, negli ambiti più disparati”. A sottolinearlo anche Elena Bottinelli, Head of Innovation and Digitalization del Gruppo San Donato, che è intervenuta a Burning Innovation proprio sui temi relativi alla digitalizzazione e in particolare sull’uso dei dati nella sanità. “L’ospedale del futuro deve puntare sulla prevenzione, e può farlo proprio grazie ai dati. Ad esempio, se riuscissimo a creare dei centri di raccolta adeguati e degli strumenti capaci di stimolare i pazienti a farsi visitare in anticipo, potremmo esercitare un tipo di medicina preventiva in grado di agire ancora prima dell’insorgere della malattia. Per questo è necessario lavorare molto, su vari fronti, in primis per ottenere la fiducia e la collaborazione dei cittadini”.